Quando Black Adam è arrivato nelle sale nel 2022, le aspettative erano alte: Dwayne Johnson, star di Hollywood con un impressionante curriculum di successi al botteghino, aveva promosso il film come l’inizio di una nuova era per il DC Extended Universe (DCEU). Tuttavia, nonostante un incasso globale di 393 milioni di dollari, il film si è rivelato un disastro finanziario. Ma come può un film che ha quasi raddoppiato il suo budget essere considerato un fiasco?

La risposta risiede nei complessi meccanismi dell’economia cinematografica. Il budget dichiarato di Black Adam era di circa 200-260 milioni di dollari, una cifra già elevata per un cinecomic, ma i costi di produzione sono solo una parte dell’equazione. A questi si aggiungono le spese di marketing e distribuzione, che spesso raddoppiano il costo complessivo di un film. Warner Bros. ha speso una cifra considerevole per promuovere il film a livello globale, portando il costo totale ben oltre i 400 milioni di dollari.

Un altro fattore chiave è la ripartizione degli incassi. I cinema trattengono una parte significativa del box office: negli Stati Uniti, gli studi ricevono in media il 50-55% degli incassi, mentre nei mercati internazionali la percentuale scende ulteriormente, spesso sotto il 40%. Facendo i conti, Warner Bros. ha probabilmente recuperato meno di 200 milioni di dollari dagli incassi, molto meno di quanto necessario per coprire le spese.

Hollywood segue una regola non scritta secondo cui un film deve incassare almeno tre volte il suo budget di produzione per generare profitto. Nel caso di Black Adam, avrebbe dovuto superare gli 800 milioni di dollari per essere considerato un successo. In confronto, film come Aquaman (2018) hanno superato il miliardo, mentre persino The Batman (2022), con un budget simile, ha incassato 770 milioni, risultando molto più redditizio.

A complicare la situazione, il film ha ricevuto recensioni tiepide e un'accoglienza deludente dal pubblico. La critica ha sottolineato una sceneggiatura debole, un tono incerto e una CGI altalenante, fattori che hanno frenato il passaparola positivo. Inoltre, il film è arrivato in un momento di transizione per la DC, con il nuovo corso di James Gunn e Peter Safran alla guida dello studio, segnando la fine dell'era DCEU così come era stata concepita fino a quel momento.

Infine, la strategia distributiva ha giocato contro il film: dopo poche settimane dall’uscita nelle sale, Black Adam è stato reso disponibile su piattaforme digitali, riducendo ulteriormente il potenziale incasso cinematografico.

Nonostante l'apparente successo numerico, Black Adam è stato un investimento fallimentare per Warner Bros., segnando un'altra battuta d’arresto nella travagliata gestione dell’universo cinematografico DC. Un risultato che ha messo in discussione non solo il futuro del personaggio, ma anche la strategia complessiva dello studio per i suoi cinecomic.