Freda Joséphine Baker (nata
McDonald) (St. Louis, 3 giugno 1906 – Parigi, 12 aprile
1975) è stata una cantante e danzatrice statunitense naturalizzata
francese.
Di origine meticcia afroamericana e
amerinda degli Appalachi, è sovente considerata come la prima star
di colore e tra le più acclamate vedette di Parigi. Ottenne la
nazionalità francese nel 1937, e nel corso della Seconda guerra
mondiale giocò un ruolo importante nel controspionaggio francese
della Francia Libera. Ella usò in seguito la sua grande popolarità
nella lotta contro il razzismo e a favore dell'emancipazione dei
neri, in particolare sostenendo la lotta per i diritti civili di
Martin Luther King.
Biografia
L'artista
Freda Joséphine McDonald abbandonò la
famiglia all'età di 13 anni. Risparmiando riuscì qualche volta ad
acquistare il biglietto per assistere agli spettacoli del Boxer
Washington Theatre, riservato ai soli neri. Qui matura il suo
amore per il ballo e il canto finché, con grande difficoltà, un
giorno riuscì a convincere il direttore a farle un provino.
Josephine iniziò così la carriera di ballerina nei piccoli teatri
di St. Louis. A sedici anni debuttò a Broadway in una grandiosa
rivista, replicata per due anni. Il 2 ottobre 1925 venne in Europa
con la Revue nègre al teatro degli Champs-Elysées.
Al teatro degli Champs-Elysées, dove
Joséphine era divenuta nel frattempo la prima ballerina, la sua
bellezza di donna e la sua bravura di artista mandarono Parigi in
delirio tanto che il teatro registrò costantemente il tutto
esaurito. Nei suoi spettacoli e nelle sue canzoni (alcune delle quali
come Yes, we have no Bananas, che cantava nuda, e La canne
à sucre sono molto note) unì il gusto piccante e ricercato del
varietà francese al folklore della musica africana.
Joséphine vestita solo di un
gonnellino di sedici banane, scatenata nel più pazzo charleston (una
musica allora ancora sconosciuta in Europa) incarna una delle
immagini tipiche degli anni venti: un costume inventato per lei dal
costumista austriaco Paul Seltenhammer che sarebbe divenuto inoltre
un'icona di inizio Novecento e della vita parigina in particolare.
La passionalità delle sue
interpretazioni ed il sincero interesse per l'arte popolare le
impedirono di cadere nell'esotismo di maniera e suscitarono
l'entusiasmo dei parigini per il jazz e le musiche nere. Circa 1500
uomini chiesero la sua mano: uno si uccise ai suoi piedi, mentre
altri si batterono in duello (pratica da tempo vietata). A
quell'epoca, incontra Georges Simenon che la segue sempre in prima
fila. Malgrado il successo conquistato, la Revue nègre si inscrive
in una visione colonialista del mondo nero e dell'Africa tipica
dell'epoca.
Dopo una tournée in Europa, Joséphine
Baker comincia la revue delle Folies Bergère del 1927 accompagnata
da un leopardo, che terrorizza l'orchestra e fa fremere di paura il
pubblico. Nel 1927 la giovane star si lancia nella canzone. Nel 1931,
riporta un indimenticabile successo con la canzone J'ai deux
amours composta da Vincent Scott. In questo periodo si sposa
segretamente con il sedicente nobile siciliano Giuseppe Abatino, un
abile simulatore che diventerà il suo manager. Il matrimonio durerà
10 anni e si concluderà con la morte di lui.
Alcuni cineasti, come Marc Allégret le
proposero anche qualche ruolo cinematografico. I suoi due principali
film furono: Zouzou e Principessa Tam Tam, ma non incontrarono
il successo di pubblico sperato. Invece sui palcoscenici delle
music-hall, ella riuscì a fare ombra alla celebre Mistinguett.
La sua tournée del 1936 negli Stati
Uniti non incontra un grande successo. L'America è scettica e
certamente le rimprovera di parlare talvolta in francese, o in
inglese con accento francese. Rientra in Francia dove ottiene la
nazionalità francese nel 1937 sposando un cittadino francese, Jean
Lion. Il matrimonio durò soltanto due anni. Nel 1937 pubblica La
conga blicoti, inserita nel 2011 nella colonna sonora del film
Midnight in Paris di Woody Allen.
Agente del controspionaggio
Allo scoppio della Seconda guerra
mondiale, sembra che Joséphine fosse diventata un agente del
controspionaggio, tramite Jacques Abtey (capo del controspionaggio
militare a Parigi). Per questo motivo, frequentò l'alta società
parigina, poi si mobilitò a favore della Croce Rossa. Dopo la
Campagna di Francia, il 24 novembre 1940 si arruolò nei servizi
segreti della Francia libera, sempre avendo come tramite il
comandante Abtey, che restò suo ufficiale di collegamento fino alla
Liberazione, in Francia poi in Africa del nord dove fu sotto la
protezione di Si Ahmed Belbachir.
Durante la guerra si fece carico di
missioni importanti, utilizzando i suoi spartiti musicali per celare
dei messaggi. In seguito fu ingaggiata dal servizio femminile
inquadrato nell'armée de l'air, sbarcò a Marsiglia nell'ottobre
1944. Alla Liberazione, proseguì la sua attività a favore della
Croce Rossa e cantò per i soldati al fronte, seguendo con i suoi
musicisti il proseguimento della guerra. Alla fine della guerra,
conclusa con il grado di capitano, fu decorata con la Legion d'onore
da Charles De Gaulle.
La lotta per i diritti civili e la morte
Nel 1947 si sposò con il direttore
d'orchestra Jo Bouillon; insieme acquistarono il castello di Milandes
in Dordogna, dove accolsero e adottarono 12 bambini provenienti da
diversi paesi del mondo, che verranno bonariamente chiamati "la
mia tribù arcobaleno". Per il mantenimento del castello spese
completamente tutta la sua fortuna, costringendola ad aumentare i
concerti della sua banda per aumentare le entrate e proseguire la sua
opera.
Nel 1955 amplificò in Europa l'ondata
di indignazione sollevatasi in America per la morte del giovane
afroamericano Emmett Till, seguita dal rilascio dei due assassini che
espressero ciniche dichiarazioni dopo il giudizio, una volta che si
erano assicurati l'impunità. Il 6 marzo 1960 fu iniziata in
massoneria nella loggia La nouvelle Jérusalem (appartenente
alla Grande Loggia Femminile di Francia ). Partecipò poi nel 1963 a
Washington alla marcia organizzata da Martin Luther King.
Quando Joséphine fu definitivamente
rovinata dalle sue difficoltà finanziarie, la principessa Grace di
Monaco, amica della cantante, come lei di origine americana e come
lei artista, le offrì dapprima un aiuto in denaro, e successivamente
la possibilità di esibirsi per la Croce Rossa nel Principato di
Monaco: questo le permise di uscire dalla bancarotta e di acquistare
un alloggio per passare il resto della vita in Costa Azzurra.
Gli anni '70 furono una nuova fase di
successo con spettacoli in tutta Europa e negli Stati Uniti. Dopo uno
spettacolo della sua ultima revue a Parigi l'11 aprile 1975, fu
trovata esanime e morì poche ore dopo per un'emorragia cerebrale.
Era il 12 aprile. Fu seppellita nel cimitero del Principato di Monaco
dopo un funerale con gli onori militari a Parigi, a cui assistette
una folla immensa.
Joséphine Baker si era convertita al
giudaismo in occasione del suo matrimonio con l'industriale Jean Lion
nel 1937, ma questa conversione puramente formale non durò a lungo:
infatti Joséphine ricevette funerali cattolici nella Chiesa della
Madeleine a Parigi.
Riconoscimenti
Bertrand Delanoë, sindaco di Parigi,
nel giugno 2006 (a un secolo dalla nascita) decise di intitolarle la
Piscina Municipale "Joséphine Baker" sulla Senna,
inaugurata nel luglio 2006 nel 13° arrondissement di Parigi.
Non ci seguite ancora su Youtube?
Potete sempre iniziare a farlo :-).
Ora siamo anche su YouTube
col nostro nuovo canale ufficiale.
Iscriviti subito!!!
È già online: https:
https://www.youtube.com/channel/UCJVLzz_FSfQ7NFNYZGRYhrw?view_as=subscriber
0 comments:
Posta un commento