Funk è un termine coniato negli
Stati Uniti negli anni cinquanta, per indicare delle caratteristiche
ritmiche e sonore presenti in diversi ambiti musicali. Inizialmente
il termine fu usato nel jazz per indicare un approccio musicale rude
e libero da sofisticazioni, con riff ripetitivi e con un ritmo
incalzante. In seguito l'aggettivo funky fu utilizzato sempre
più anche in altri ambiti musicali come il soul e il R&B.
Il significato del vocabolo funk
(e il suo aggettivo funky) nello slang degli afroamericani
indica generalmente un cattivo odore, come l'odore sprigionato dal
corpo in stato di eccitazione, e per estensione poteva significare
"sexy", "sporco", "attraente" ma anche
"autentico", cioè originale e libero da inibizioni.
Storia del genere
Dopo gli album di James Brown, il
creatore indiscusso del funk (ispirato dal suo sassofonista Maceo
Parker), Papa's Got a Brand New Bag (1965), I Got You (I
Feel Good) (1966) e Sex Machine (1970), si cominciò a
considerare il funk come un vero e proprio genere musicale. Il
termine fece la sua comparsa ufficiale in ambito rock in un brano del
1967 di Dyke and the Blazers (Funky Broadway).
George Clinton è generalmente
considerato il principale innovatore del funk. Con i suoi gruppi
Parliament e Funkadelic incominciò ad esibirsi negli anni settanta
autodefinendosi sacerdoti della religione "della giungla
e della strada" nata per liberare gli umani dalle forze negative
di un mondo senza funk, inventando il genere P-Funk, che ha assunto
il significato di "Parliament - Funkadelic", il funk alla
massima potenza, nella sua forma più pura. Artisti legati a George
Clinton sono sicuramente due altri grandi padri del P-Funk. Il
bassista Bootsy Collins, che ha fatto parte sia della band di James
Brown (nella banda The JB's) sia dei Parliament-Funkadelic, e Roger
Troutman con i suoi Zapp & Roger, portando alla notorietà
mondiale il "talkbox", un modificatore di voce prima
utilizzato solo in collegamento a delle chitarre da gruppi rock, di
lì in poi invece collegandolo da un lato a un sintetizzatore e
dall'altro alla bocca, creando un suono magico.
Negli anni settanta il genere sviluppò
i tratti caratteristici che lo contraddistinguono tuttora: linee di
basso incalzanti e ripetitive (esemplari quelle del bassista di Sly
Stone, Larry Graham, creatore della tecnica slap); riff di chitarra
elettrica taglienti e sincopati, nutrite sezioni fiati e ballabilità
dei brani, con largo spazio ai brani strumentali e agli assoli. Negli
anni settanta e ottanta il funk si mescolò con la disco music con
gruppi come Earth, Wind & Fire, Kool & The Gang, Jackson Five
o Brand New Heavies. Nel jazz a partire dalla fine degli anni
sessanta il termine funky prese ad indicare dapprima alcuni lavori
jazz ibridati col funk e il blues (hard bop) ad esempio certi brani
di Horace Silver, o Blue Mitchell nonché Lee Morgan e in seguito,
più in generale, uno stile influenzato dal funk anni settanta e dal
rock, da alcuni definito jazz-funk (Miles Davis, Herbie Hancock,
George Duke, George Benson, Stanley Clarke). Nell'uso comune
impropriamente i termini jazz rock, fusion e funky sono poi
divenuti sinonimi.
Dopo gli anni ottanta l'inafferrabile
funk si è mescolato con altri generi e ha ispirato i musicisti più
disparati (a titolo di esempio si paragoni Atomic Dog di
George Clinton (1982) e What's My Name di Snoop Dogg, e si
considerino le influenze musicali di Earth, Wind & Fire su alcuni
lavori di Elio e le Storie Tese). Il P-Funk è alla base della
nascita del West Coast Rap, artisti come gli N.W.A., DJ Quik, Too
$hort e tutti i padri del Gangsta rap si sono infatti ispirati alle
sonorità soprattutto di George Clinton e Roger Troutman.
Le influenze funky della musica
soul e della musica disco nel jazz hanno portato alla genesi
dell'acid jazz, gruppi come Jamiroquai, James Taylor Quartet o
Incognito mostrano chiari influssi funk.
In ultimo, il funk unito alle prime
sperimentazioni elettroniche degli anni settanta e alla disco music
ha contribuito a dar vita al genere house dalle mani di producer come
Frankie Knuckles, Larry Levan e altri, genere, diventato il più
ballato negli ultimi 30 anni e che ha a sua volta rivoluzionato il
mondo della musica, dando il via a molti altri generi oggi
classificati sotto il nome electronic dance music (EDM).
Si potrebbe affermare che il funk è
nato come aggettivo per definire alcune caratteristiche musicali
esistenti, si è evoluto a genere autonomo negli anni settanta e oggi
è sostanzialmente tornato alla sua funzione di aggettivo, per
caratterizzare alcune specificità di generi come l'acid jazz, l'hip
hop, o il funk rock, oppure semplicemente nei nomi di alcuni gruppi
musicali (ad esempio Planet Funk).
Funk in Italia
Nel 1976, con il brano Funky Bump
e con altre tracce contenute nell'album 1st Round (Atlantic
Records), Pino Presti fu tra i primi e più importanti realizzatori
in Italia di questo genere.
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