Mitch Miller, nato Mitchell
William Miller, (4 luglio 1911 – New York, 31 luglio 2010), è
stato un compositore, cantante e direttore d'orchestra statunitense,
ma anche produttore discografico e direttore musicale della Columbia
Records. È stato una delle figure più influenti nel panorama della
musica leggera statunitense durante gli anni 1950 e gli inizi dei
1960, nella doppia veste di capo della divisione Artists &
Repertoire alla Columbia Records e di esecutore e direttore
d'orchestra. In quest'ultima veste Miller è stato il creatore di
quello che è oggi il karaoke, realizzato nella serie televisiva
messa in onda dalla NBC-TV, Sing Along with Mitch (Canta
assieme a Mitch).
Biografia
Diplomatosi presso la Eastman School
of Music della University of Rochester nei primi anni
1930, Miller come stimato strumentista di oboe e corno inglese, ed ha
registrato numerosi album, divenuti dei classici, di pezzi
strumentali, anche se è più noto come direttore d'orchestra,
direttore di coro e direttore di edizione fonografica.
Divenuto capo della divisione Artists
and Repertoire alla Mercury Records alla fine degli anni 1940,
passò poi alla Columbia Records, assumendo lo stesso incarico, nel
1950. Questa era la posizione centrale nella casa discografica, in
quanto era il centro decisionale che sceglieva i musicisti ed i
cantanti che sarebbero stati prodotti dall'etichetta discografica.
Egli definì lo stile della Columbia
negli anni 1960, producendo importanti artisti come, Patti Page,
Frankie Laine, Johnnie Ray, Ray Conniff, Percy Faith, Jimmy Boyd,
Johnny Mathis, Tony Bennett e Guy Mitchell (il cui pseudonimo è
basato sul nome di Miller), e spianò la carriera di cantanti come,
Doris Day, Dinah Shore e Jo Stafford, solo per citarne alcuni. Miller
scoprì anche Aretha Franklin e le fece firmare il suo primo
contratto con un'etichetta importante. La Franklin lasciò poi la
Columbia dopo alcuni anni, quando Ahmet Ertegün della Atlantic
Records le promise la libertà di scegliere il suo repertorio al di
fuori del repertorio leggero dominante in quei tempi per approdare
verso il rhythm and blues.
Miller disapprovava il rock and roll, e
non accettò Elvis Presley e Buddy Holly, che divennero delle star
presso altre etichette. Nonostante la sua distanza dal rock 'n' roll,
Miller produsse spesso album per artisti legati alla Columbia che
erano rocker per natura. Canzoni come "A White Sport Coat
(and a Pink Carnation)" di Marty Robbins, e "Rock-a-Billy"
by Guy Mitchell sono solo due esempi. Nel 1961, Miller convinse Bob
Dylan a firmare per la Columbia, su raccomandazione di John Hammond.
Come produttore discografico, Miller
conquistò la sua reputazione basando la sua attività
sull'innovazione e la novità. Nonostante abbia realizzato decine di
pezzi di grande successo, i suoi arrangiamenti incontrarono talvolta
le critiche dei suoi ammiratori, come nel caso di "Come on-a My
House", "Mama Will Bark" a causa del loro scostamento
dai canoni tradizionali della musica popolare del tempo. Il critico
musicale Will Friedwald scrisse nel suo libro Jazz Singing (Da Capo
Press, 1996) che "Miller esemplifica il peggior pop americano.
Incombe nelle ire dell'ascoltatore intelligente quando prova a
trasformare artisti importanti come Sinatra, Clooney e Tony Bennett
in qualcosa di banale. Miller sceglie le peggiori canzoni e la
assembla con quanto di peggio sia immaginabile, non con l'attitudine
del cattivo musicista... tradizionalmente usata, ma con
consapevolezza, avvedutezza, precisa pianificazione e perversa
brillantezza."
Nonostante i metodi di Miller fossero
invisi a molti interpreti della Columbia come Frank Sinatra e
Rosemary Clooney, l'etichetta mantenne la sua linea per tutti gli
anni 1950. Sinatra, in particolare, parlò male di Miller e gli
attribuì la colpa del suo calo di popolarità nei suoi anni alla
Columbia, per averlo obbligato a cantare canzoni come "Mama Will
Bark" e "The Hucklebuck." Miller, da parte sua,
replicò che il contratto consentiva a Sinatra di rifiutare qualunque
canzone.
Nei primi anni 1950, Miller registrò
con l'orchestra della Columbia come Mitchell Miller and His
Orchestra. Registrò inoltre una serie di album e singoli di
successo, con un coro maschile ed il suo specifico arrangiamento,
sotto il nome di Mitch Miller and the Gang a partire dal 1950.
I maggiori successi furono "Tzena, Tzena, Tzena", "The
Yellow Rose of Texas" nel 1955 che raggiunge la prima posizione
nella Billboard Hot 100 per sei settimane e le due marce da Il
ponte sul fiume Kwai: "The River Kwai March" e "Colonel
Bogey" prima in Germania per tredici settimane ed in Olanda per
nove settimane ed ottava in Norvegia nel 1958.
Nel 1961 Miller realizzò due pezzi
corali tratti dalle musiche di Dimitri Tiomkin dalla colonna sonora
del film I cannoni di Navarone. Nel 1962 fu la volta del tema
dal film Il giorno più lungo tratto dai titoli finali. Nel 1965
cantarono la "Major Dundee March", la canzone dal film di
Sam Peckinpah, Major Dundee. Il film fu un clamoroso flop, ma
paradossalmente la canzone rimase famosa per molti anni. Nel 1987,
Miller diresse la London Symphony Orchestra con il pianista David
Golub nell'apprezzata registrazione delle opere di George Gershwin,
Un americano a Parigi, Rapsodia in blu e
Concerto in fa.
Negli anni 1960, Miller divenne
notissimo con il suo show televisivo (andato in onda dal 1961 al 1966
sulla NBC) Sing Along with Mitch, uno spettacolo imperniato
sulle esecuzioni sue e di un coro maschile, a seguito del suo
eccezionale successo con la serie di dischi portanti lo stesso
titolo. Nel corso della seconda stagione di Sing Along with Mitch,
Miller coniò la frase "sorridiamo tutti" Questa era
preceduta dalle istruzioni per "cantare assieme; seguendo le
parole del testo che scorrevano sullo schermo" come nelle
attuali sessioni di karaoke. In seguito a questo fatto la gente
ritiene Mitch Miller come l'inventore del karaoke.
Miller ricevette un Grammy Award alla
carriera nel 2000. Negli ultimi tempi viveva a Manhattan, New York,
dov'è morto alla veneranda età di 99 anni al Lennox Hill Hospital.
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