Per rispondere a questa domanda mi tocca prima spiegare alcuni concetti di base.


La scena di Matrix della scelta della pillola è identica a quella Total Recall, un film girato 10 anni prima. Il protagonista deve scegliere se prendere la pillola blu per tornare alla realtà, o la pillola rossa e restare per sempre nel mondo di fantasia. La scena è assolutamente identica a quella del film di Schwarznegger, alla faccia del'originalità.

1) Il 'valore letterario' non è oggettivo. Non dipende dal contenuto, ma da quanto 'funziona' tale contenuto. Toglietevi dalla testa ogni paragone tra cinema e libri: l'arte ciematografica è letteralmente nata ieri rispetto alla letteratura. Quindi al cinema sì, esistono ancora storie che non sono MAI diventate un film. Un esempio concreto? Quando uscì il primo film di Matrix, la trama venne accolta come 'unica', 'geniale', 'innovativa' dal pubblico cinematografico. Il pubblico letterario invece… Scoppiò a ridere. Matrix non era altro che un plagio (ai limiti della denuncia) di non una, ma varie idee di Philip Dick, scrittore che tra l'altro raggiunse l'apoteosi del suo successo commerciale… Proprio negli anni novanta. Alla faccia che i Watchoski erano due geni. Macché. Hanno solo fatto un 'remix' delle idee più famose di uno degli scrittori 'di culto' più popolari di quegli anni.
2) Il valore letterario è dato dalla potenza con cui lo stile si fonde col contenuto. E quindi il valore di un romanzo non è dato né dal contenuto 'in sé', né dallo stile 'in sé'. Ma cosa significa questo in concreto, per uno scrittore mentre scrive? Significa che la bravura stilistica o narrativa arriva purtroppo fino a un certo punto… E poi sei fregato. Poi conta solo quanto eri ispirato 'per davvero'. Addirittura, più diventi stilisticamente bravo a scrivere, più il risultato 'rivelerà' le tue 'vere intenzioni' MENTRE stavi scrivendo. Quindi se scrivi un romanzo come se fosse un tema di scuola, cercando semplicemente di portare a termine una certa idea meglio che puoi… il lettore proverà noia. Se fatichi a trovare il finale, il lettore farà fatica a leggerlo o lascerà addirittura il romanzo a metà.
E non è nemmeno finita qui. Aspettate un attimo, perché adesso arriva il peggio. Pronti?
Se tu sai già, fin dall'inizio, come finirà il tuo romanzo… Se ne accorgerà anche il lettore.
Ma come? Io sapevo già il finale, ma non l'ho mica detto al lettore! Come faceva a saperlo?! - obbietterete voi.
Eppure, se prendete dieci lettori, tutti e dieci avevano già capito come finiva la vostra storia… E la colpa è solo vostra. Eh sì.

3) Ecco allora che gli scrittori bravi non 'decidono' cosa scrivere, ma scrivono invece 'ciò che gli viene meglio'. Perché è così che funziona: 'senza trucco e senza inganno'.


Il vero capolavoro di Stephen King: Pet Semetary. Lasciate perdere IT e SHINING, che devono la loro fama solo al fatto che ne sono stati tratti dei film di successo. Il vero capolavoro 'assoluto' di King è, senza ombra di dubbio, Pet Semetary. Come si scrive un libro come Pet Semetary? Facile. Basta diventare tossicodipendenti, drogati e disperati. Basta stare andando dritto verso la morte per overdose o peggio (tipo lesioni cerebrali permanenti) e, nel frattempo, scrivere una storia dell'orrore tale da sguinzagliare involontariamente tutte le tue paure su quello che stai facendo a te stesso e alla tua famiglia.
'Madonna mia' direte voi. E quindi, come si scrive un buon romanzo?

4) 'Senza trucco e senza inganno' è il segreto da un milione di dollari by Wallace Lee (©2001–2020) per diventare bravi scrittori.
E ve lo chiarirò adesso ancora meglio di prima, con un paio di semplicissimi esempi:
  • Come si scrive un romanzo con un finale a sorpresa? Oh, caro scrittore… Purtroppo per te, l'unico modo sulla terra per sorprendere il lettore… E' scrivere un finale che sorprenda anche te. E per sorpreso, intendo 'sul serio'. Intendo sinceramente sorpreso. E quindi, in concreto, l'unico modo per scrivere un finale a sorpresa… è improvvisarlo. Già. Pensaci bene: se tu, mentre scrivi il tuo romanzo, non sai come andrà a finire e ne resterai sorpreso… Come diavolo farà il lettore a scoprirlo prima di te, e a non restarne sorpreso a sua volta?
E preparatevi perché adesso viene il meglio, cari lettori.
  • Come si scrive un romanzo dell'orrore che faccia veramente paura? Per scrivere un romanzo dell'orrore che faccia 'veramente paura', devi riuscire a trovare una storia che faccia 'veramente paura' a te mentre la stai scrivendo.
DOMANDA ORIGINALE: qual'è il genere letterario più difficile da scrivere?
Cari lettori, per due decenni ho pensato che il genere più difficile da scrivere in assoluto fosse l'horror.
Facendo infatti una statistica tra tutti i libri letti nella mia vita, la percentuale di buoni horror era davvero la più scarsa in assoluto, segno che probabilmente raggiungere certi livelli con l'horror è davvero difficile, se non addirittura impossibile. A patto di non essere pazzi sul serio, come lo era per esempio Edgar Allan Poe. Pazzi, e con un sacco di voglia di farsi del male pure.
Infatti, se avete seguito il mio ragionamento, risulta abbastanza ovvio non solo quanto l'horror sia davvero difficile da scrivere anche solo 'bene', ma anche che una persona sana di mente non 'dovrebbe' in sostanza avere alcuna voglia di scrivere un 'buon' horror. Al massimo, una persona sana di mente ha voglia di scrivere un horror 'così così', ma non un horror VERO, di quelli talmente horror da fare paura pure a lui.
Recentemente, però, ho cambiato idea.
C'è un genere che ha strappato la palma perfino all'horror nella mia classifica personale.
Adesso infatti propendo di più per il genere d'azione.
Trovare un libro d'azione di notevole valore letterario è davvero impossibile, e questo potrebbe avere una spiegazione molto logica.
La maggior parte degli scrittori sono persone sedentarie, poco sportive, eccetera. E' molto difficile che una persona di questo genere, nella sua vita, ami sia scrivere (attività tremendamente sedentaria) che massacrarsi 'seriamente' durante attività all'aperto.
E quindi, secondo me, è molto difficile che uno scrittore trovi dentro di sé un amore sincero per una storia con una grande componente di action.
Tra l'altro, anche i più grandi maestri della narrazione, se mai 'cascano' su qualcosa, spesso sono proprio le scene di action: scazzottate, sparatorie, battaglie, eccetera, tendono in genere a essere tristemente 'così così' perfino sotto la penna dei più grandi maestri.
Per me, quello adesso è il genere più difficile da scrivere in assoluto… E parlo anche per esperienza diretta.
I momenti action sono in fondo come i momenti horror: perché abbiano pathos 'per davvero', devi essere tu stesso a non sapere come andranno a finire, mentre le scrivi. Devi tu stesso avere paura per i tuoi stessi personaggi. Devi amarli, ma devono anche essere veramente sacrificabili. Oh, e ovviamente, per metterci anche un minimo di pathos, devi essere sinceramente all'oscuro di come diavolo andrà a finire il tuo romanzo. Con l'aggravante, rispetto all'horror, che l'action avviene si svolge in genere in pochissimi letali istanti, cosa sempre difficile da rendere sulla carta.
Ed è davvero difficile 'trovare' qualcosa di simile dentro di sé.