Imparate a suonare uno strumento
musicale. Fatelo e basta. Non è necessario che siate dei fenomeni o
che ne facciate una professione, ma fidatevi di me, sarete felici di
averlo fatto.
Suonare uno strumento musicale vi
garantisce un numero praticamente infinito di benefici. Vi rende più
intelligenti, per dirne una. Sì, avete capito bene. Imparare a
suonare uno strumento è difficle, ed è stato ufficialmente
dimostrato che aumenta sia la capacità di memorizzare
informazioni
che l'abilità di concentrazione.
Non è nemmeno una cosa temporanea; alcuni studi suggeriscono che
abbia effetti
benefici a lungo termine,
anche quando lo strumento sarà coperto da anni di polvere.
È anche un ottimo modo per migliorare
le vostre capacità motorie, fa benissimo alle orecchie e migliora le
vostre capacità cognitive. Pare che aiuti anche con
la matematica, anche se non
imparerete mai a leggere uno spartito. D’altro canto imparare a
leggere e scrivere le note vi aiuterà anche a leggere e scrivere in
generale. Non è necessario che vi fidiate della mia parola, ci sono
innumerevoli studi
e moltissime ricerche che a
supporto di questa ovvietà. Fondamentalmente, è un ottimo
allenamento a tutto campo per il vostro Gulliver, una sorta di puzzle
che stimola in cervello ma che non si può risolvere senza mani e (a
volte) piedi.
Imparare a suonare uno strumento vi
darà soddisfazioni anche sul posto di lavoro, migliorerà le vostre
capacità organizzative e vi farà ottimizzare i tempi. Ci vuole
tempo per imparare a suonare uno strumento, quindi dovreste sforzarvi
per trovare dei momenti da dedicare all’esercizio ma va considerata
anche la soddisfazione che si ricava dal raggiungimento degli
obiettivi. La perseveranza è una grande qualità nella vita e
verrete senz’altro ripagati se decidete di prendere in mano una
chitarra, anche con obiettivi modesti, compatibilmente con quanto
vorrete diventare esperti. Entrando in una band (cosa che tutti
dovrebbero provare a fare, prima o poi) riceverete qualche bella
lezioni sul lavoro di squadra, le capacità comunicative, la gestione
della propria personalità e, di nuovo, la tenacia e la perseveranza.
Tutte queste cose vi daranno una grossa mano sia nel lavoro sia nella
vita privata.
Se siete genitori, date uno strumento a
vostro figlio: lo renderà un adulto più responsabile. Prendersi
cura di un set di batterie o di un clarinetto richiede tempo e
attenzione per i dettagli. Tra l’altro, se lasciate che sia vostro
figlio a scegliere il suo strumento sarà più incentivato ad
apprendere quale sia il modo corretto di prendersene cura.
Probabilmente uno strumento renderà vostro figlio più abile a
relazionarsi con gli altri, forse si unirà ad un gruppo della sua
scuola, oppure ne formerà uno direttamente nel vostro garage.
Ovviamente c’è sempre qualche
segaiolo della chitarra che rinchiude come una talpa nella sua
cameretta a studiare per ore ed ore le tablature dei Rush, ma
lasciatelo suonare e potreste sorprendervi quando questo recluso
pseudo-Geddy Lee Jr. alla fine formerà una tribute band dei Rush.
(“The Temples of Syrinx” sarebbe un gran nome per questa band.)
Ma fidatevi di me su questo punto—incoraggiare vostro figlio a
suonare uno strumento ad un certo punto gli sarà senz’altro di
beneficio anche nelle relazioni, se non proprio immediatamente. L’ho
visto succedere più e più volte—c’è un legame sociale tra
musicisti, smanettoni e collezionisti che è piuttosto speciale. Il
senso di realizzazione e raggiungimento di un obiettivo è ottimo
anche per i ragazzi, specialmente quelli che hanno problemi di
autostima.
Ci sono molte altre cose per le quali
imparare a suonare uno strumento può aiutare, come migliorare il
sistema respiratorio, sconfiggere la paura del palcoscenico,
alleviare lo stress e bla bla bla. Potremmo scrivere dieci pagine di
benefici, se ne avessimo voglia. Ma veniamo al dunque: che tu sia un
maschietto o una femminuccia, saper suonare uno strumento ti aiuterà
a piacere ad altri maschietti e femminucce in quel modo speciale. È
una cosa dimostrata.
Deve ancora succedere che un musicista,
professionista o aspirante tale, riscontri maggiori difficoltà nel
rimediare un appuntamento dopo aver spaccato sul palcoscenico. C’è
qualcosa di intrinsecamente affascinante nell’avere in mano un
basso o una chitarra, o anche nello stare seduti dietro i pezzi di
una batteria e nel suonare col cuore. Questa è la parte davvero
figa: quello che suoni non ha nemmeno importanza. Se uno strumento
musicale esiste, stai pur certo che là fuori c’è la sua groupie
adorante che ti aspetta. Se questa è la tua motivazione, direi che
gli strumenti classici da rock band potrebbero funzionare meglio
dell’oboe, per dirne uno, ma sono anche pronto a scommettere che il
primo oboista della Filarmonica di New York non abbia grandi problemi
a rimediare un appuntamento.
Non è troppo tardi, ragazzi. Questo
consiglio non vale solo per i giovani. Infatti imparare a suonare ad
età più avanzate può solo essere più vantaggioso, dal momento che
può aiutare a recuperare alcune delle capacità summenzionate che
potrebbero essere andate perdute negli anni.
Io stesso ho formato il mio primo
gruppo all’età di 38 anni. Siamo tutti dei vecchietti, uomini
sposati che si riuniscono una volta al mese per bere un po’ di
birra e suonare cover di brani famosi nel mio seminterrato. Ci capita
di esibirci nei bar e nei festival nelle vicinanze, circa tre volte
all’anno. E sapete cosa c’è? È la cosa migliore che io abbia
mai fatto e uno dei momenti più eccitanti della mia vita da adulto.
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