La musica psichedelica (a volte
chiamata psychedelia o acid music) copre un vasto
insieme di generi musicali influenzati dalla cultura psichedelica, il
cui scopo è simulare o intensificare le esperienze psichedeliche
dovute all'assunzione di specifiche sostanze allucinogene, quali
l'LSD, LSA o triptamine come DMT e psilocibina.
Come di consueto nell'ambito
psichedelico, uno dei temi principali dei brani "acid" è
la liberazione dell'Io e l'espansione della coscienza.
Emerse durante la metà degli anni 1960
all'interno delle scene musicali folk/blues rock statunitensi e
britanniche. I gruppi psichedelici usavano nuovi effetti e tecniche
di registrazione, traendo ispirazione dalla musica orientale, come i
rāga della musica indiana. Questo stile influenzò molti generi
musicali, dando vita a nuovi sottogeneri quali il rock psichedelico
(e acid rock), folk psichedelico, pop psichedelico, soul
psichedelico. Col passare del tempo, procedendo di pari passo con
l'espansione stilistica in ambito progressive, dance, heavy metal ed
elettronico, da questo ceppo derivarono nuovi generi, quali
neopsichedelia, acid house, trance, new rave.
Storia
Gli anni sessanta e settanta
Influenze e applicazioni nella musica rock e jazz
San Francisco dal 1965 divenne la
capitale incontrastata della psichedelia influenzata ulteriormente
dallo scrittore Ken Kesey, dove nacquero rock band psichedeliche come
Jefferson Airplane e Grateful Dead, mentre a Los Angeles nacquero i
Doors e i Mothers of Invention. Altre famose band hanno contribuito
alla psichedelia come i Pink Floyd, Beatles, Rolling Stones e The
Jimi Hendrix Experience. Da qui in poi sono nati moltissimi
sottogeneri e generi musicali caratterizzati dall'acid music tra cui
l'acid rock, e, con l'avvento della musica elettronica, l'acid jazz.
Gli anni ottanta
La psichedelia nell'electronic dance music
A partire dagli anni 1980, la musica
psichedelica viene affiancata al ballo e all'EDM. Essa si presenta
con un suono specifico, ottenuto utilizzando strumenti specifici,
principalmente drum machine e sintetizzatori Roland nati negli anni
ottanta, come il Roland TB-303 per i suoni di basso e il TR-909 e
Roland TR-808 per le percussioni. Pur essendo strumenti elettronici
moderni, questi apparecchi hanno banchi di memoria di diversi suoni o
patch, che necessitano di essere programmati manualmente, impostando
apposite manopole di controllo. Il suono "acido" e
psichedelico è stato ottenuto, inizialmente, dall'impostazione di
questi controlli a parametri estremi, utilizzati in tempo reale
mentre si era in fase di registrazione.
Dunque, con il termine acid, in ambito
di musica elettronica ci si può riferire specificamente ai suoni
"acidi" e stralunati (bleeps) del synth Roland TB-303, o a
qualsiasi altro sintetizzatore progettato per emulare il suo suono
unico, difatti con il prolificare del genere anche altre case
produttrici cercarono di adeguarsi nella produzione di synth dal
suono analogo, senza mai riuscirvi completamente.
Nascita dell'acid house
Verso la metà degli anni 1980, a
Chicago nasce l'acid house, un genere che condivide dalla psichedelia
l'utilizzo della sperimentazione del suono e tendenzialmente anche
quello delle droghe, il genere però è a sé stante, evolve in
diverse direzioni, fino a crearne un sotto-genere della musica house.
La acid house si sviluppa anche nei sobborghi dell'Inghilterra alla
fine degli anni 80 e dà origine ad un movimento giovanile e
culturale contro tendenza ispirato al suono della prima house, ma che
ne condivide solo alcuni aspetti, ovvero l'utilizzo di synth con i
quali ricreare bassline dal sound (per l'appunto) "acido" e
macchine analogiche per la realizzazione delle basi ritmiche.
Gli anni novanta
Contaminazioni con altri generi di musica elettronica
Dopo l'avvento dell'acid house, la
musica acida si è contaminata anche ad altre ritmiche
dance-elettroniche, è il caso dell'acid techno, dell'acid trance,
della goa trance (da cui deriva la moderna psy-trance) e dell'acid
breaks. L'acid music contaminata in questo modo non richiede
essenzialmente un suono "facile", essendo concentrata
maggiormente sulla struttura, una costante che la rende per questo
anche meno commerciale, diversamente dall'acid house che, nonostante
la presenza di elementi psichedelici, solitamente è di ascolto più
facile e più intuitiva al ballo.
Tuttavia, a metà degli anni 1990,
l'acid entra a contatto con generi innovativi come quelli dell'IDM
che ne confermano uno stile assestante, non più identificativo in un
solo genere, ma sempre più un elemento d'accompagnamento per tanti
generi, quindi anche flessibile alla melodia.
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