L'uomo che visse nel futuro di George
Pal, tratto dal popolare romanzo di fantascienza di H. G. Wells La
macchina del tempo del 1960
Nell'Inghilterra di fine Ottocento,
alla vigilia della festa di capodanno del 1900, un inventore, George
Wells, costruisce una macchina del tempo e cerca di convincere alcuni
notabili, invitati assieme all'amico David Filby, della propria
scoperta. Data l'incredulità e facezia dei convenuti, decide di
dimostrare la funzionalità della macchina sperimentandola
segretamente su sé stesso e partire per un viaggio nel futuro, dando
loro appuntamento cinque giorni dopo, a cena, per ragguagliarli e
convincerli sugli sviluppi della sua invenzione.
Durante il viaggio effettua alcune
fermate intermedie, nel 1917, precisamente il 13 settembre, apprende
dal figlio ormai adulto di David Filby, il suo migliore amico, di
essere misteriosamente scomparso all'inizio del secolo e
dell'incombere della prima guerra mondiale; ripreso il viaggio, il 19
giugno 1940 si ferma per verificare alcune turbolenze constatando di
essere nel bel mezzo di un bombardamento tedesco dove la sua casa
viene distrutta; nella successiva fermata il 18 agosto del 1966,
rincontra l'ormai vecchio James, figlio del suo migliore amico David,
e apprende di essersi materializzato durante un'ipotetica guerra
atomica; a causa dello scoppio del fungo atomico la devastante
potenza della deflagrazione rompe la crosta terrestre ed il magma
vulcanico sta quasi per raggiungerlo quando riesce ad azionare la
macchina e a fuggire nel futuro. Molti secoli scorrono veloci, ma il
veicolo appare ancora sommerso dalla lava solidificata ed il
viaggiatore decide di proseguire. Quando la roccia attorno
all'abitacolo si disgrega, George interrompe bruscamente il viaggio
ritrovandosi nell'anno 802701, precisamente il 12 ottobre.
Esplorando il mondo del remoto futuro
post-atomico, apparentemente un eden lussureggiante e
tranquillizzante, Wells incontra un gruppo di ragazzi e ragazze,
giovani, biondi e di bell'aspetto, che si disinteressano di tutto,
illetterati e senza governo (e nessun anziano ancora in vita), senza
aspirazioni e che si limitano a vivere nell'ozio consumando il cibo e
i beni che trovano inspiegabilmente preparati per loro in un'antica
rovina della precedente civiltà, che hanno irrimediabilmente
dimenticato assieme a tutta la cultura e la scienza passate.
L'inventore salva la bella Weena mentre
la ragazza stava per annegare nella totale indifferenza dei suoi
compagni. Improvvisamente suona una sirena e dopo un trambusto
inaspettato, la sua macchina del tempo viene trascinata dietro ad un
pannello metallico che chiude un misterioso bunker sotterraneo, tra
l'indifferenza della popolazione. George meditando sulla condizione
retrograda di quell'umanità del futuro, si convince di doverli e
poterli aiutare a progredire, in modo da essere la fiamma che può
far risorgere quelle popolazioni inermi ed inette, e di conseguenza
riavviare tutta la civiltà, ma prima deve recuperare la sua macchina
misteriosamente trafugata.
Dalle frammentarie spiegazioni di Weena
e soprattutto dagli anelli parlanti, un'avanzatissima tecnologia di
archiviazione sopravvissuta nei millenni, apprende che due fazioni,
l'est e l'ovest, si sono combattute per oltre 326 anni prima che
germi mortali avessero saturata l'atmosfera; in seguito le fabbriche
e le scorte d'ossigeno finirono e un gruppo di sopravvissuti decise
di rifugiarsi sotto terra. Con il trascorrere del tempo chi viveva
sottoterra divenne cannibale e "padrone" del bestiame umano
che viveva in superficie, ovvero gli Eloi, che spiega anche la totale
assenza di popolazione in età avanzata.
I mostruosi abitanti del sottosuolo,
detti Morlock, vivendo nel buio hanno sviluppato occhi luminosi, ma
temono la luce ed il fuoco; sono antropofagi, si cibano degli
indifesi Eloi che richiamano nelle caverne grazie a sirene
potentissime, che risvegliano in loro l'atavico istinto a rifugiarsi
sottoterra durante i bombardamenti, come conseguenza delle guerre
passate.
Weena viene catturata ed il
protagonista tenta di liberarla, combattendo contro i mostruosi
Morlok all'interno delle caverne. Così facendo riesce a spronare e
smuovere anche gli apatici Eloi che cominciano a combattere per la
loro vita dimostrando un possibile risveglio della sopita volontà e
una possibilità di riscatto dell'umanità.
Tutto finisce bene per gli Eloi, i
Morlock sono sconfitti, ma George, sconsolato, non sa come tornare e
che cosa fare della sua vita in quel lontano futuro, solo Weena
sembra dargli sollievo e speranza; quando riesce a recuperare la sua
macchina del tempo vorrebbe portare la bella Weena con sé, ma viene
assalito da alcuni Morlok superstiti e nella colluttazione finisce
per avviare la macchina che sfreccia verso un remotissimo futuro e
poi invertendo la marcia, viaggia verso il passato, fino ai primi del
Novecento, proprio il giorno 5 gennaio, e rincontra i suoi scettici
amici.
Stremato e provato, racconta
concitatamente durante la cena tutti gli accadimenti del suo viaggio
temporale, che appaiono troppo fantasiosi ai convenuti. Questi non
gli credono e abbandonano la casa; tutti tranne il suo migliore amico
Filby, che nutre qualche dubbio, ma al quale Wells riesce a mostrare
l'unica prova tangibile: un fiore di una specie botanica sconosciuta;
Filby comprende la veridicità della sua avventura. A questo punto
però George è ormai deciso a restaurare la civiltà del mondo
futuro e innamorato di Weena; un attimo prima che il suo amico possa
entrare nel laboratorio, riparte immediatamente per il futuro con tre
libri (volutamente non specificati) per sviluppare una nuova civiltà;
il suo amico ripromettendosi di conservare i beni di George,
suggerisce che potrebbe anche ritornare, dato che "ha tutto il
tempo che vuole"...