C'è dietro una storia fantastica.

La diffusione di questo segno in ambito metal è attribuita a Ronnie James Dio[1], leggendario cantante heavy metal morto nel 2010. La sua variante era col pollice chiuso, ci sono infinite dispute su quale sia quella "giusta" e addirittura un tentativo di accaparrarsene il copyright da parte di Gene Simmons, poi ritirato.

Da ragazzino ricordo un certo senso di dissonanza che provavo ogni volta che vedevo le "corna metal":



Questo perché a me, da buon italiano, non potevano che ricordare tutt'altro genere di corna:



[Scopro dai commenti che questa è un opera dell'artista contemporaneo Andrea Petrone].

Per anni ho pensato si trattasse di un classico clash culturale: due segni identici evolutisi parallelamente in culture diverse con significati diversi.

Finché non incappai nella biografia di Ronnie James Dio, al secolo Ronald James Padavona. Intervistato sul segno delle corna, spiegò:

"Era un gesto che faceva spesso mia nonna, che era del Sud Italia. Serviva a scacciare il malocchio".

Ta-dah!

Dio aveva adottato questo segno per continuare la tradizione iniziata da Ozzy Osbourne, suo predecessore nei Black Sabbath, il quale utilizzava quello della pace fatto con indice e medio a V. Dio, per distinguersi, attinse ai ricordi della nonna. Come spiegato dal cantante, il gesto non ha alcun significato particolare, ma la sua provenienza esoterica si sposava bene con l'immagine della band.

E così si chiude il cerchio: i due segni non si sono sviluppati indipendentemente, ma uno si è evoluto dall'altro. Le corna con cui Totò scacciava il malocchio sono diventate il gesto universale della musica metal in tutto il mondo.