Gli Artisti, per poter lavorare nel
mondo dello spettacolo, devono spesso affidarsi alle Agenzie di
Spettacolo e di Moda. In Italia non esistono delle leggi specifiche
che regolano questo settore, motivo per il quale più volte abbiamo
chiesto un intervento. Ogni agenzia ha il suo modus operandi, giusto
o sbagliato che sia; c'è una forte anarchia, è una giungla che si
fonda sulla "legge del più forte". Gli Artisti si sentono
abbandonati, illusi, truffati. Lavorare nel mondo dello spettacolo
non è facile, è una sfida contro la società, contro se stessi; una
corsa ad ostacoli, con continui imprevisti, porte in faccia,
insuccessi e truffe. Ad esempio c'è un'agenzia di Milano che, per la
modica cifra di 3 mila euro, promette lavoro a gò gò. Promesse non
mantenute; di lavoro neanche a parlarne.
La 1437 United Artist ha sempre
ribadito la sua posizione in merito: proporre un servizio, che costi
100 euro piuttosto che 3 mila euro, non è un reato. C'è libertà di
scelta, c'è libertà di dire sì, no o forse. Nessuno vi costringe
ad accettare questo caro compromesso. Diversamente è reato quando
viene promesso il lavoro che poi non arriva. Partiamo dalla
consapevolezza che oggigiorno trovare un lavoro in Italia è
difficilissimo e soprattutto, se ciò dovesse fortunatamente
avvenire, è solo per dedizione, passione e talento (tralasciando le
raccomandazioni, ovviamente). Dunque un'Agenzia, che fa da tramite
tra Artisti e Addetti ai lavori nella figura dei Registi, Produttori,
Casting Director etc., non potrà mai garantirvi un'occupazione
stabile: lavorare nel mondo dello spettacolo significa essere
perennemente disoccupati, significa lavorare intensamente e con
grande dispendio di sudore. Partecipare ad un Corso di formazione non
è sinonimo di successo; partecipare ad un Casting non è sinonimo di
successo; affidarsi
ad un'Agenzia di spettacolo o
di Moda non è sinonimo di successo. Avere talento, invece, è
sinonimo di successo.
A nostro avviso è sbagliato
all'Artista imporgli il pagamento di un corso di formazione. E'
altresì necessario per alcuni settori possedere un Book
fotografico/Composit: chi vuole fare il Modello non può mostrare al
talent scout una foto con gli amici al mare. Il Book, però, deve
essere realizzato laddove si ritiene opportuno, non per forza in
Agenzia. Obbligare ad acquistare un Book fotografico è scorretto.
Poi un invito agli aspiranti Artisti: siate consapevoli delle vostre
abilità e soprattutto dei vostri limiti. Non vi illudete da soli; il
mondo dello spettacolo non è per tutti, non è l'ultima spiaggia per
chi non sa cosa fare della propria vita.
Nelle ultime settimane abbiamo
avviato un progetto con un gruppo
di Artisti che si battono per far valere i loro diritti. "Tutto
nasce da un presupposto truffaldino che accomuna tantissime agenzie:
le selezioni. Le finte selezioni. Questa è la base del reato, una
vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla truffa
aggravata e continuata ai danni di terzi. Il
codice penale all'articolo 640 parla
chiaro: chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore,
procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è
punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da
euro 51 a euro 1.032".
Gli Artisti vogliono giustizia, non vogliono più essere presi in
giro, non vogliono più che qualcuno speculi sui loro sogni e poi la
passi anche liscia.
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