Scrivendo.
È la risposta più banale possibile e immaginabile ma questo non la rende meno vera.
Scrivere aumenta il senso della scrittura. Non sto parlando solo della scelta dei vocaboli, o della fantasia, o del modo in cui ci si avvicina ad una storia, sto parlando della naturalezza nello scrivere.
È come allenare un muscolo. Invece di andare in palestra e fare delle ripetizioni, si scrivono righe e paragrafi e pagine. E si continua a farlo.
Certo, ci sono delle cose che una persona può fare per ‘esercitarsi’. Come ad esempio leggere un genere che di solito non si legge per avere degli spunti interessanti da esplorare. O scrivere ripetutamente la stessa scena (magari una fuga da un carcere, o un inseguimento) decine di volte in modo diverso. Mi viene in mente una cosa che disse Hugh Howey, a proposito di ‘esercitarsi a scrivere’:
“Tutti vogliono scrivere un romanzo, e vogliono farlo senza neppure fare un po’ di stretching. Non vi allacciate le scarpe e correte una maratona senza prima imparare a correre un miglio, due miglia, cinque miglia. Il giorno in cui decidete di realizzare il vostro piano è il giorno in cui iniziate a leggere ed è il giorno in cui iniziate a scrivere. Iniziate un blog e pubblicate un post quotidianamente. Potrebbe essere una sola riga di una storia che ancora non esiste. O una scena, magari un primo bacio o una rissa da bar. Magari scrivete ogni giorno per un mese diversi primi baci. Tutto ciò equivale ad allenare il vostro tiro in sottomano. Quindi, quando dovete effettivamente farne uno, non vi farete prendere dal panico. L’importanza di un blog è che i vostri post rimangono visibili per sempre. Facebook nasconderà e distruggerà quello che condividete. Potete postare su Twitter e Facebook, se volete, ma il blog deve essere il vostro cuore pulsante. Questo è il vostro angolo di strada. Qui è dove strimpellate con il vostro strumento e dove migliorate.
Dopo che avete iniziato il vostro blog, scrivete alcuni racconti. Lavorate attivamente per completare quello che iniziate. Fissate degli obiettivi. Un nuovo racconto breve ogni mese per il primo anno. Questo significa avere dodici opere pubblicabili. Magari le mettete sul vostro blog a gratis per avere dei pareri, per vedere quello che ne pensano amici e familiari. Non state cercando di vendere un milione di libri in questo momento; state cercando di capire se potete far diventare qualcuno vostro fan. Mia cugina Lisa è stata la mia prima fan. Lei è stata la prima persona che non doveva dirmi che il mio libro era spettacolare, ma che me lo diceva comunque. È stata lei la prima a supplicarmi per il seguito. Il vostro obiettivo è di avere un fan come questo. Il resto seguirà di conseguenza.”
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