Nell'antichità e nel Medioevo il
cantor, detto anche psalmista, era il termine generico che designava
un cantore di musica sacra o profana (in greco, psaltēs).
A differenza dei lettori, i cantori non
erano normalmente annovati tra gli ordini clericali minori, e dunque
non conseguivano l'ordinazione di diacono o presbitero. Tuttavia,
Isidoro di Siviglia (560 ca. - 636) assegnò al cantore un posto
intermedio tra il portiere e il lettore.
Secondo un canone del IV Concilio di
Cartagine del 419, un prete poteva assegnare l'incarico di cantore
senza l'approvazione del vescovo, purché lo ammonisse che doveva
credere in cuor suo alle parole che cantava («quod ore cantas, corde
credas»), frase ripetuta nel successivo pontificale (Pontificale
Romanum: De officio psalmistatus). Alcuni pontificali francesi
prescrivono per il vescovo che benedice il nuovo cantore di mettere
nelle sue mani un Antifonario, simbolo del suo ufficio.
Nei monasteri e nelle cattedrali
l'ufficio di cantore acquisì un'importanza crescente, sino ad
assumere responsabilità nella supervisione della liturgia e la
formazione di giovani cantori.
I trattati del periodo medievale
indicavano con il termine cantor il cantante che eseguiva la melodia,
alla quale il discantor aggiungeva un contrappunto. Va comunque
detto, che i teorici medievali tendevano a descrivere il cantore come
una figura poco edotta circa la complessa conoscenza teorica,
posseduta, invece, dal musicus. Uno degli esempi più celebri in
proposito, si trova nelle Regulae Rhythmicae di Guido, che inizia il
suo trattato assimilando il cantore alla bestia: «Musicorum et
cantorum magna est distantia: Isti dicunt, illi sciunt, quae componit
musica. Nam qui facit, quod non sapit, diffinitur bestia».
Nel secondo Quattrocento, Johannes
Tinctoris definì semplicemente il cantore: «cantor est qui cantum
voce modulatur».
Durante il Medioevo, il cantore
principale di molte cattedrali inglesi divenne noto come precentor, e
ancora oggi continua a svolgere una funzione fondamentale nelle
formazioni corali anglicane.
Nella chiesa luterana il compito del
cantore (Kantor) era tradizionalmente abbinato a mansioni educative
con responsabilità musicali.
Nella chiesa cattolica romana, il
Concilio Vaticano II ha ripristinato il ruolo tardo-antico del
cantore come guida del canto congregazionale, ma la maggior parte di
coloro che assumono tale ruolo, oggi purtroppo ha solo una modesta
preparazione musicale.
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