L'electronic dance music
(conosciuta anche come EDM, musica dance, club
music, o semplicemente dance), è una vasta gamma di
generi musicali elettronici a percussione creati soprattutto per
discoteche, rave e festival. L'EDM è generalmente creata per essere
riprodotta dai disc jockey (DJ) che creano una selezione di tracce
senza soluzione di continuità, chiamata mix, che si susseguono senza
interruzione da una registrazione ad un'altra. I produttori EDM
eseguono anche la loro musica dal vivo in un contesto di un concerto
o di un festival, in ciò che qualche volta viene chiamato un live
PA. Nel Regno Unito e in Europa continentale, l'EDM è più
comunemente chiamata "musica dance" o semplicemente
"dance".
Alla fine degli anni ottanta e
all'inizio degli anni novanta, in seguito all' emergere della musica
rave, delle radio pirata e un aumento di interesse per la cultura
club, l'EDM acquisì popolarità mainstream in Europa. Durante la
metà e la fine degli anni novanta, nonostante il successo iniziale
di un certo numero di gruppi negli Stati Uniti, l'accettazione della
cultura dance non era universale, e i media mainstream rimasero
ostili alla musica. In questo periodo, un'associazione percepita fra
l'EDM e la cultura della droga portò i governi statali e cittadini a
promulgare leggi e politiche volte a fermare la diffusione della
cultura rave.
Nei primi anni 2010 la parola "Electronic dance music" ed
il suo acronimo EDM venivano spinti dall'industria musicale
statunitense e dal giornalismo musicale nel tentativo di re-brand
della cultura rave statunitense.[4] Nonostante il tentativo
dell'industria di creare uno specifico marchio EDM, l'acronimo rimane
in uso come un termine ombrello per molteplici generi dance, come
house, techno, trance, drum and bass, dubstep e i loro rispettivi
sottogeneri.
Terminologia
Il termine "electronic dance
music" (EDM) è stato utilizzato negli Stati Uniti fin dal 1985,
anche se il termine "dance music" non prese piede come
termine generico fino alla fine degli anni novanta, quando
l'industria musicale degli Stati Uniti creò le classifiche musicali
per la dance (la rivista Billboard ha mantenuto
continuativamente una classifica "dance" dal 1974 fino ai
nostri giorni.). Nel giugno del 1995 la Nervous Records ed il Project
X Magazine ospitarono la prima cerimonia di premiazione,
chiamandola "Electronic Dance Music Awards".
Scrivendo sul The Guardian, il
giornalista Simon Reynolds ha notato che l'adozione da parte
dell'industria musicale statunitense del termine EDM alla fine degli
anni 2000 fu un tentativo di re-brand della "cultura rave"
statunitense e differenziarla dalla precedente scena rave degli anni
novanta. Nel Regno Unito e nell'Europa continentale invece "dance"
o "dance music" sono i termini più comuni per l'EDM.
Ciò che viene ampiamente percepita
come "club music" è cambiata nel corso del tempo; ora
comprende generi differenti e non sempre abbraccia l'EDM. Allo stesso
modo, "electronic dance music" può significare cose
diverse per persone diverse. Sia la "club music" che l'EDM
sembrano vaghe, ma i termini sono a volte usati per riferirsi a
generi distinti e non collegati (la club music è definita da ciò
che è popolare, mentre l'EDM si distingue per gli attributi
musicali).
Storia
I primi esempi di electronic dance
music comprendono la musica disco di Giorgio Moroder e la musica
elettronica dei Kraftwerk e dei Yellow Magic Orchestra alla fine
degli anni settanta.
Disco
All'inizio degli anni ottanta, la
popolarità della musica disco diminuì bruscamente negli Stati
Uniti, abbandonata dalle maggiori etichette discografiche
statunitensi e dai produttori. La disco europea continuò ad
evolversi all'interno del vasto panorama della musica pop mainstream.
Gruppi musicali europei come Silver Convention, Love & Kisses,
Munich Machine, e gruppi musicali statunitensi come Donna Summer e i
Village People furono gruppi che definirono la musica euro disco
della fine degli anni settanta. Nel 1977, Giorgio Moroder e Pete
Bellotte hanno prodotto "I Feel Love" per Donna Summer.
Divenne la prima hit disco famosa per avere una base musicale
completamente sintetizzata. Altri produttori disco, tra cui il famoso
produttore statunitense Tom Moulton, presero idee e tecniche dalla
musica dub (che venne con l'aumento dell'immigrazione giamaicana a
New York negli anni settanta) per fornire alternative allo stile four
on the floor che dominò.
Post-disco
Durante l'era post-disco che seguì la
reazione violenta contro la "disco" che iniziò alla metà
del 1979 fino alla fine del 1979, che negli Stati Uniti portò a
disordini civili e ad una rivolta a Chicago conosciuta come Disco
Demolition Night, un movimento underground della disco "ridotta
all'osso", che ispirò musica con "suoni radicalmente
diversi", cominciò ad emergere nella East Coast. Questo nuovo
scenario fu visto soprattutto nell'area metropolitana di New York e
fu condotto inizialmente dagli artisti urban contemporary che stavano
rispondendo all'eccessiva commercializzazione e al successivo declino
della cultura disco. Il suono che emerse originò da P-Funk, la parte
elettronica della disco, la musica dub, ed altri generi. Gran parte
della musica prodotta in questo periodo fu, come la disco, per il
mercato dei vinili. A questo punto, il controllo creativo cominciò a
spostarsi verso case discografiche indipendenti, produttori meno
affermati e i dj dei club. Altri stili dance che cominciarono a
diventare popolari durante l'era post-disco comprendono la dance-pop,
boogie, electro, italo disco, house e techno.
Electro
Nei primi anni ottanta, l'electro
emerse come una fusione del funk e del boogie di New York. Chiamato
anche electro-boogie, ma in seguito abbreviato in electro, i pionieri
citati sono i Zapp, i D Train e i Sinnamon. L'hip hop e il rap
iniziali, combinati con influenze musicali electropop tedesche e
giapponesi come i Kraftwerk e i Yellow Magic Orchestra (YMO)
ispirarono la nascita dell'electro. Mentre il suono elettronico si
sviluppò, strumenti come il basso elettrico e le batterie vennero
rimpiazzati dai sintetizzatori e più in particolare dalle iconiche
drum machines, in particolare la Roland TR-808. I primi impieghi
della TR-808 comprendono diversi brani dei Yellow Magic Orchestra nel
1980-1981, la canzone del 1982 "Planet Rock" di Afrika
Bambaataa, e la canzone del 1982 "Sexual Healing" di Marvin
Gaye. Nel 1982 il produttore Arthur Baker, insieme ad Afrikaa
Bambaataa, pubblicarono la seminale "Planet Rock", che fu
influenzata dai Yellow Magic Orchestra utilizzando campioni dei
Kraftwerk e le percussioni dei tamburi forniti dalla TR-808. Planet
Rock fu seguito nello stesso anno da un altro disco innovativo, Nunk
dei Warp 9. Nel 1983 Hashim creò un suono electro funk che influenzò
Herbie Hancock, con conseguente suo singolo "Rockit". I
primi anni ottanta furono il picco della popolarità mainstream
dell'electro.
Musica house
Nei primi anni ottanta, i dj dei The
Hot Mix 5 della radio di Chicago, e i dj dei club Ron Hardy e Frankie
Knuckles suonarono vari stili di musica dance, tra cui vecchie
registrazioni disco (per lo più disco di Philadelphia e tracce della
Salsoul), tracce electro-funk di artisti come Afrikaa Bambaataa, più
recenti registrazioni italo disco, musica hip hop B-Boy di Man
Parrish, Jellybean Benitez, Arthur Baker, e John Robie, e musica
electropop di Kraftwerk e dei Yellow Magic Orchestra. Alcuni crearono
e suonarono le loro canzoni preferite modificate su nastro da bobina
a bobina, e a volte inclusero nel mix effetti sonori, drum machines
ed altra strumentazione elettronica ritmica. La canzone dance
elettronica ipnotica "On and On", prodotta nel 1984 dal DJ
di Chicago Jesse Saunders e co-scritta da Vince Lawrence, aveva
elementi che divennero fondamentali nel suono iniziale house, tra cui
il basso del sintetizzatore Roland TB-303 e voci minimali, così come
una drum machine Roland (nello specifico la TR-808), e un
sintetizzatore Korg (nello specifico la Poly-61). Utilizzò anche la
linea di basso della registrazione disco dei Player One "Space
Invaders" (1979).
"On and On" è a volte citata
come la "prima registrazione house", anche se altri esempi
di quel periodo, come "Music is the Key (1985) di J.M. Silk sono
stati citati. La musica house si diffuse rapidamente in altre città
degli Stati Uniti, come Detroit, New York e Newark - ognuna delle
quali sviluppò le proprie scene regionali. Dalla metà alla fine
degli anni ottanta, la musica house divenne popolare in Europa, così
come nelle principali città del sud America e in Australia. L'house
di Chicago conobbe un certo successo in Europa con pubblicazioni come
"House Nation" dei House Master Boyz and the Rude Boy of
House (1987). A seguito di questo, un numero di pubblicazioni house
come "Pump Up the Volume" dei MARRS (1987), "Theme
from S'Express" dei S'Express (1988) e "Doctorin' the
House" dei Coldcut (1988) entrarono nelle classifiche pop.
Tuttavia, la musica house stava
fiorendo nella piccola isola delle Baleari di Ibiza, in Spagna. Il
suono delle Baleari fu lo spirito della musica emergente dall'isola
nella metà degli anni ottanta; la combinazione di vecchie
registrazioni in vinile rock, pop, reggae e disco abbinata ad un
atteggiamento del tipo "tutto va bene" rese Ibiza un centro
di sperimentazione musicale indotta dai farmaci. Il vero cuore
pulsante di Ibiza fu una fattoria trasformata in un club chiamato
Amnesia. Qui emerse la cultura musicale house. Il proprietario
Antonio Eschotado desiderava creare un luogo dove la gente potesse
divertirsi sino a dopo il sorgere del sole. E lo ha fatto, ma è
stato uno sforzo congiunto. Un creatore del suono balearico, il DJ
Alfredo, fu il precursore della musica house. Fu il resident DJ ad
Amnesia che introdusse il suono di Ibiza. Presto Amnesia divenne la
festa house più calda d'Europa dalla metà alla fine degli anni
ottanta attraendo persone da tutto il continente. Oltre a catalizzare
la crescita di Ibiza e la diffusione della musica house, fu anche il
precursore delle industrie del turismo e del capitale nel mercato
dell'EDM.
Acid house, techno, rave
Nella metà degli anni ottanta la
musica house prosperò nella piccola isola delle Baleari di Ibiza, in
Spagna. Il suono delle Baleari fu lo spirito della musica emergente
dall'isola nella metà degli anni ottanta; la combinazione di vecchie
registrazioni in vinile rock, pop, reggae e disco abbinata ad un
atteggiamento del tipo "tutto va bene" rese Ibiza un centro
di sperimentazione musicale indotta dai farmaci. La scena fu
incentrata attorno ad un club chiamato Amnesia, dove il suo resident
DJ, Alfredo Fiorito, fu il pioniere della balearic house. Amnesia
divenne noto in tutta Europa e dalla metà alla fine degli anni
ottanta attrasse persone da tutto il continente.
Nel 1988, la musica house divenne la
forma più popolare di musica da club in Europa, con l'acid house in
via di sviluppo come un trend rilevante nel Regno Unito e in Germania
nello stesso anno. Nel Regno Unito una consolidata sottocultura della
festa nel capannone, centrata nella scena del sound system britannico
afro-caribico, alimentò gli after-party clandestini che hanno
caratterizzato esclusivamente la musica dance. Sempre nel 1988,
l'atmosfera festaiola balearica associata a DJ Alfredo di Ibiza fu
trasportata a Londra, mentre Danny Rampling e Paul Oakenfold aprirono
rispettivamente i club Shoom e Spectrum. Entrambi i posti divennero
sinonimi di acid house, e fu in questo periodo che l'MDMA acquisì
rilievo come una droga da festa. Altri importanti club del Regno
Unito furono Back to Basics a Leeds, Leadmill e Music Factory a
Sheffield, e The Haçienda a Manchester, dove Mike Pickering e il
posto di Graeme Park, Nude, fu un importante banco di prova per la
musica dance underground statunitense. Il successo dell'house e
dell'acid house aprì la strada alla Detroit techno, uno stile che fu
inizialmente sostenuto da una manciata di club di musica house a
Chicago, New York e in Inghilterra del Nord, con i club di Detroit
che recuperarono in seguito. Il termine Techno entrò prima in uso
dopo la pubblicazione di una compilation della 10 Records/Virgin
Records dal titolo Techno: The Dance Sound of Detroit nel
1988.
Una delle prime produzioni di Detroit
che ricevette un'ampia attenzione fu "Strings of Life" di
Derrick May (1987), che, insieme alla precedente pubblicazione di
May, "Nude Photo" (1987), contribuirono ad innalzare il
profilo della techno in Europa, soprattutto nel Regno Unito e in
Germania, durante il boom della musica house nel 1987-88 (Second
Summer of Love). Divenne il brano più conosciuto di May, che secondo
Frankie Knuckles, "esplose. Era come qualcosa che non potete
immaginare, il genere di potenza e l'energia che le persone ebbero da
quella registrazione quando fu sentita. Mike Dunn dice che non ha
nessuna idea di come le persone possono accettare una registrazione
che non ha una linea di basso." Secondo il DJ britannico Mark
Moore, "Strings of Life" portò i frequentatori dei club di
Londra ad accettare l'house: "perché la maggior parte delle
persone odiava la musica house ed era tutto groove rari e hip hop...
suonerei 'Strings of Life' al Mudd Club e svuoterei la pista.".
Alla fine degli anni ottanta s'intensificò l'interesse per l'house,
l'acid house e la techno nella scena dei club, e dei frequentatori
dei club alimentati dal MDMA, che affrontavano nel Regno Unito un
orario di chiusura delle 2:00 di notte, cominciavano a cercare dei
rifugi after-hours nelle feste nei capannoni che continuavano per
tutta la notte. Nel giro di un anno, nell'estate del 1989, fino a
10.000 persone alla volta frequentavano le feste underground
commercialmente organizzate chiamate rave.
Breakbeat hardcore, jungle, drum & bass
Nei primi anni novanta si sviluppò uno
stile all'interno della scena rave che aveva un'identità distinta
dalla house statunitense e dalla techno. Questa musica, proprio come
l'hip hop prima, unì battiti sincopati campionati o battiti
interrotti, altri campioni provenienti da una vasta gamma di diversi
generi musicali e, occasionalmente, campioni di musica, dialoghi ed
effetti da film e programmi televisivi. Rispetto ai precedenti stili
di musica dance, come l'house e la techno, chiamati "musica
rave", tendeva a sottolineare i bassi e utilizzare tempi più
veloci, o beats per minute (BPM). Questo sottogenere fu conosciuto
come "hardcore" rave, ma già a partire dal 1991, alcuni
brani musicali composti da queste battute interrotte veloci, con
linee di basso pesanti e campioni di vecchia musica giamaicana,
furono denominati "jungle techno", un genere influenzato da
Jack Smooth e Basement Records, e in seguito semplicemente "jungle",
che fu riconosciuto come un genere musicale separato nei rave e nelle
radio pirata in Gran Bretagna. E' importante notare, quando si parla
della storia del drum and bass, che prima del jungle, la musica rave
stava diventando più veloce e più sperimentale.
Nel 1994, il jungle cominciò a
guadagnare popolarità mainstream, e i fan della musica (spesso
chiamati junglisti) divennero una parte più riconoscibile della
sottocultura giovanile. Il genere si sviluppò ulteriormente,
integrando e fondendo elementi da una vasta gamma di generi musicali
esistenti, tra cui il suono raggamuffin, dancehall, canti MC, linee
di basso dub, e percussioni breakbeat pesantemente modificate e
sempre più complesse. Nonostante l'affiliazione con la scena rave
alimentata dall'ecstasy, il jungle ereditò anche alcune associazioni
con la violenza e le attività criminali, sia dalla cultura della
gang che aveva interessato la scena hip hop nel Regno Unito, sia come
conseguenza del suono del jungle che fu spesso aggressivo e
minaccioso con i temi della violenza (solitamente riflessa nella
scelta dei campioni). Tuttavia, ciò si sviluppò di pari passo con
la reputazione spesso positiva della musica come parte della più
ampia scena rave e della cultura musicale giamaicana basata sul ballo
prevalente a Londra. Nel 1995, sia come reazione a, o
indipendentemente da questo scisma culturale, alcuni produttori
jungle cominciarono ad allontanarsi dallo stile influenzato dal
reggae e crearono quello che sarebbe diventato collettivamente
etichettato, per comodità, come drum and bass.
Divulgazione negli Stati Uniti
Inizialmente, l'electronic dance music
fu associata ai rave europei e alla cultura dei club. Raggiunse
un'esposizione popolare limitata negli Stati Uniti, ma dalla metà
alla fine degli anni novanta ci furono in corso degli sforzi per
commercializzare una gamma di generi dance utilizzando l'etichetta
"electronica". A quel tempo, un'ondata di gruppi di musica
elettronica dal Regno Unito, fra cui i The Prodigy, i The Chemical
Brothers, i Fatboy Slim e gli Underworld, furono prematuramente
associati ad una "rivoluzione electronica statunitense". Ma
invece di trovare il successo mainstream, molti gruppi EDM
consolidati furono relegati ai margini dell'industria musicale
statunitense. Nel 1998 Ray of Light di Madonna portò l'electronica
all'attenzione degli ascoltatori di musica popolare. Nonostante
l'interesse dei media nell'electronica alla fine degli anni novanta,
i produttori statunitensi dell'house e della techno continuarono a
recarsi all'estero per stabilire la loro carriera come DJ e
produttori. Altri nuovi nomi cominciarono a guadagnare importanza
alla fine del secolo scorso, come il produttore olandese Tiësto, che
ricevette l'attenzione di tutto il mondo per aver fornito una colonna
sonora all'ingresso degli atleti durante la cerimonia di apertura
delle Olimpiadi estive del 2004 - che il quotidiano The Guardian
ritenne uno dei 50 eventi più importanti nella musica dance. Nella
prima decade degli anni 2000 la musica EDM ha ritrovato grande
popolarità grazie a Lady Gaga, i Daft Punk e i Black Eyed Pease.
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