Non solo fiction, l'audio della tv italiana è generalmente poco più che sufficiente. La causa principale è storica, legata al doppiaggio. In Italia fino a pochi decenni fa, film e sceneggiati erano sempre e totalmente doppiati. Perché? Perché il cinema italiano del dopoguerra usava tecnologie vetuste, risalenti al fascismo, residuati bellici. I microfoni potevano anche andare, ma il loro uso era impossibile sul set perché le cineprese erano degli scassoni rumorosi. In più, il viziaccio italico di raccomandare persone non all'altezza del ruolo vedeva nel doppiaggio una soluzione. Attricette dai corpi attraenti ma con vocette fini e non impostate, con il doppiaggio fatto da altre attrici (vere) si potevano tollerare. Poi arrivarono le co-produzioni con l'estero e gli attori stranieri recitavano tranquillamente nella loro lingua madre, tanto poi si doppiava tutto. Tra il 1960 e il 1970 la totalità delle produzioni cinematografiche usava registrare dal vivo solo una colonna guida e i doppiatori iniziarono a diventare star e guadagnare molto bene.
Sala doppiaggio di Cinecittà, 1970
Le nuove generazioni di registi però, che guardavano il cinema americano tutto fatto in presa diretta, vollero adottare le stesse tecniche, ma inizialmente fu un disastro. Sul set tecnici e maestranze parlavano, facevano rumori e non si tenevano a bada. Nel tempo le cose si sono sistemate tanto che Gabriele Salvatores vinse un Oscar per "Mediterraneo", girato usando le voci degli attori registrate sul set. Le cose sono molto migliorate negli anni, ma tanti attori e registi, malgrado usino la presa diretta, hanno ancora un retaggio del passato che gli fa sottovalutare l'importanza di un buon sonoro. Inoltre la presa diretta richiede una certa maestria anche nella post produzione per finalizzarla. Per certi programmi tv neanche ci badano, fanno sistemare tutto direttamente dai montatori video.
Una buona ripresa del sonoro resta comunque inutile se non ci sono valide sorgenti. Gli attori italiani, con le dovute eccezioni, non offrono grandi voci, sia nel controllo del timbro che per dinamica ed espressività. Quelli che hanno studiato vanno decisamente meglio. Infine, parlando di fiction ricordiamoci che sono in genere a low budget
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