Dove diavolo sono i paracadute?”

Diamine Miller, credi di essere immortale?”

Dialogo tra Glenn Miller e il colonnello Don Baesell.


Bedford, 15 dicembre 1944.


Il notissimo musicista americano Glenn Miller, direttore d’orchestra dell’Aeronautica militare, salì a bordo di un piccolo velivolo Norseman in una base aerea britannica. Per ordine diretto di Eisenhower, era diretto a Parigi per organizzare una serie di concerti e rallegrare gli animi dei militari in licenza in Europa.

Miller era nervoso per la fitta nebbia e la temperatura gelida, inoltre il Norseman non era dotato di dispositivi di sbrinamento. Il portello si richiuse di scatto e il Norseman si avviò lungo la pista per decollare nella nebbia. Il 23 dicembre, Miller venne dichiarato “disperso in volo” e per 40 anni si è creduto che il velivolo si fosse inabissato nella Manica per le pessime condizioni del tempo.

Poi, nel 1984, un ex RAF, Fred Shaw, fece una rivelazione sbalorditiva. Il 15 dicembre 1944, quando Miller svanì nel nulla, Shaw era a bordo di un bombardiere in missione sulla Germania; verso le 13.30, gli venne chiesto di sganciare bombe da 1.800 kg, e mentre eseguiva gli ordini, Shaw vide un piccolo Norseman che volava quasi sotto di loro per poi inabissarsi.

Benché solo il ritrovamento del velivolo possa fornire una prova definitiva, forse furono le bombe inglesi a eliminare un eroe americano.