Perché Michael Jackson aveva un controllo assurdo sul suo corpo, oltre che sulla sua mente. La sua creatività non aveva rivali. La sua voce era davvero unica. I suoi passi di danza, folli. Ha fatto tutte le sue coreografie, ha scritto canzoni, ha aiutato a disegnare gli abiti e pianificare i video musicali, che spesso erano come veri e propri cortometraggi piuttosto che semplici cose di MTV... Non permettere che scandali e dicerie ti distraggano dal fatto che quell'uomo leggendario è stato, ogni secondo della sua vita, l'innovazione personificata.



La brillantezza duratura di Jackson era nel suo stile in continuo cambio ed evoluzione. È stato incredibilmente potente nel plasmare e guidare la cultura popolare. Era un grande fan dei film noir e dello stile gangster. Per quanto altri negli anni '90 e 2000 volessero essere "gangsta", Michael Jackson ha riportato in auge il vecchio stile alla Al Capone. Era un avventuriero. Un pioniere. Un'icona della moda. Un pazzo assolutamente straordinario: la sua arte la vita, il mondo la sua tela.



Aveva quel tipo di energia e stile alla John Dillinger, stile Nemico pubblico. Mescolato a un viso che sembrava femminile, quasi etereo. Voce acuta, quasi effeminata, eppure sempre circondato dalle donne più sexy, e che si afferrava continuamente l'inguine come spinto da una compulsione... un mix così strano e affascinante di maschile e femminile.



Michael Jackson è considerato uno dei migliori, se non il miglior intrattenitore e performer perché era, in ogni modo o forma in cui fosse possibile, un vero originale. Non era un uomo mascolino. Non era strettamente femminile. Non era un donnaiolo. Non era nemmeno un omosessuale. Sia lussurioso che asessuale allo stesso tempo. Seducente e tuttavia, in qualche modo, innocente. Ha trasceso la razza, la cultura, tutta la sua epoca, riportando indietro senza paura cose che altri consideravano fuori moda da tempo e scuotendole come nessun altro. In qualche modo è stato per la musica, e per i video musicali, quello che Tarantino è per Hollywood.

Ha mescolato lo stile dei cartoni animati, clip di tipo infantile, con la mistica gangster dell'era del proibizionismo, fantasmi, ghoul, pistole e inseguimenti futuristici iperveloci. Era in parte Vito Corleone, in parte David Bowie, in parte alieno, in parte uomo, in parte donna, era nero, era bianco, era... tutto e niente. Era Michael Jackson. L'eterno re del pop. Non c'è mai stato né non ci sarà mai un altro come lui.