L'acid
jazz è uno stile musicale jazz che
incorpora elementi funk, soul, unendoli alla musica elettronica e
che, rielaborando il concetto di fusion, punta alla integrazione di
numerosi elementi musicali contemporanei.
L'acid jazz si contrappone a quella
tendenza del jazz rap che su basi di musica jazz gioca con le parole,
ed al contrario focalizza maggiormente sulla componente musicale.
Cenni storici
L'acid jazz nasce verso la fine degli
anni Ottanta in Inghilterra. La prima testimonianza discografica
risale al 1987 con "Acid Jazz and other illicit grooves"
dell'etichetta Urban Records, album nel quale vengono definiti gli
stilemi del nuovo genere e dove sono presenti oltre a Jamie Principle
(stile acid/soul), James Taylor Quartet (stile jazz-funk).
Il nuovo genere si sviluppa prendendo
spunto dalle intuizioni di vari artisti già precursori della scena
jazz-funk degli anni 60-70, come il trombettista Donald Byrd con
Fancy Free (1969), Electric Byrd (1970) ed il pianista Herbie Hancock
con Head Hunters (1973).
In seguito, a partire dalla fine degli
anni '80, ma soprattutto negli anni '90, i due DJ produttori Gilles
Peterson ed Eddie Piller saranno i principali promotori del genere
acid jazz, attraverso le radio, le serate dj nei principali clubs
londinesi, e attraverso la loro stessa casa discografica Acid Jazz
records, da essi fondata. Gilles Peterson è un DJ radiofonico ed
animatore del club Dingwalls a Londra e conia il termine "acid
jazz" con una mitica frase finora avete ballato acid-house? E
adesso ascoltate acid jazz! durante serate musicali in cui
proponeva l'ascolto di vinili ispirati alle contaminazioni tra funk,
jazz, soul e rare-groove degli anni settanta.
Sul finire degli anni Ottanta escono
quattro raccolte della BGP che collezionano il meglio di quello stile
musicale (tra gli altri Funk inc, Charles Earland, Brother Jack
McDuff). Peterson fonda nel 1989 l'etichetta discografica Talkin'
Loud distribuita da Polygram, della quale si ricordano tra gli
altri: il gruppo Galliano che conta tra i suoi componenti due ex
membri degli Style Council, White e Mick Talbot con la loro fusione
di jazz, soul e hip hop; gli Incognito, gruppo che ruota attorno a
Jean Paul 'Bluey' Maunick dei quali memorabile è "Jazz/Funk"
(1981), con la collaborazione delle cantanti Maysa Leak e Jocelyn
Brown; i Marxman con i loro hip hop politicamente impegnato, i The
Brand New Heavies con la collaborazione della lead vocalist N'Deas
Davenport, e gli Young Disciples; infine il soul di Omar con "There's
Nothing Like This".
Eddie Piller, veterano della scena
Northern soul e Mod, fonda invece l'Acid Jazz Records (agli
inizi con Gilles Peterson). Questa etichetta divenne famosa per le
compilation Totally Wired, in cui veniva illustrato e lanciato
l'acid jazz. Questa etichetta lancerà il gruppo che diventerà
più popolare nel genere: i Jamiroquai. La prima
uscita del gruppo londinese è il singolo When You Gonna Learn
(la cui introduzione è suonata con il singolare strumento
australiano didgeridoo). Lo stile musicale dei Jamiroquai è
fondamentalmente un mix tra disco music, soul, Jazz e Funk
(l'influenza di Stevie Wonder sembra chiara in Emergency on Planet
Earth del 1992) che si trasformano in sonorità garage house
nelle versioni remix di alcuni suoi singoli. In seguito al successo
del singolo d'esordio, il loro frontman Jay Kay riuscirà a strappare
un contratto miliardario alla Sony.
Altri artisti prodotti dall'Acid
Jazz Records sono i Brand New Heavies, i quali - anche per merito
della bravissima cantante statunitense N'Dea Davenport - ottengono un
discreto successo persino negli USA con l'album "Brother,
Sister" (e lanciandosi anche in duetti con rappers americani
come Guru, ad esempio nell'album Heavy rhyme). Alcune hit acid
jazz sono venute dagli US3 come "Cantaloop" (una cover di
Cantaloupe island di Herbie Hancock). Interessante anche l'album
"Antidote" di Ronny Jordan.
In Italia grande successo hanno
riscosso le performance dell'ex tastierista dei Prisoners
James Taylor con il suo James Taylor Quartet, di cui citiamo l'album
"Wait a minute" (su Urban) con una notissima cover del tema
della seconda stagione della serie televisiva di Starsky & Hutch
("Gotcha", brano di Tom Scott).
Sul versante più funky, grandi
attenzioni sono state riversate sui Freakpower gruppo creato da
Norman Cook (già negli Housemartins e noto successivamente come
Fatboy Slim) ed il cantante trombonista Ashley Slater. Da ricordare
il loro album "Drive-thru booty" (Island, 1994) con i brani
"Turn on, tune in, cop out" e "Get in touch".
Altra etichetta di frontiera è stata
la Mo-Wax: grande impatto ebbe la versione di "For what
it's worth" (originale dei Buffalo Springfield) da parte dei
Love T.K.O., gruppo più trip hop che acid jazz.
Si citano anche il gruppo tedesco Die
Toten Hosen con "Fancy You" e gli spagnoli Speak Low con
"In The Fridge".
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