Una boy band è una formazione di
musica pop composta generalmente da tre o più cantanti di sesso
maschile (generalmente da 3 a 6). Spesso i membri di una boy band
sono anche ballerini.
In ambiente anglosassone, i componenti
di una boy band spesso vengono dai cori religiosi o da gruppi di
musica Gospel, ma altrettanto spesso sono creati da produttori che
hanno già in mente cosa vogliono creare e scelgono le persone più
adatte per realizzare il loro progetto. Ecco perché l'impressione
generale che lascia una boy band è spesso quella di un prodotto
«prefabbricato».
Anche se gruppi come i the osmonds o i
the Jackson five negli anni 60 sono adesso definiti come "boy
band", il termine comincia ad essere usato dalla metà degli
anni ottanta, quando negli Stati Uniti si formano i New Kids On The
Block che riscuotono un notevole successo fino al loro scioglimento
nel 1994. All'inizio degli anni novanta ottengono successo i Boyz 2
Men, che mescolano il pop con suoni soul e r&b, piazzando hit
significative come "end of the road" e "one sweet day"
con Mariah Carey.
La risposta dalla Gran Bretagna arriva
con i Take That e i Boyzone, le cui canzoni sono essenzialmente
romantiche ballate. Dopo le rispettive separazioni membri come Robbie
Williams e Ronan Keating iniziano le loro carriere di solisti.
Una figura importante per le boy band è
il produttore Lou Pearlman, che nel 1993 forma i Backstreet Boys, nel
1996 gli NSYNC e nel 2000 gli O-Town. Questi ultimi, negli anni di
massima popolarità delle boy band, sono stati creati attraverso il
reality show di MTV "Making the Band".
Nel 1997 gli Hanson, boyband
statunitense composta dai fratelli Isaac, Taylor e Zac rilasciano il
singolo di debutto "Mmmbop" che si piazza al primo posto
delle classifiche di 27 paesi nel mondo, tra cui Germania, Stati
Uniti, Regno Unito e Australia, diventando così uno dei maggiori
successi di sempre di una boyband.
Nel 2000, MTV crea la sua boy band
parodia, i "2gether" per l'omonima serie tv. Lo show
giocava con i tipici stereotipi delle boy band, come "il
rubacuori", "il cattivo ragazzo" o "il ragazzo
timido".
Tra il 1998 e il 2002 circa altre boy
band commercialmente 'minori' riscuotono discreto successo negli Usa,
come i 98 Degrees, gli LFO e gli All-For-one. Questi ultimi vincono
nel 1995 un Grammy Award grazie al loro maggior successo, "I
Swear" cover del brano del cantante country John Michael
Montgomery in versione R&B.
In Gran Bretagna l'eredità dei Take
That e dei Boyzone è presa dai Westlife, originari dell'Irlanda,
mentre gli A1 e i 5ive sperimentano anche suoni dance o rap.
Nonostante le boy band di solito non
suonino strumenti, i bbmak (1999) e i busted (2002) trovano successo
scrivendo loro stessi canzoni e musica. Questi ultimi si
specializzano nel pop-punk, con testi divertenti e irriverenti.
Nel 1999 l'album dei Backstreet Boys
"Millennium" batte il record di vendite nella prima
settimana, oltre a ricevere numerose nomination ai Grammy Award. Sarà
poi battuto l'anno dopo da "No Strings Attached" degli
NSYNC. In questi due album si trovano due tra le canzoni più
iconiche della storia delle boyband, "Bye Bye Bye" degli
NSYNC, che ha vinto tre premi agli MTV video music awards 2000 e "I
want It that Way" dei Backstreet Boys, che ha raggiunto il disco
di platino in Australia, Belgio, Danimarca, Germania, Giappone, Nuova
Zelanda, Svezia e Regno Unito.
Tra il 2001 e il 2003 il periodo d'oro
delle Boy band comincia a terminare e molte si sciolgono o prendono
diversi anni di pausa. Non sono mancati episodi controversi: nel 2002
gli NSYNC si sciolgono principalmente perché schiacciati dalla
voglia di Justin Timberlake di iniziare una carriera da solista.
Nello stesso anno, i Dream Street, boyband dove aveva iniziato un
giovanissimo Jesse Mccartney, si separano in tribunale dopo che le
madri dei ragazzi avevano accusato i produttori di averli esposti
volutamente all'alcol e alla pornografia. Nonostante questo tra il
2001 e il 2005 i Blue riscuotono un ottimo successo. Inoltre, nel
2005 negli Stati Uniti si formano gli US5, l'ultimo gruppo messo
insieme da Lou Pearlman, noti soprattutto per la loro partecipazione
alla colonna sonora del terzo capitolo di High School Musical, e i
Jonas Brothers, che fino al loro scioglimento nel 2013 diventano
volti frequenti di Disney Channel.
Tra il 2013 e il 2014 molte boy band
degli anni novanta tornano sulle scene, molte attraverso il programma
inglese "The Big Reunion", mentre i Westlife si separano
amichevolmente nel maggio 2012, i Take That e i New Kids On The Block
tornano nel 2006 e nel 2008 e i Backstreet Boys sono dal 2005 tuttora
in attività.
Tra il 2008 e e il 2011 si assiste ad
un nuovo ciclo di Boy band, in Inghilterra con i JLS, i The Wanted e
gli One Direction, e negli Stati Uniti con i Big Time Rush,
protagonisti dell'omonimo show televisivo. Tutte queste boy band sono
attualmente separate. Il successo del sound latino degli ultimi anni
ha portato a grande fama dal 2016 la boy band di musica
latinoamericana CNCO, alla cui creazione ha collaborato Ricky Martin.
Inoltre, dal 2017 su ABC va in onda il talent "Boy Band"
tra cui giudici figura Nick Carter dei Backstreet Boys.
Se il trend delle boy band negli ultimi
anni è notevolmente in ribasso in gran parte dei principali mercati,
questo non succede in Asia, dove soprattutto in paesi come Giappone e
Corea del Sud anche le boy band più classiche sono ancora
popolarissime e negli ultimi anni l'emulazione ha portato alla
nascita di un genere musicale, il KPop, che riprende il sound dei
gruppi americani e britannici.
In termini di copie vendute, i
Backstreet Boys sono la boyband di più successo della storia con più
di 140 milioni di dischi venduti. Seguono i New Kids On The Block
(80+), gli NSYNC (70+) e i Boyz 2 Men (60+)
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