Certo! Capitò moltissime volte, ma ce
ne sono alcune che sono rimaste nella storia, una tra tutte la
fallimentare impresa dei
Van Halen
di inseguire l’onda della disco
Music e dell’Hair Metal negli anni ‘80. Dopo un periodo di
capolavori, dei quali il migliore resta sempre il disco d’esordio,
che contiene nientemeno che
Running With The Devil,
Eruption e You Really
Got me, ad un certo punto spunta “1984”.
Celeberrimo è il singolo che anticipa
l’uscita di questo disco,
Jump, che consacra i Van
Halen come i grandissimi dell’epoca…uno splendido salto per la
loro carriera e per il loro portafoglio, ma i fan non la presero
esattamente bene. Il fatto che Eddie avesse trascurato i suoi riff di
chitarra per dedicarsi a stucchevoli tastiere disgustò i fan
storici, che li ammazzarono di critiche.
Certo, guadagnarono un’enorme fetta
di pubblico tra gli amanti del glam e dell’Hair, ma il “tradimento”
dei Van Halen è una cosa di cui i vecchi rockers parlano ancora con
dolore. Non è certo il loro periodo Hair che li ha portati
nell’Olimpo del rock, non importa quanti soldi abbia fruttato loro.
Un’altra band che soffrì duramente
la reazione del pubblico furono i Celtic Frost. La loro storia
è in realtà molto più oscura di quella dei celeberrimi Van Halen:
non hanno mai ottenuto un successo degno di questo nome, mentre
suonavano insieme. I primi tre album furono capolavori indiscussi, le
fondamenta dell’Avant-Garde metal.
Morbid Tales, To Mega Therion
e
Into The Pandemonium
rivoluzionarono il modo in cui
pensare la musica scardinando ogni possibile struttura
precostituita…ma furono tre flop totali. Pochissimi in Europa
conoscevano i Celtic Frost nella seconda metà degli anni ‘80, e
chi li conosceva aveva saputo della loro esistenza dal pezzo che
Kerrang, aveva dedicato loro, definendoli poco più che spazzatura.
Il quarto disco,
Cold Lake, fu un tentativo
di allinearsi con ciò che all’epoca andava per la maggiore, cioè
il glam. E fu lì che i Frost persero definitivamente la faccia. Fu
un tale dramma che non si ripresero mai più, se non con un tentativo
nel 2006 che però non aveva nulla della profondità dei primi tre
lavori. E i pochi fan che avevano prima, gli eletti che riuscivano a
cogliere l’arte nella loro musica, si disaffezionarono
completamente.
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