Risultati immagini per Condurre un Programma Radiofonico




Hai mai ascoltato il conduttore del tuo programma preferito guidando verso l’ufficio, pensando “Sembra facile – posso farlo anch’io!”? Sebbene la radio possa essere un’ottima strada verso il successo e l’influenza nelle vite di migliaia (persino milioni) di ascoltatori, non è sempre facile. Condurre un programma radiofonico in passato significava fare molta gavetta come tecnico o semplice impiegato in radio. Oggi, tuttavia, internet offre a molti principianti di talento la possibilità di farsi una reputazione.



Ottenere un programma

Entra in una radio locale. Se parti da zero, il modo migliore per ottenere un programma è iniziare prendendo parte a un programma già esistente. Lavorando o facendo il volontario in una radio ottieni un’infarinatura dei processi e dei compiti necessari alla produzione di un programma di successo. Inoltre, ti consente di fare esperienza utile per il curriculum, quando ti candidi a ruoli più importanti. E soprattutto, ti fornisce l’occasione di acquisire contatti all’interno della radio. Conoscere qualcuno del mestiere può fare un sacco di differenza quando si tratta di ottenere il primo programma – i gestori delle radio sono molto più propensi ad assumere persone che conoscono e di cui si fidano, piuttosto che perfetti sconosciuti.
    • Un’ottima idea per aumentare la tua esperienza radiofonica consiste nel provare a fare volontariato per una radio comunitaria (ad esempio in università o all’oratorio). Queste radio tendono a non essere commerciali, e si basano sul lavoro dei volontari per andare in onda, quindi può essere relativamente semplice trovare posto nello staff, rispetto a una radio commerciale.

Fai uno stage. Certe radio offrono stage e apprendistati ai candidati più interessanti, soprattutto giovani studenti. Alcuni di questi stage sono all’interno del dipartimento comunicativo di una scuola o università, ovvero tendono ad assumere esclusivamente tra gli studenti della facoltà, mentre altri stage potrebbero essere dedicati a chiunque.
    • In base alle tue ore lavorative, uno stage può essere talvolta più utile a ottenere un programma rispetto a farsi strada partendo dal basso. I migliori stage sono improntati verso la carriera e offrono possibilità di assunzione, una volta completati. Tuttavia, anche con uno stage, potrebbe essere necessario lavorare in radio diversi anni prima di ottenere un programma.

Se possibile, studia comunicazione. Il percorso formativo corretto per diventare conduttore radiofonico non farà che aumentare le tue possibilità di ottenere il tuo programma. Inoltre, come notato in precedenza, i programmi educativi spesso spianano la strada a eventuali stage e apprendistati. Se te lo puoi permettere, considera una laurea in comunicazione per arricchire il tuo CV e acquisire esperienza e competenze.
    • Val la pena notare come gli studi in ambito comunicativo non siano fondamentali per una carriera radiofonica di successo. Molti speaker famosi hanno studiato comunicazione, ma molti non sono neanche laureati.
Sii pronto a pagare per avere spazi sulle radio commerciali. Sebbene ogni radio abbia le proprie regole per gli speaker, in genere le radio commerciali locali fanno pagare gli spazi ai conduttori. Gli orari più ascoltati (mattina e drive-time pre-serale) tendono a essere costosi, mentre quelli meno richiesti sono più economici. I conduttori possono pagare coi propri soldi, chiedere donazioni agli ascoltatori o vendere spazi pubblicitari. Se riescono a guadagnare più di quello che spendono per il programma, solitamente possono tenere la differenza. Gli speaker di successo possono mantenersi in questo modo. Comprendere in anticipo l’eventuale necessità di pagare per andare in onda è cruciale – non è il caso d’inseguire una fascia oraria per poi scoprire di non potertela permettere.
    • A causa dei costi di un programma radio, è spesso una buona idea fare anche un altro lavoro (almeno finché non riuscirai a guadagnare abbastanza per finanziare il programma). Dedicarti a tempo pieno alla radio fa molto bene al programma, ma non se esaurisci i fondi e devi chiudere dopo qualche mese.
    • I prezzi variano. Per esempio, in certe stazioni locali le fasce possono costare tra i 30 e i 150€ all’ora, in base all’orario.

Prova a partire dalle webradio. Per i principianti, internet offre un modo per farti sentire a costi molto bassi (o addirittura gratis) e senza bisogno di esperienza. Se hai qualche conoscenza informatica, puoi provare a lanciare uno streaming audio per trasmettere il tuo programma (consulta una guida online). Potresti anche voler provare un servizio di streaming gratuito o economico come Justin.tv (gratuito; anche video), Live365.com (economico; periodo di prova gratuito) o Radionomy.com (gratuito per 9 mesi con limitazioni).
    • Il rovescio della medaglia di un programma via web è che fondamentalmente sta a te promuovere il tuo programma e attirare pubblico – non potrai ricorrere alle risorse di una radio ufficiale.
    • Un’altra ottima opzione è la registrazione di un podcast. I podcast non sono altro che programmi registrati scaricabili e fruibili dagli ascoltatori a proprio piacimento. Per maggiori informazioni, consulta l’ultima sezione dell’articolo.

Condurre un programma

Scegli l’argomento o il format del tuo programma. Prima d’iniziare a registrare, vorrai aver scelto lo “scopo” del programma. Sebbene molti siano incredibilmente flessibili per quanto riguarda la struttura e i temi trattati, in genere i programmi più famosi hanno uno scopo o un argomento definiti. Può anche essere ampio, perciò non sentirti costretto a caratterizzare troppo il tuo programma. Chiediti semplicemente: “Di cosa parla il mio programma?" Ecco alcuni argomenti popolari da cui trarre ispirazione:
    • Notizie/Attualità
    • Politica
    • Notizie musicali/Critica musicale di nicchia
    • Umorismo/Parodia
    • Istruzione e approfondimento (storia, scienza…)
    • Consigli (relazioni, fai-da-te…)
    • Argomenti specifici (paranormale, teorie cospirative…)

Organizza la scaletta del programma in anticipo. Non “improvvisare” in studio a meno che tu non abbia molta esperienza. Programmare il tempo (o “fare una scaletta”) a disposizione è necessario, soprattutto se sei agli inizi. Avere un piano scritto ti consente di tenere alto il ritmo della trasmissione e rende più difficile trovarsi senza nulla da dire. Durante le tue prime puntate, scoprirai inevitabilmente che la scaletta non corrisponderà perfettamente alla realtà – certe parti potrebbero durare più del previsto, e viceversa. Prendi nota di queste differenze e modifica la scaletta di conseguenza.
    • Mettiamo di avere ottenuto il nostro primo programma politico da 90 minuti. Ecco un esempio di possibile scaletta della prima puntata:
      • (5 minuti) Sigla e introduzione.
        (20 minuti) Intervista: la scrittrice Valentina Saggi.
        (15 minuti) Primo argomento di discussione: salari minimi – troppo alti o troppo bassi?
        (5 minuti) Pubblicità.
        (10 minuti) Telefonate dal pubblico.
        (15 minuti) Secondo argomento di discussione: brogli elettorali – quanto è diffuso il problema oggigiorno?
        (5 minuti) Pubblicità.
        (10 minuti) Telefonate dal pubblico.
        (5 minuti) Consenti all’ospite di promuovere i suoi prossimi appuntamenti. Segui coi saluti e la sigla di chiusura.

Mantieni una struttura costante e riconoscibile. Quando si tratta di radio parlata, la costanza è fondamentale. Gli ascoltatori vogliono sapere che sentiranno gli stessi contenuti e lo stesso stile sintonizzandosi sul tuo programma. Alcuni cambiamenti potrebbero essere inevitabili: per esempio, se un dettaglio del tuo programma non funziona, è meglio sostituirlo piuttosto di tenerlo come momento meno apprezzato. Ad ogni modo, quando possibile, è meglio conservare i punti-chiave della scaletta in ogni puntata, pur mantenendo la freschezza mediante nuove rubriche e così via.

Invita ospiti ricorrenti e nuovi a partecipare al tuo programma. Un modo per tenere alto l’interesse senza sacrificare la coerenza consiste nel continuare a invitare ospiti interessanti ed entusiasmanti. Gli ospiti portano la propria conoscenza e il proprio stile all’interno del programma, contribuendo a rendere le conversazioni più brillanti (o almeno divertenti). Di solito, come ricompensa, l’ospite può promuovere progetti personali in onda.
    • Il genere di ospiti che dovresti invitare varia in base al format scelto. Per esempio, in un programma di critica d’arte, potresti invitare ospiti dotati di nuove prospettive e molta esperienza, come professori o artisti. D’altro canto, in un programma comico irriverente, potresti invitare altri comici o persino personaggi bizzarri della zona.

Fai partecipare gli ascoltatori. È quasi sempre una buona idea incoraggiare un’atmosfera amichevole e aperta con gli ascoltatori. Se hai un pubblico attivo, è più facile tenere alto il livello del dialogo in questo modo. Aprendo le linee telefoniche puoi prenderti una breve pausa per pensare a nuovi sviluppi della conversazione. Oppure, puoi lasciare che gli ascoltatori guidino la discussione al posto tuo – devi solo rispondere.
    • Se sei in una radio contraria alla volgarità, fai attenzione agli scherzi. Resta sempre pronto a interrompere una chiamata. Se la radio è in leggera differita, scopri come cancellare quegli ultimi secondi di trasmissione in caso qualcuno dica qualcosa d’inappropriato. Molte radio hanno sul mixer un pulsante facilmente accessibile per attivare la differita.
    • Se stai trasmettendo online, puoi sperimentare con programmi tipo Skype. Altrimenti, potresti provare ad aprire una chat coi tuoi ascoltatori, consultandola ogni tanto per alimentare la discussione.

Evita i “tempi morti”. Che tu sia su una radio comunitaria con poco pubblico, o in un programma mattutino nazionale, cerca di seguire la regola principale della radio: evitare i “tempi morti” (momenti di silenzio prolungati). Le normali pause nella conversazione sono una cosa – non devi parlare continuamente. Tuttavia, è meglio evitare i silenzi più lunghi di qualche secondo. Sono imbarazzanti, poco professionali e possono far credere agli ascoltatori che ci sia un problema tecnico, facendogli cambiare stazione.
    • Potresti scoprire l’utilità di tenere sempre pronto un brano nuovo (o un file musicale simile) da mandare in onda in caso d’imprevisti e della necessità di prenderti un paio di minuti di pausa.

Cerca gli sponsor. Come notato in precedenza, è possibile che tu debba pagare per andare in onda. Per aiutarti a finanziarti, cerca di trovare degli sponsor disposti a darti qualcosa in cambio di pubblicità in onda. Gli inserzionisti possono pagarti direttamente, o accettare di aiutarti a coprire dei costi di trasmissione in cambio della promozione del loro prodotto nel tuo programma. Certi speaker leggono gli spot in prima persona, mentre altri scelgono di mandare spot registrati. In genere, i costi delle pubblicità aumentano in base alla lunghezza, alla fascia oraria e al numero di ascoltatori del programma.
    • I prezzi pubblicitari possono variare anche in base al luogo. Per esempio, 60 spot a Los Angeles possono costare fino a 300€, mentre la stessa quota in un piccolo paesino di campagna potrebbe scendere sotto i 2€.

Non dimenticare di promuovere il tuo programma. Non dimenticare mai che, in quanto conduttore, sono gli ascoltatori a decretare il tuo successo. Più ascoltatori hai, meglio è. Con molti ascoltatori, puoi alzare i prezzi delle pubblicità, negoziare affari più convenienti coi capi della radio e promuovere te stesso e i tuoi ospiti a un pubblico più ampio, perciò cerca sempre di aumentare il tuo pubblico facendo promozione.
    • Un ottimo modo per farlo è promuovendosi in altri programmi (soprattutto quelli nelle migliori fasce orarie) che trasmettono nella tua stessa radio. Molte radio offrono sconti per l’autopromozione.



Produrre contenuti di qualità

Considera l’assunzione di un co-conduttore. Per i programmi parlati, una seconda (o terza, quarta…) voce in ogni puntata rende più semplice il tuo lavoro da ogni punto di vista. Innanzitutto, i co-conduttori offrono il loro punto di vista in ogni discussione, garantendo la freschezza dei tuoi pensieri e della tua voce. Inoltre ti consente di avere un dibattito amichevole – la discussione tra co-conduttori che battibeccano amabilmente è spesso la parte più divertente di un programma radiofonico. Se stai pensando a un co-conduttore, accertati che sia qualcuno con cui vai d’accordo e che riconosca l’impegno necessario.
    • I co-conduttori hanno anche altri vantaggi. Per esempio, alcuni potrebbero essere disposti a dividere i costi o aiutarti a trovare e gestire gli ospiti.


Programma rubriche ricorrenti. Per l’ascoltatore, parte del divertimento del proprio programma preferito sta nell’attesa, nell’ascolto e persino nella partecipazione alle proprie rubriche preferite. Fintanto che rispetti le regole della radio (e ovviamente la legge) non c’è limite alle rubriche che puoi creare, perciò usa l’immaginazione! Ecco qualche idea per iniziare:
    • Quiz per gli ascoltatori in cambio di premi o riconoscimenti
    • Interviste registrate
    • Concorsi del genere “Il 100esimo ascoltatore che chiama vince…”
    • Chiedere agli ascoltatori un certo tipo di aneddoto
    • Esercizi comici o d’improvvisazione dal vivo


Crea rubriche memorabili da usare una volta sola. Il fatto che sia più probabile che il pubblico apprezzi la costanza delle rubriche ricorrenti non significa che dovresti lasciar perdere gli eventi unici nel loro genere. Sperimentare con nuove idee pur conservando il format e la struttura del tuo programma ti consente d’innovare continuamente e sorprendere gli ascoltatori. È anche un buon modo per trovare nuove strade per il programma – qualsiasi cosa che ottiene una buona reazione può essere poi trasformata in una rubrica ricorrente.

Costruisci un rapporto con chi contribuisce spesso. Se noti che certe persone chiamano in radio regolarmente o che certi ospiti sembrano particolarmente popolari col tuo pubblico, non farteli scappare! Piuttosto, cerca di costruire un rapporto professionale amichevole con loro. Parlaci fuori-onda e proponigli di entrare a far parte dello staff del programma. Anche se non fossero interessati a condurre insieme a te, potrebbero diventare volentieri “amici del programma” o acquisire il riconoscimento di collaboratore ufficiale.
    • Per esempio, se un ascoltatore ha una personalità vivace, irriverente e delle posizioni politiche squinternate, potresti creare una rubrica semi-ricorrente in cui chiama e commenta i fatti del giorno.

Creati un personaggio radiofonico. Certi programmi radiofonici, soprattutto quelli in cui si esaminano o criticano argomenti seri, hanno una certa dignità. Tuttavia, molti programmi parlati sono noti per i personaggi esagerati, rozzi o stravaganti interpretati dai conduttori. Se il tuo programma punta principalmente a intrattenere il pubblico, considera la possibilità di diventare tu stesso un personaggio. L’interazione tra un conduttore folle e un co-conduttore serio o un ascoltatore inconsapevole può dare luogo a ottima radiofonia.

Nel dubbio, impara dai grandi. Nessun programma radiofonico è perfetto dall’inizio. Possono volerci anni d’esperienza per sviluppare le capacità necessarie a offrire un gran programma ogni giorno. Nel frattempo, un’ottima idea ascoltare i migliori programmi e podcast internazionali per trarre ispirazione. Non c’è nulla d’imbarazzante nel farsi venire idee ascoltando chi ha già successo – anche loro hanno avuto dei miti nel mondo della radiofonia prima di diventare famosi. Ecco alcuni programmi degni di essere ascoltati:
    • 610 – intrattenimento e comicità surreale
    • Caterpillar – attualità e intrattenimento
    • Radio24 – notizie
    • Music history – approfondimento storico-musicale



Creare un podcast

Registra il tuo programma. Per l’ascoltatore, la differenza tra un programma parlato e un podcast è minima – entrambi riguardano l’ascolto di uno o più conduttori che parlano di argomenti familiari con o senza ospiti. Tuttavia, per te, conduttore, registrare un podcast è leggermente diverso rispetto a un programma dal vivo. Farai tutto normalmente, ma invece di andare subito in onda, lo registrerai e lo renderai disponibile per essere scaricato online. Per farlo, avrai bisogno di un’attrezzatura che consenta di registrare file di qualità ragionevolmente alta e spazio a sufficienza per salvarli.
    • Per le esigenze di base, possono bastarti un computer e un buon microfono, che solitamente costa meno di 60€ nei negozi specializzati.


Sistema il file audio. Una volta registrato il programma, è il caso di riascoltare il file e, se necessario, tagliare i pezzi rovinati o insoddisfacenti. Per farlo, avrai bisogno di un programma di editing audio (online puoi trovarne di gratuiti, come Audacity). Poi inserisci le pubblicità, le sigle o qualsiasi altra cosa tu voglia aggiugnere al podcast.
    • Quando hai finito, salva il file in un formato diffuso e facilmente utilizzabile dal tuo pubblico, come l’mp3.


Carica il tuo programma su un sito di podcast. Devi renderlo disponibile agli ascoltatori online. Puoi usare vari siti, come Youtube.com, Soundcloud.com e molti altri, gratuitamente. Nota che, con questi siti, i limiti di banda-per-file potrebbero costringerti a dividere il podcast in più parti. Potresti anche provare a caricare il tuo podcast nei negozi online come iTunes Store, Google Play store...
    • Solitamente, i podcast sono gratuiti e sono finanziati da donazioni, sponsor o inserzionisti. Offrire un podcast a pagamento può decimare il tuo pubblico potenziale nella competizione con centinaia di ottimi podcast gratuiti, perciò potrebbe non essere una buona idea.


Volendo, puoi creare un blog o un sito per il tuo podcast. Generalmente, i podcast più professionali hanno il proprio sito dedicato, coi link alle puntate, le notizie, un negozio online per il merchandising e così via. Potresti voler acquistare il tuo dominio e creare un sito da zero, ma per molti, un blog gratuito su Wordpress.com può bastare e avanzare.