Starai probabilmente pensando a qualche formula magica di simpatia, d'immagine, di creatività autoriale, eccetera… Ma non è così.



Stallone - come tutte le star di Hollywood - ha bisogno dei produttori per fare un film a Hollywood.

Ne ha bisogno perché non è in grado di sborsare 50–90 milioni da solo, e rischiarli tutti su un SOLO film che potrebbe andare male (perché questa è un'industria dove i rischi non si eliminano MAI completamente). La gente spesso si concentra SOLO su quei 50 milioni, ma nessuno scommette 50 milioni se è tutto quello che ha in banca.

Quello che voglio dire, è che se te ne servono 50 per produrre un film, allora devi averne in banca… 250, okay? Così, giusto per essere sicuro di sopravvivere a un eventuale fiasco. E no, Stallone non li ha… Esattamente come non li ha nessun altro ATTORE a Hollywood.

Ma per restare sulla cresta dell'onda come ha fatto Stallone, bisogna continuare a lavorare con Hollywood.

Perché solo Hollywood fa film con un budget tale da essere tradotti e distribuiti in tutti i cinema di tutto il mondo. Dunque se non vuoi essere dimenticato da tutto il mondo, devi continuare a lavorare con Hollywood. E dunque, con i produttori di Hollywood.

E quando Hollywood un bel giorno non ti vuole più (magari perché sei vecchio o passato di moda) devi diventare allora anche produttore dei tuoi stessi film (come stanno facendo non a caso - per esempio - Tom Cruise e tanti altri attori DOPO il loro momento di gloria mondiale, come appunto Tom Cruise e Stallone, che erano le star 'assolute' degli anni '80).

Stallone è sempre riuscito a restare dentro Hollywood, spesso venendo a compromessi.

Per esempio, Stallone in questo momento sta usando i social in maniera molto aggressiva e piuttosto nuova, per una star di Hollwood: sta spoilerando tutta la trama di Rambo 5 su Instagram prima ancora che esca, una foto su instagram alla volta con cadenza mensile.

Ha recentemente venduto all'asta dei cimeli PAZZESCHI della sua vita (roba da matti, secondo me) tipo l'accappatoio di Rocky 1 ancora sporco di sangue finto, un coltello di Rambo 1 usato sullo schermo, ecc. Ha partecipato inoltre a vari incontri con il pubblico a prezzi folli (500 euro per farsi un selfie assieme a Sly).

In sostanza, Sly sta facendo al meglio delle sue possibilità quello che può e che deve fare per produrre il suo prossimo lavoro da protagonista a Hollywood, e mantenere dunque la sua immagine al centro dell'attenzione mondiale.

Ma andiamo un attimo indietro nel tempo.

Dopo la parentesi buia degli anni novanta, durante la quale ha cercato (senza successo) di reinventarsi come attore più poliedrico (commedie, noir e altro), Sly torna alla ribalta prima realizzando due incredibili ritorni ai suoi personaggi storici (ROCKY BALBOA, che venne recensito molto bene dalla critica, e RAMBO 4, che NON venne recensito altrettanto bene, ma andò piuttosto bene al botteghino e col pubblico in generale). A quel punto, Stallone convinse una valanga di produttori a partecipare a THE EXPENDABLES, una sorta di AVENGERS con vecchi attori d'azione al posto degli eroi di fumetti.

Expendables usa lo stesso meccanismo di marketing di Avengers: se riusciamo a portare al cinema tutti i fan di Chuck Norris, Van Damme, Dolph Lundgren, Jason Statham e chi più ne ha, più ne metta… ne verrà fuori un'ammucchiata anche al botteghino.

L'esperimento funzionerà, anche se il secondo dei due seguiti di EX. mostrerà putroppo delle crepe negli incassi - segno che la faccenda cominciava ad annoiare, ormai - e Sly non riuscirà a convincere i produttori a farne un quarto capitolo, nonostante le prospettive sul mercato cinese fossero tutt'ora molto allettanti.

Nel frattempo, Sly ha lavorato inoltre per ben 11 anni alla ricerca di produttori per Rambo 5, in modo da tornare a essere protagonista in un vero film di Hollywood (anche se a budget modesto, rispetto ai precedenti film, segno che il progetto non ha convinto i produttori a sufficienza).

Per riuscirci, Sly ha partecipato a un paio di film basso budget per l'home video (Backtrace e Reach Me, entrambi stroncati da pubblico e critica), cosa che secondo me ha fatto solo per fare un favore alle persone 'giuste' ("tu recita in un paio di film che dico io, e io ti produrrò sto cavolo di Rambo 5. Okay?").

Poi Sly è andato a Cannes a presentare il trailer di Rambo 5, e ha cercato di portare il film fuori concorso a Venezia pure (dove purtroppo verrà respinto perché troppo violento, diseducativo, destrorso… Boh).

Secondo me, Sly va letto così: come uno sportivo.

Il suo scopo è essere protagonista dentro film di Hollywood che abbiano più successo possibile. Quando un film ha successo e lui è protagonista, la sua immagine torna alla ribalta mondiale per altri 5–10 anni.

E tutto quello che conta per davvero - in questo frangente - avviene in realtà dietro le quinte, non sullo schermo.

Riguardo all'aspetto artistico, al suo immaginario e ai suoi personaggi e valori, bisognerebbe parlarne con lui, perché è l'unico in grado di motivare le sue scelte artistiche.

Tuttavia, come ho detto, quello che metti sul grande schermo conta molto poco… se sul grande schermo non ci arrivi proprio.

Ed è quella, purtroppo, la vera sfida.

Lo so, lo so…

Vi piace pensare di vivere in un mondo 'giusto', dove sono le idee 'a fae la vera differenza'… Ma non è così.

WALLACE LEE - l'Autore di Rambo Year One, grande fan di Sly da tutta la vita e, se questa risposta vi è sembrata cinica… Non lo è. E' il mondo che funziona così, non Sly. E chunque vi dica il contrario, sta mentendo.

Anzi.

Direi che Sly è riuscito a coniugare arte e necessità Hollywoodiane meglio di molti altri.