La radiofonìa è la
trasmissione di programmi sonori, parlati o musicali, effettuata per
mezzo di appositi apparati che, mediante l'utilizzo di radioonde,
vengono diffusi da enti pubblici e privati con finalità informative,
ricreative e culturali.
Il padre della radiofonia è
l'inventore canadese Reginald Fessenden il quale, per primo, il 23
dicembre 1900 riesce a trasmettere la propria voce a circa 1,5 km di
distanza utilizzando le onde radio. Negli anni seguenti si impegna
nel perfezionamento della sua invenzione. Il 24 dicembre 1906
trasmette il primo programma radiofonico della storia: parole e
musica vennero ricevute fino a circa 25 km di distanza.
Nei decenni seguenti la radiofonia si
diffuse in tutto il mondo principalmente per due scopi: la
comunicazione sonora (tipicamente vocale) limitata tra due o più
stazioni e la diffusione di contenuti sonori al pubblico. La prima fu
chiamata "radiotelefonia", la seconda "radioaudizione
(o radiodiffusione) circolare".
La radioaudizione circolare è stata
quindi il primo sistema di diffusione del mezzo di comunicazione di
massa che oggi chiamiamo radio (il secondo sistema di diffusione in
ordine di tempo è stato la filodiffusione, il terzo la rete
Internet, l'ultimo la televisione digitale terrestre, la televisione
digitale via cavo e la televisione digitale satellitare). Per questo
oggi è rimasto l'uso dell'aggettivo "radiofonico" per
esprimere attinenza con la radio intesa come mezzo di comunicazione
di massa anche se tale mezzo di comunicazione di massa oggi non è
più diffuso solo attraverso le onde radio ma anche attraverso cavi
per telecomunicazioni, come ad esempio nella filodiffusione dove è
utilizzato il doppino telefonico.
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