Uno studio di registrazione è
uno spazio progettato per l'acquisizione, mixaggio ed editing del
suono. In uno studio di registrazione è possibile registrare band
musicali, artisti solisti, show radiofonici, suoni per colonne sonore
e spot pubblicitari.
Storia
Anni 1890 – 1930
Nell’epoca delle registrazioni acustiche, i primi studi di registrazione erano semplici strutture insonorizzate che provvedevano a isolare l’ambiente interno da quello esterno. Le registrazioni venivano eseguite in maniera analogica e, i musicisti, si trovavano raggruppati attorno a un corno acustico, una sorta di fonografo di grandi dimensioni. L’energia acustica delle voci e/o degli strumenti era canalizzata attraverso il diaframma del corno verso un tornio meccanico di taglio situato nella stanza adiacente, che incideva direttamente il segnale come scanalatura modulata, direttamente sulla superficie del disco. Dopo l’introduzione commerciale del microfono, dell’amplificatore elettrico, del banco da mixing e degli altoparlanti, l’industria di registrazione si è progressivamente trasformata e, nel 1925, questa tecnologia ha sostituito i metodi di registrazione analogici per importanti etichette come l’RCA Victor e la Columbia. Dal 1933, la registrazione acustica è stata completamente rimpiazzata.Anni 1940 - 1970
Alla fine degli anni ’30, gli
strumenti di registrazione elettronici erano di utilizzo comune, ma
il mastering avveniva sempre in forma analogica, tagliando
direttamente sul disco. Sulla base delle tendenze musicali
principali, gli studi di registrazione, in questo periodo, erano
prevalentemente progettati per riprese in diretta di orchestre
sinfoniche e di altri grandi gruppi strumentali. Gli ingegneri
avevano infatti scoperto che gli spazi molto ampi, come le sale da
concerto, erano in grado di assicurare un’acustica e un riverbero
naturali migliori, che rendevano più nitide le registrazioni. Le
sale dal vivo erano, di conseguenza, preferite di gran lunga rispetto
alle cabine acustiche e le sale da studio divennero molto comuni a
partire dalla fine degli anni ’60. A causa delle limitazioni dovute
alla tecnologia per la registrazione, che non consentivano di
registrare multitraccia, gli studi della metà del XX secolo furono
progettate sulla base del concetto di raggruppamento dei musicisti e
dei cantanti, anziché su una separazione strategica di esecutori e
microfoni per catturare l’interazione armonica e acustica
dell’esecuzione. Tutt’oggi, questa precisa tecnica viene
impiegata per orchestrazioni sinfoniche per l’ambito
cinematografico e per grandi progetti.
Struttura
Tipicamente uno studio di registrazione
consiste di due o più spazi: una sala di controllo, o regia (control
room), attrezzata con apparecchi adatti a registrare i dati su
supporto, a instradare il suono in canali appositi e a manipolarlo
per vari scopi; c'è poi una sala (o più) chiamata "live room",
destinata ad ospitare chi (o cosa) produce il suono. Tali sale sono
isolate acusticamente, se devono ospitare degli strumenti molto
rumorosi, e per evitare che il suono che viene prodotto venga
registrato da microfoni presenti eventualmente in altre sale. Le sale
sono progettate in base ai principi dell'acustica: oltre ad essere
isolate, possono essere rivestite di materiali che ne modificano la
risposta acustica favorendo o eliminando le riflessioni del suono
all'interno.
La sala ripresa
La sala ripresa è un ambiente
acusticamente isolato e curato dove i segnali audio vengono ripresi
per mezzo dei trasduttori elettroacustici (solitamente microfoni) per
essere trasferiti attraverso dei cavi nella regia.
La regia
La regia è l'ambiente, anch'esso
acusticamente isolato e curato, dove si trovano il mixer, i monitor
ed altri processori di segnale tra cui registratori multitraccia,
multieffetto, cd recorder, DEC, DAT e altri ancora. In questo
ambiente il fonico modifica e miscela i segnali audio.
La sala macchine
La sala macchine è l'ambiente acusticamente isolato e termicamente stabilizzato in cui si trovano le macchine tramite le quali i segnali audio vengono memorizzati su supporti digitali o analogici. Questo ambiente non è sempre presente in quanto ormai, per mancanza di spazio, ma anche a causa delle innovazioni digitali, i registratori audio si trovano quasi sempre nella regia.Attrezzatura
L'equipment di base di uno studio di registrazione è:- un mixer;
- un multitraccia, ormai sempre più spesso sostituito da moderni sequencer multitraccia software;
- microfoni;
- studio monitor, ovvero diffusori con una risposta in frequenza neutra, ovvero il più lineare possibile.
Esso disporrà inoltre di:
- una digital audio workstation con software di produzione audio e midi;
- vari tipi di effetti come riverberi, o processori di segnali quali compressori ed equalizzatori, inoltre saranno presenti una vasta gamma di plug-in digitali;
- fondamentali sono la scheda audio e i convertitori A/D, che possono sfruttare diversi protocolli per tradurre in digitale i segnali audio analogici (campionamento) e portarli alla digital audio workstation, tramite connessioni standard (USB, firewire, PCI) o specifici trasporti digitali proprietari.
Tipologie di studi di registrazione
Man mano che il costo delle tecnologie audio è sceso, soprattutto grazie al digitale, è stato possibile creare dei piccoli studi di registrazione anche disponendo di pochi capitali da investire o addirittura allestire un piccolo studio di registrazione nella stanza di una casa.
È divenuto perciò necessario fare
distinzione tra studio professionale, project studio ed home studio.
Studio professionale
Lo studio professionale è di solito il
più grande delle tre tipologie. Dispone quasi sempre di più
ambienti di ripresa e di regia nonché delle migliori tecnologie
analogiche e digitali. Effettua registrazioni conto terzi di
materiale che quasi sempre finisce nel circuito discografico.
Project studio
Spesso il project studio nasce per
portare a termine la registrazione di un progetto di un artista o di
un gruppo. Allo stesso tempo o successivamente effettua anche
registrazioni conto terzi sia di demo sia di dischi per il mercato
discografico. È di solito dotato di almeno una sala ripresa ed una
regia e ben fornito sia di macchinari analogici quanto digitali.
Home studio
L'home studio è la versione casalinga
del project studio. Allestito tra le mura domestiche, ha di solito il
solo scopo di produrre demo o preproduzioni per i dischi. Con il
diminuire dei prezzi delle tecnologie audio è sempre più
utilizzato, ma si deve disporre di una buona conoscenza del materiale
e di buone attrezzature. Raramente dispone di dispositivi costosi e
si appoggia per lo più alle tecnologie digitali. Studi di questo
tipo si sono diffusi molto grazie alla tecnologia MIDI.
Per l'home recording studio sono
necessari:
- una buona scheda audio (USB o firewire);
- eventualmente un mackie control (che può essere utilizzato anche come controller del software);
- una digital audio workstation, ma in studi casalinghi è più che sufficiente un comune PC (eventualmente modificato per ottenere delle buone prestazioni audio);
- microfoni di buona qualità;
- un software per la produzione audio e midi dotato di plug-in digitali (essi possono rimpiazzare i vari effetti e processori esterni ingombranti e costosi);
- monitor professionali o semiprofessionali per l'ascolto ed il missaggio della produzione.
Digital audio workstation
I computer general purpose odierni
consentono di rimpiazzare alcuni degli apparecchi di registrazione
dello studio, come mixer, multitraccia, sintetizzatori, sampler ed
effetti. Un computer attrezzato a questo scopo è definito digital
audio workstation o DAW. I software più popolari rivolti a queste
attività sono: Avid Pro Tools, Ardour (disponibile per Linux e Mac
OS), Cubase e Nuendo di Steinberg, MOTU Digital Performer, FL Studio
di Image Line, Ableton Live, Reason di Propellerhead, Cakewalk SONAR,
Presonus Studio One, ACID Pro, Apple Logic Pro e Reaper di Cockos.
Grazie all'invenzione dei supporti
magnetici e agli standard dei formati di registrazione, non tutti i
progetti iniziano e finiscono nello stesso studio.
È possibile registrare delle tracce in
uno studio, completare la registrazione in un altro studio e fare il
missaggio di tutto il materiale in un altro ancora, scegliendo una o
l'altra struttura per la sua acustica o per i particolari dispositivi
di cui dispone.
Un metodo abbastanza economico per
realizzare un album musicale sfruttando questi vantaggi, è quello di
iniziare le registrazioni di alcune tracce nello studio casalingo
(tastiere e tracce guida ad esempio), completare le registrazioni
(Voce, batteria, chitarre e basso per esempio) in un project studio
che dispone di almeno un ambiente acusticamente isolato e trattato, e
infine delegare solamente il missaggio e il mastering ad uno studio
professionale.
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