Il fonografo è uno dei
primissimi strumenti pensati per poter registrare e riprodurre il
suono, progettato da Thomas Edison.
Storia del Fonografo
Nasce l'idea
Circa trent'anni dopo l'invenzione del
telegrafo, Edison nel 1877 aveva realizzato un ripetitore telegrafico
in grado di incidere i punti e le linee del codice morse su un disco,
disegnando una traccia a spirale con una piccola punta, in modo che
un messaggio potesse essere ripetuto senza l'intervento
dell'operatore. Il 17 luglio di quell'anno si accorse che se il disco
ruotava ad una velocità sufficientemente alta, la puntina emetteva
vibrazioni che ricordavano il timbro della voce umana. Fu l'idea che
fece accendere nell'inventore il desiderio di applicare un principio
simile per registrare la voce umana.
In precedenza Édouard-Léon Scott de
Martinville era riuscito a registrare la voce umana su fogli di carta
anneriti fin dal 9 aprile 1860, anche se altre registrazioni dello
stesso è probabile risalissero al 1853. Ma si trattava di uno
strumento (formato da un corno e uno stilo) in grado di registrare e
non di riprodurre: forse ideato a scopo di archiviazione.
Il primo prototipo
Edison annunciò l'invenzione del
fonografo il 21 novembre. Il primo schizzo del fonografo apparso sui
diari di Edison risale al 12 agosto 1877 e il 6 dicembre dello stesso
anno ne diede una dimostrazione pratica ai propri collaboratori.
Essi si trovavano di fronte ad un
oggetto costituito da un rullo di ottone (cilindro fonografico) di
circa 10 cm di diametro e di lunghezza, sostenuto da un asse
filettato. Sul cilindro era tracciato un solco a spirale di 2,5 mm di
larghezza e la superficie del cilindro era ricoperta da un foglio di
stagnola. Durante la registrazione, il cilindro ruotava e la stagnola
veniva sfiorata dalla puntina collegata alla membrana vibrante. La
puntina, seguendo le oscillazioni della membrana, incideva una
traccia profonda nella stagnola che, tesa sopra al solco, poteva
cedere sotto la pressione. Per la riproduzione, il processo sarebbe
stato inverso, con l'unica differenza che in questo caso veniva
utilizzata una seconda membrana, molto più elastica, posta all'altra
estremità dell'apparecchio. Il solco nella stagnola con le sue
variazioni di profondità, faceva vibrare la membrana restituendo il
suono registrato. Il funzionamento era quindi alternativamente di
registratore o riproduttore.
Per nulla scoraggiato dallo scetticismo
dei collaboratori, Edison iniziò così a girare la manovella che
metteva in moto il sistema e parlando in direzione del diaframma
pronunciò la seguente frase: "Mary had a little lamb"
("Mary aveva un agnellino"). Una volta riportato il
cilindro al punto di partenza, sistemò l'ago sulla seconda membrana
nel solco impresso nella stagnola dalla prima, riprese a girare la
manovella e il fonografo ripeté un suono vagamente simile alla frase
pronunciata poco prima. La qualità era pessima, ma le basi erano
state poste.
Sfruttare il mercato esistente
Il 19 febbraio 1878 Edison ottenne il
brevetto della propria invenzione e insieme ad alcuni finanziatori
creò la "Edison Speaking Phonograph Company", per
installarlo nelle fiere di paese e nei luna park, dove il pubblico
avrebbe potuto farlo funzionare utilizzando dei gettoni. Questa
scelta fu fatta alla luce della necessità di migliorare ancora molto
la qualità della registrazione prima che questa potesse diventare
realmente utile per gli uffici per i quali Edison l'aveva pensata. In
questo modo si poteva cominciare a sfruttare la curiosità creata
dalla novità e cominciare a diffondere una certa conoscenza delle
possibilità della nuova invenzione.
Edison intravedeva per il Fonografo un
futuro, non tanto per la registrazione della musica, ma soprattutto
per la dettatura di lettere negli uffici, la creazione di libri per
non vedenti e l'insegnamento della dizione. Addirittura, senza
saperlo, aveva ipotizzato la prima segreteria telefonica, di seguito
un suo pensiero: "Un abbonato del telefono può installare su
un apparecchio un Fonografo che, a ogni chiamata, comunicherà
all'ufficio centrale che è uscito, e che sarà di ritorno ad una
certa ora. Allo stesso modo un abbonato, chiamandone un altro e non
trovandolo a casa, potrà fare la sua comunicazione e registrarla sul
Fonografo della persona chiamata".
Questo indirizzamento prettamente
"professionale" del Fonografo era giustificato dal fatto
che Edison contava sull'esistenza di migliaia di uffici a cui la
propria invenzione avrebbe permesso di aumentare i profitti riducendo
i tempi necessari a compiere alcune operazioni. La registrazione di
musica, al contrario, sarebbe stato un mercato totalmente nuovo ed
Edison, che pochi anni prima era rimasto "scottato"
dall'insuccesso ottenuto dal suo innovativo sistema di voto
elettronico, non era più disposto a rischiare puntando risorse su un
mondo sconosciuto.
Nasce un concorrente
Nel 1880 ai laboratori Bell, Chichester
Bell (il cugino di Alexander Graham Bell, per molti anni considerato
l'inventore del telefono) e Summer Tainter presentarono un prototipo
di fonografo, chiamato grammofono, in cui in luogo del foglio di
stagnola c'era uno strato di cera. Grazie all'utilizzo di un braccio
snodabile che riduceva la pressione della puntina sulla cera il solco
aveva una larghezza di 0,7 millesimi di millimetro, quindi il passo
dell'incisione si riduceva a 0,16 mm, aumentando la durata della
registrazione fino ad oltre i 2 minuti.
Successivamente, a metà degli anni
ottanta, un ingegnere tedesco che aveva lavorato ai laboratori Bell
come collaboratore dei due inventori citati poco fa, Emile Berliner
pensò di utilizzare un disco al posto del cilindro in cui la puntina
invece di oscillare verso l'alto e il basso, oscilla a destra e a
sinistra. Tale invenzione venne chiamata Grammofono e il brevetto
venne ottenuto da Berliner nel novembre 1887. Con l'incisione
laterale si evitava che la forza di gravità smorzasse le
oscillazioni della puntina e ciò garantiva una migliore qualità di
riproduzione; d'altro canto il disco aveva il difetto della velocità
angolare costante e la conseguente variabilità della velocità
lineare. Questo impediva la corretta riproduzione delle frequenze
alte, che necessitavano di un'elevata velocità di oscillazione della
puntina, impossibile al centro data la ridotta velocità lineare.
Tuttavia i vantaggi dell'utilizzo del
disco, tra cui il fatto che il disco fonografico poteva essere
riprodotto in più copie molto più semplicemente che i cilindri di
Edison, compensavano lo svantaggio.
La reazione di Edison
Quando Berliner presentò l'invenzione,
Edison non accettò nemmeno come ipotesi l'uso del disco al posto del
cilindro: un po' per ragioni tecniche (il problema della velocità
lineare variabile), un po' per orgoglio. Adottare il disco avrebbe
significato ammettere che qualcuno aveva non solo trovato una
soluzione migliore della sua, ma soprattutto aveva interpretato il
mercato meglio di lui, cosa che Edison non avrebbe mai ammesso.
Nel 1893 Edison dovette arrendersi. Il
grammofono era molto più venduto del fonografo, che invece faticava
ad inserirsi negli uffici per i quali era stato pensato. Fu così che
anche Edison cominciò a vendere i cilindri pre-incisi per l'ascolto
in casa di brani musicali.
Allo scopo di riguadagnare terreno
Edison compì studi e investimenti per migliorare il fonografo. Nel
1889 venne inventato da un altro l'"Industructible Cylinder
Record", un cilindro di grande resistenza meccanica. Poi fu
adottata una tromba per l'ascolto collettivo. Nel 1908 arrivò il
cilindro "Amberol", fatto con una mescola di celluloide e
prodotti fenolici, che permetteva di ridurre il passo del solco e
quindi aumentare la durata dell'incisione. Nel 1912 arrivò un
ulteriore miglioramento con una puntina di diamante che consentiva
una qualità del suono superiore a quella del disco.
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