Neil Gaiman (uno degli scrittori più noti al mondo), dopo aver finito di scrivere uno dei suoi romanzi più noti in assoluto, American Gods, disse al suo mentore: “Credo finalmente di aver imparato come scrivere un libro.”

Il suo mentore lo guardò con un sorriso bonario e gli rispose: “Non impari mai a scrivere un libro. Impari solo a scrivere il libro su cui stai lavorando.”

Credo che questo semplice scambio di battute sia una risposta soddisfacente alla domanda.

L’unico romanzo che vuoi davvero scrivere non si impara a scrivere a partire da altri romanzi. Il momento in cui inizi a scriverlo è il momento in cui inizi a conoscere davvero la sua storia.

Certo. American Gods non sarebbe American Gods se Gaiman non avesse scritto svariati altri libri prima. Ma Neil Gaiman non ha mai pensato che stava scrivendo l’unico romanzo che voleva davvero scrivere. Semplicemente ha iniziato a scriverlo. Punto. Il resto è storia.

Anche io ragionavo un po’ come te, in passato.

Credevo di avere una sola storia da raccontare e non l’ho raccontata perché pensavo di dover scrivere svariate storie prima di potermi davvero dire pronto per la Storia con la ‘S’ maiuscola.

Ma nessuno può prevedere il tipo di storia che scriverai. Nessuno può prevedere il suo successo. Meno che tutti tu.

Il tuo lavoro come scrittore è semplicemente scrivere, e lasciare il giudizio dell’opera ad altri.



Il mio consiglio è questo: non partire dicendo ‘quanto dovrei esercitarmi prima di scrivere l’unica cosa che valga veramente la pena di scrivere?’ perché se fai una cosa del genere non darai mai il massimo quando scrivi. E se vuoi davvero diventare bravo, devi SEMPRE dare il massimo. Nessuna scusa.

Se credi che quello che scrivi ora non è all’altezza di quello che potrebbe essere sarai sempre in attesa di qualcosa di migliore. Non ti renderai conto che il semplice scrivere è il momento in cui migliori come scrittore. Non soffocare i tuoi lavori con delle aspettative ingiustificate. Dai loro tempo di crescere e di maturare, parola dopo parola. Solo una volta che li avrai pubblicati potrai giudicarli davvero.

Non etichettare come ‘esercizio’ o ‘libro vero’ quello che stai scrivendo, quando lo stai scrivendo. Tu non hai alcuna idea di che cosa potrebbe diventare una frase che scrivi oggi su un fazzoletto o su un foglio di carta. Non sai se l’unico romanzo che ‘vuoi davvero scrivere’ è già iniziato quando hai preso un appunto sul margine di un quaderno, ieri sera.

Tu devi solo scrivere, e continuare a scrivere.

E divertirti nel processo.