Premessa: nel corso della storia ci sono stati tanti generi musicali che sono stati etichettati come "musica del diavolo", un esempio può essere il rock e quasi tutti i suoi sottogeneri (dal rock 'n' roll all'hard rock), un altro ottimo esempio è il metal, ancora oggi molte persone credono che tutto il genere metal sia musica di stampo satanista. Anche il blues, in passato, fu etichettato come "musica del diavolo", ma col passare del tempo si riuscì a sorpassare (almeno in gran parte) questo modo di pensare dell'epoca.

Innanzitutto… Cos'è il blues? Il blues è un genere musicale le cui radici risalgono ai tempi in cui dall'Africa venivano deportati milioni di persone destinate a diventare schiavi alla mercé dei ricchi proprietari terrieri americani, questi schiavi mentre lavoravano erano soliti cantare canzoni chiamate "work songs", ovvero "canti di lavoro", essi derivavano dai canti delle tribù africane. Gli schiavi principalmente cantavano per due ragioni:

  • Lenire le fatiche del massacrante lavoro che svolgevano. Cantando gli schiavi tentavano di non concentrarsi troppo sul dolore fisico e si davano forza a vicenda.

  • Esprimere le loro emozioni e il disprezzo che provavano verso i bianchi che li avevano schiavizzati.


Questi canti continuarono nei secoli fino a diventare ciò che conosciamo come "blues", la parola "blues" significa tristezza.

Quindi il blues affonda le sue radici nella musica africana… Questa cosa non piaceva affatto agli americani bianchi dell'epoca (razzisti fino al midollo, almeno la grande maggioranza). Il solo fatto che il blues fosse musica creata da neri costituisce l'80% del motivo per cui all'epoca questo genere musicale veniva definito "musica del diavolo".

In oltre in quegli anni (inizio del ventesimo secolo) il blues veniva suonato/cantato in luoghi chiamati "Juke Joints", erano praticamente delle baracche frequentate oltre dai bluesmen da ubriaconi e da rissaioli, insomma non proprio da gente fantastica. Questa infatti fu un altra ragione per cui il blues venne considerato come musica demoniaca.

A dir la verità questo genere non veniva visto di cattivo occhio solo dai bianchi, anche i membri neri delle varie comunità delle chiese, sia protestanti che cattoliche, detestavano il blues in quanto veniva suonato nei Juke Joints, degli ambienti abbastanza squallidi se confrontati alle chiese dove venivano suonati gospel e spiritual. C'è anche da dire che molti bluesman erano dediti all'alcol e a molti altri vizi e questo di sicuro non aiutò.

Quindi, riassumendo, il blues veniva chiamato "musica del diavolo" per le sue origini e per lo squallore dei posti dove veniva suonato.

Negli anni '30 del ventesimo secolo la visione del blues come musica del demonio non scomparve, ma aumentò, grazie a una delle figure chiave del blues: Robert Johnson. Si dice che costui abbia dato la sua anima al diavolo in cambio di eccellenti doti musicali.