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Un album discografico è, in linea con il significato della parola album, una raccolta di brani musicali accomunati da un genere, da un autore o da un argomento comune.
Nella concezione tipica del termine, un album è legato ad un artista e ne raccoglie un numero variabile di brani.

Cenni storici

La possibilità a livello storico di realizzare un album discografico è nata con l'avvento dei dischi in vinile a 33⅓ giri che permettevano di inserire numerosi brani sulle due facciate di un unico supporto. I formati più comuni dei dischi in vinile erano gli LP a 33⅓ giri/minuto, gli EP e i 45 giri.
La qualità della registrazione si è via via affinata e, per i CD, è oggi codificata in tre passaggi; la codifica più avanzata è la cosiddetta DDD (Digital Digital Digital), ossia quella realizzata interamente in digitale.

Caratteristiche

L'origine di un album e la decisione dei brani da includere può avvenire secondo diverse modalità: la decisione può essere presa dallo stesso autore oppure l'idea di raggruppare più brani può partire dal discografico; la raccolta può avere una sua unità artistica oppure può costituire solo una semplice raccolta di brani; può contenere brani nuovi, appositamente creati per tale album, oppure può contenere brani già pubblicati. In alcuni casi uno stesso album può essere riproposto alla vendita sotto un'altra forma o titolo. Per incentivare il riacquisto vengono spesso aggiunti dei nuovi brani, che nel gergo comune vengono identificati come bonus track (quest'uso, però, non è praticato nelle ristampe di dischi italiani).
A seconda del numero di copie di un album vendute, l'industria discografica ha ideato dei premi, denominati disco d'oro, disco d'argento, disco di platino assegnati all'autore dell'opera.

Tipologie

Album in studio

Col termine di album in studio (oppure, in inglese, full-length), si intende una produzione discografica di durata "normale" (superiore quindi a quella dell'EP) contenente esclusivamente brani inediti incisi in sala di registrazione, oppure di canzoni già pubblicate (salvo alcune eccezioni solitamente note come bonus track che comunque devono essere una ristretta minoranza). L'album studio o full length è frequentemente citato in contrapposizione, per quanto riguarda la durata, ai supporti di durata più breve (EP e singoli) e, per quanto riguarda il contenuto, agli album dal vivo, alle compilation ed agli split.
Tuttavia la dicitura full-length si riferisce anche ad un singolo brano nella sua versione integrale o completa, privo cioè di eventuali tagli effettuati per realizzare le versioni radio edit o single edit.

Album di cover

Un album in studio contenente esclusivamente cover viene solitamente chiamato "album di cover" o "cover album". Gli album di cover contengono brani di uno stesso artista reinterpretati da un gruppo di diversi artisti, o viceversa (brani di diversi artisti reinterpretati da un solo artista).

Album dal vivo

Si tratta di un album registrato durante una o più esecuzioni dal vivo di un gruppo, cantante od orchestra musicale. Questo tipo di album costituisce solitamente una raccolta dei brani più significativi in un determinato periodo dell'autore.



Album di remix

Un album di remix è solitamente un album contenente esclusivamente remix o rifacimenti di canzoni già pubblicate precedentemente da un artista. Uno dei primi album di remix fu Aerial Pandemonium Ballet di Harry Nilsson, pubblicato nel 1971 e contenente nuove registrazioni delle canzoni contenute nei suoi precedenti album Everybody's Talkin e The Point!
L'album di remix più venduto nella storia è Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix del cantante statunitense Michael Jackson.

Raccolta

Una raccolta (o compilation) è un album discografico composto da brani di uno o più artisti, solitamente estratti da pubblicazioni precedenti e raggruppati in un unico disco. Le tracce sono normalmente selezionate per motivi stilistici, tematici o di successo.



Split

Uno split è un album o un EP che contiene brani di due o più diversi artisti.

Storia

I primi album registrati sono Cowboy Songs and Other Frontier Ballads di John Lomax del 1910 e Dallas Blues di Hart Wandcould del 1913. Il primo uso registrato della parola "album" risale alla pubblicazione, nell'aprile 1909, della suite in quattro parti de Lo schiaccianoci di Čajkovskij suonato da Mark Hambourg e dalla Royal Albert Hall Orchestra diretta da Sir Landon Ronald da parte della Odeon Records, per il prezzo di 16 scellini (circa 75 euro al cambio del 2005). Andava a 78 giri al minuto e si riproduceva al fonografo.
Nel 1948 la Columbia Records ha prodotto il primo Long playing a 12 pollici e 33 13 giri al minuto.

Record

  • L'album più venduto di tutti i tempi è Thriller del 1982 di Michael Jackson, che ha venduto più di 100 milioni di copie in tutto il mondo.
  • L'album con il titolo più lungo è The Boy Bands Have Won, and All the Copyists and the Tribute Bands and the TV Talent Show Producers Have Won, If We Allow Our Culture to Be Shaped by Mimicry, Whether from Lack of Ideas or From Exaggerated Respect. You Should Never Try to Freeze Culture. What You Can Do Is Recycle That Culture. Take Your Older Brother's Hand-Me-Down Jacket and Re-Style It, Re-Fashion It to the Point Where It Becomes Your Own. But Don't Just Regurgitate Creative History, or Hold Art and Music and Literature as Fixed, Untouchable and Kept Under Glass. The People Who Try to 'Guard' Any Particular Form of Music Are, Like the Copyists and Manufactured Bands, Doing It the Worst Disservice, Because the Only Thing That You Can Do to Music That Will Damage It Is Not Change It, Not Make It Your Own. Because Then It Dies, Then It's Over, Then It's Done, and the Boy Bands Have Won' (156 parole, 876 caratteri) del gruppo anarcho punk dei Chumbawamba del 2008, l'album è chiamato semplicemente The Boy Bands Have Won.
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