Abū ʿAbd Allāh Muḥammad ibn ʿAlī
ibn Muḥammad ibn ʿAbd Allāh ibn al-Ḥajj al-Ishbīlī (in arabo:
ﺍﺑﻮ ﻋﺒﺪالله ﻣﺤﻤﺪ
ﺍلاﺷﺒﻴﻠﻲ; Siviglia, ... – Fès, 1314) è
stato un architetto originario di al-Andalus (Spagna islamica), che
servì il sultano merinide del Maghreb al-Aqsa (Marocco) Abū Yūsuf
Yaʿqūb ibn ʿAbd al-Ḥaqq. Le opere principali per cui è
conosciuto sono le fortificazioni e l'arsenale della città portuale
di Salé.
La "Bab Lamrissa", la porta
delle fortificazioni del porto di Salé.
La porta monumentale della "Dār
al-ṣināʿa", il grande arsenale navale.
Parte della grande fortezza chiamata
"Borj Adoumoue".
Nel settembre del 1260, con un attacco
a sorpresa, una forza navale castigliana, sbarcò sulla costa
atlantica del Marocco e conquistò la città di Salé, cogliendo la
città alla sprovvista, mentre gli abitanti musulmani della città
stavano festeggiando la ʿīd al-fitr. Metà degli abitanti fu
massacrata, mentre l'altra metà venne riunita nella Grande Moschea
della città, quindi schiavizzata e deportata a Siviglia.
Il sultano merinide Abū Yūsuf Yaʿqūb
riconquistò la città dopo quattordici giorni di assedio. Si trattò
del primo scontro diretto tra Merinidi e regni cristiani della
Penisola iberica.
Abū Yūsuf decise di aspettare prima
di partire per un raid punitivo contro la Castiglia, decidendo di
focalizzare piuttosto le sue forze contro gli Almohadi, che
continuavano a resistere nel sud dell'attuale Marocco, asserragliati
nella loro capitale Marrakesh.
Pochi mesi dopo aver riconquistato
Salé, il sultano Abū Yūsuf chiamò l'architetto Muḥammad ibn
ʿAlī, commissionandogli il potenziamento del porto, e delle
fortificazioni della città che intendeva rendere il principale porto
commerciale del regno merinide e il punto di partenza per la guerra
in al-Andalus.
Opera sua sono le attuali mura della
medina (città vecchia) e quelle del porto, compresa la monumentale
porta chiamata, secondo la pronuncia francese, "Bab Lamrissa"
(in arabo Bāb al-Marsā, "Porta del porto"). Altra sua
opera fu la struttura chiamata oggi, secondo la pronuncia francese,
"Dar Assinaa" (in arabo Dār al-ṣināʿa, "Sede
della produzione") e la sua porta monumentale. La struttura era
un gigantesco cantiere per la produzione di navi. Progettò per conto
del sultano anche la gigante fortezza detta Borj Adoumoue (Borj
al-Dumūʿ, "Torre delle lacrime", a ricordare il massacro
compiuto dai Castigliani), oggi nota come "Borj Sidi ben Ashir"
(Torre di Sidi ben Ashir) o "Skala Lakdima".
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