La EMI (sigla di Electric and
Musical Industries) è stata una storica etichetta discografica,
con sede a Kensington, Londra. È stata una delle quattro grandi case
discografiche (major) che hanno monopolizzato il mercato
musicale fino a quando nel 2011 è stata acquisita dal gruppo Vivendi
Universal (la divisione musicale) e dal consorzio Sony/ATV (la
divisione dell'editoria). La EMI music operava in oltre 25 nazioni
diverse.
Nasce, dal punto di vista industriale,
nel 1931, dalla fusione della Gramophone Company (nota anche come His
Master's Voice, in Italia La voce del padrone, che fa riferimento al
celebre dipinto dal titolo omonimo, realizzato nel settembre del 1899
da Francis Barraud, "La voce del padrone" che ritrae il
cagnolino Nipper mentre ascolta un grammofono, usato come marchio
nell'etichetta) e della Columbia Graphophone Company.
La branca statunitense della His
Master's Voice fu invece acquisita dalla RCA Victor.
La divisione di musica classica,
confluita nel 1990 nella etichetta EMI Classics, è stata per molto
tempo diretta da Walter Legge; durante questo periodo erano di
proprietà della casa discografica l'orchestra londinese Philharmonia
e gli studi di Abbey Road, inaugurati il 12 novembre 1931 da Sir
Edward Elgar. In quell'anno, nei suoi laboratori di ricerca,
l'ingegnere Alan Blumlein brevetta il suo sistema di registrazione e
riproduzione del suono binaurale (stereo). Nell'ottobre del
1952 lancia il suo primo microsolco a 33 giri in concomitanza con
l'inizio della produzione dei 45 giri da 7". Nel 1958 viene
pubblicato il primo LP stereo, il 19 febbraio del 1960 viene
pubblicato l'ultimo 78 giri EMI: Rule Britannia e Royal Event di Ross
Conway; il 23 marzo 1962 cessa la produzione dei 78 giri. La prima
cassetta a nastro preregistrata viene pubblicata nel 1966.
Il settore produttivo non è stato
unicamente quello discografico, al pari della società concorrente,
Decca, è stata presente sul mercato delle apparecchiature di
riproduzione con realizzazioni di pregevole fattura, oltre ai
grammofoni, anche di amplificatori tecnicamente all'avanguardia per
l'epoca, ormai veri oggetti da collezione; basti pensare al modello
stereoscope Twenty-Twenti (20+20 watt) del 1960, oltre alle
innumerevoli possibilità operative, comprese le varie
equalizzazioni, oltre alla RIIA, la Europe dei vecchi LP, dei
78 giri e la NARTB, incorporava un oscilloscopio di precisione con
tono pilota interno.
La EMI è presente in Italia dal 1931
con il nome VCM, (sigla di Voce del Padrone - Columbia -
Marconiphone) che dal 1967 ha assunto la denominazione di EMI
Italiana.
La società è stata acquisita dal
fondo di investimento privato Terra Firma il 22 marzo 2007 di cui è
proprietario il britannico Guy Hands. La società è stata valutata
4,7 miliardi di dollari. L'operazione si è rivelata fin dall'inizio
difficile: la contrazione del mercato della musica, iniziata con il
boom della musica digitale, è accelerata con la crisi, lasciando a
Citigroup un debito da 3 miliardi di sterline di Emi e inasprendo i
rapporti con Hands e la sua società Tierra Ferma. Il finanziere ha
fatto causa alla banca americana, accusandola di averlo ingannato
durante la vendita. Hands puntava a rinegoziare l'accordo e a non
perdere il controllo di Emi ma senza successo: in tribunale ha perso.
La presa di controllo da parte di Citigroup, avvenuta il 1º febbraio
2011 ha comportato una riduzione del 65% del debito di Emi da 3,4
miliardi di sterline a 1,2 miliardi di sterline.
L'11 novembre 2011 Vivendi e Universal
Music Group (UMG) rilevano EMI Music per un valore totale di 1,2
miliardi di sterline e completano l'acquisizione il 28 settembre
2012. La EMI aveva un quota del mercato mondiale del 13,4%.
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