La candidatura di successo comincia dal titolo - Colloquio Diretto



Ehm… Non lo contatti e no, non è una candidatura.
Gli spedisci il tuo lavoro nel caso in cui POTREBBE interessargli, che è ben diverso da contattarlo per candidarsi.
E per scoprire se il tuo libro potrebbe interessargli, devi prima studiare per bene la casa editrice cui vorresti spedirlo.
Nel loro catalogo c'è qualcosa che somiglia a quello che hai scritto? Perché se non c'è, mandargli il tuo scritto non servirà assolutamente a nulla, e a quel punto non farai altro che cercare e studiare un'altra casa editrice, e poi un'altra, e poi un'altra ancora, fino a quando non ne troverai una che potrebbe avere un interesse concreto verso il tuo particolarissimo lavoro.
Una volta trovata quella giusta, spulcerai il suo sito alla ricerca della pagina CONTATTI o INVIO MANOSCRITTI.
Se sono aperti alla pubblicazione di autori 'sconosciuti' (non tutte le case editrici lo sono) troverai sul loro sito delle linee guida da seguire per proporgli il tuo lavoro. In genere, tali linee guida spiegano cosa vogliono leggere, e come riceverlo.
  • Alcune case editrici voglio i libri interi, altri solo un riassunto.
  • Alcune li vogliono stampati su carta, altre in formato PDF.
  • Alcune vogliono una BREVE presentazione dell'autore, altre no. Ma attenzione! Troppe persone fraintendono quest'ultimo punto.
Quando una casa editrice ti chiede di includere due righe di presentazione dell'autore, non è un curriculum. Devi scrivere solo età, domicilio, titolo di studio, lavoro attuale (tre righe), per poi passare a elencare gli eventuali risultati letterari precedenti (premi letterari, pubblicazioni e recensioni da parte di persone importanti, non persone qualunque, ecc).
Lo scrivo perché mi è capitato di leggere curriculum standard (che alle case editrici non interessano per nulla) o cose assurde come:
'molti dei miei amici hanno letto questo romanzo e gli è piaciuto molto'.
Le autopubblicazioni su Amazon (o altre piattaforme) vanno SOLO menzionate. Non vantatevi di vendite stratosferice e recensioni positive. Giusto se avete un romanzo con più di cento recensioni, allora sì, potrebbe valerne la pena ma MAI, PER NESSUN MOTIVO, dovrete 'dire' alla casa editrice che avete 'sfondato' col self publishing.
Lo dico per due motivi.
PERCHE' MENZIONARE LE AUTOPUBBLICAZIONI E BASTA? SENZA ENTRARE NEL MERITO?
1) PRIMA RAGIONE: perché barare sul numero di copie vendute è una delle ragioni principali dell'esistenza del self-publishing. Quindi non solo quelli della casa editrice daranno per scontato che state mentendo (perché - di fatto lo fanno tutti i self publishers), ma farlo non servirà nemmeno a un bel niente. Il motivo per cui il seflpublishing gode di ottima salute è che NESSUNO può controllare se le vostre cifre sono vere o inventate, e quindi TUTTI mentono. Ma un professionista serio ci mette tre minuti a capire se vostre le vendite sono gonfiate o no. Certo, il professionista non avrà mai le cifre esatte in mano, ma è davvero facile farsene un'idea verosimile. Per questa ragione, non sarai TU a dire alla casa editrice quanto successo hai avuto col self publishing. Saranno LORO a giudicarlo visitando il tuo profilo dell'autore sulla piattaforma, e con un paio di ricerche google.
2) SECONDA RAGIONE: scriversi le recensioni da soli è lo sport preferito dei selfpublisher. Quindi a meno di non avere la recensione positiva di una persona importante (un giornalista, un cantante famoso, eccetera), le case editrici se ne strafregano letteralmente delle tue recensioni su amazon. Non gliene può fregare di meno.
Una volta elencati i risultati letterari, ci sono in effetti anche delle cose extra-letterarie che potrebbero interessare alla casa editrice.
In particolare quelle che hanno a che fare con la FAMA.
Per esempio, vale la pena menzionare se siete avvocati di una certa fama, professori universitari, se avete un canale youtube o un blog di grande successo, eccetera. Se avete un milione di follower su instagram, il vostro romanzo verrà letto con molta più attenzione e l'asticella di giudizio si abbasserà molto.
Il fatto che un autore abbia già un pubblico, è un fattore MOLTO interessante per una casa editrice e questo sì, dovete menzionarlo per forza.