Un album da solista o album
solista o album come solista (in inglese solo album
o solo record) è un album musicale del cui contenuto è
responsabile un singolo cantante in contrapposizione a un gruppo
musicale di cui fa (o ha fatto) parte.
Impiego del termine
Gli album da solista non indicano, come
potrebbe indicare il nome, il prodotto di un lavoro attribuibile in
maggioranza ad un singolo artista, ma principalmente un progetto in
cui quest'ultimo esercita un controllo creativo maggiore sul prodotto
rispetto a quello che avrebbe lavorando nella band di cui fa o ha
fatto parte (questo non esclude tuttavia che egli contribuisca in
effetti a creare tutti i suoni ed i testi dell'album, come è stato
il caso di Paul McCartney). Essi possono essere considerati
rappresentazione diretta dell'artista, ponendo al centro
dell'attenzione la sua abilità vocale o strumentale
nell'interpretazione della musica propria o di altri.
C'è un certo dubbio nella critica se
considerare "tecnicamente" solisti album in cui compaiono
tutti gli elementi della band di origine.
Un critico si espresse in tal caso
riguardo a Ringo, il terzo album solista di Ringo Starr
(EN)
«[t]echnically... wasn't a
solo album because all four Beatles appeared on it.»
|
(IT)
«Tecnicamente non era un album da solista perché vi
comparirono tutti i Beatles» |
(Jay Warner) |
(EN)
«Sandy Denny, long the
leading female vocalist in England (worked on the latest Led
Zeppelin LP) finds herself in contention for that honor here with
the release of her first solo album. Technically solo, although in
fact, she's surrounded by former Fairport Convention and
Fotheringay personnel.»
|
(IT)
«Sandy Denny, a lungo la più importante vocalist donna in
Inghilterra (ha lavorato all'ultimo LP dei Led Zeppelin) si trova
in gara per tale titolo qui con l'uscita del suo primo album da
solista. Tecnicamente solista, sebbene in realtà, sia circondata
dal precedente staff dei Fairport Convention e dei Fotheringay» |
(Billboard) |
Diffusione
Il concetto di "album solista"
era conosciuto già verso la fine degli anni quaranta. Infatti nel
1947, in un articolo della rivista musicale Billboard si
parlava del primo album solista di Margaret Whiting, in precedenza
cantante per varie orchestre, per la Capitol.
L'utilizzo di album solisti è
diventato frequente nel rock. Neil Young fu fra le prime personalità
del rock and roll a comporre, nel 1969, un album solista
(l'omonimo Neil Young), presagendo in parte una tendenza che
fu centrale nel decennio successivo e che all'inizio degli anni
ottanta era percepita come rilevante nelle dinamiche dell'Industria
musicale.
Uno dei primi album solisti nel jazz fu
Schlingerland, del batterista Sven-Åke Johansson, nel 1972.
Il rapporto fra gli artisti solisti e le dinamiche delle band
L'album musicale solista può
rappresentare tanto una nuova fase creativa per l'artista che lascia
definitivamente il gruppo in cui ha lavorato sino a quel momento
(going solo), quanto un progetto temporaneo per indagare nuove
frontiere creative (side projects).
L'effetto di questi progetti sulla band
di origine non è chiaro. Esistono band che si sono dissolte con
l'inizio della carriere solista di alcuni o tutti i propri membri, e
quindi l'uscita di album solisti viene talvolta interpretata come un
possibile sintomo di instabilità di una formazione musicale e uno
dei fattori chiave per l'impoverimento di una scena musicale, ma non
mancano opinioni opposte che ritengono l'effetto sulla band stessa di
uno o più progetti solisti dei suoi componenti minimo o non
problematico (per esempio nel Pagan Metal), e altre ancora che vedono
questi ultimi come una fase naturale della storia di un gruppo,
persino utile in generale per la longevità delle band.
Il ruolo degli album solisti nella carriera degli artisti musicali
Nell'ambito della musica rock gli album
da solista sono visti principalmente sia da parte della critica che
degli artisti e degli addetti dell'industria musicale come
l'opportunità per un musicista, soprattutto se eccessivamente
identificato con uno specifico gruppo, di presentare un'espressione
autentica e personale della propria musica. Molto frequenti sono i
solo albums prodotti da band vocalists.
Per l'artista, la possibilità di
lavorare o di apprendere a lavorare in modo flessibile con persone
differenti è un altro fattore considerato cruciale. L'album da
solista è quindi visto come un mezzo per stabilire una rete di nuovi
contatti e migliorare le proprie relazioni sociali tanto con
l'ambiente discografico che con il pubblico. In generale esso è
percepito come un'opportunità di crescita e maturazione personale,
per andare oltre gli schemi usuali.
Nella musica prettamente strumentale,
quale il jazz, è possibile per l'artista sperimentare differenti
formazioni musicali. Secondo i critici l'album da solista
permetterebbe di realizzare al meglio il potenziale dell'esecutore,
concentrandosi sull'arrangiamento e le scelte musicali.
Alcuni artisti ritengono la
composizione di un album da solista un qualcosa di stimolante ma che
richiede molto impegno e per questo potrebbe rivelarsi potenzialmente
rischioso, anche nelle opinioni di alcuni addetti all'industria
musicale. Sebbene vi siano persone che ritengano che il nome di un
artista affermato, in quanto noto, abbia già un forte appeal
sul pubblico, una delle principali ragioni per un insuccesso
discografico potrebbe essere un basso tasso di cross-over fra
i fan.
Il giudizio che emerge dalla critica musicale sulla qualità dei
progetti solisti è articolato:
(EN)
«So yes, side projects are
wild cards, adn they can understandably release some butterflies
into the stomachs of music fans.»
|
(IT)
«Quindi è vero, i progetti
solisti "temporanei" sono un'incognita, e possono
comprensibilmente lasciare qualche farfalla nello stomaco dei fan
della musica»
|
(Andrew Bain) |
C'è una tendenza a dividere i
risultati in due tipologie diverse: ci sono gli album solisti in cui
l'artista riesce ad esprimere appieno il suo potenziale, con punte di
originalità e freschezza, ma essi convivono frequentemente con
risultati scarsi con risultati di critica e di vendita sotto le
aspettative.
Per molti critici questi ultimi sono la
maggioranza degli album solisti, in particolare se progetti di
strumentisti di band. Spesso si rimarca in modo generale l'aridità o
la pomposità, e la vanità della maggioranza di certe operazioni.
Tuttavia non si mancano di stressare le
eccezioni, soprattutto in quanto tali, in particolare Sting. Mike
Oldfield è invece citato come esempio di polistrumentista che è
riuscito ad ottenere ottimi risultati anche da solista.
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