Gli scrittori, anche senza rendersene conto, portano nei loro mondi immaginari parte della loro cultura, perché ne sono immersi e le sue caratteristiche sembrano leggi di natura universali.
Ad esempio, nei romanzi di fantascienza degli anni ’40 e ‘50, magari ambientati migliaia di anni nel futuro, la gente fuma sigarette e legge giornali (magari su microfilm), e politici, militari e scienziati sono tutti maschi.
Nei mondi medievaleggianti alla D&D, non esistono quasi differenze di classe, e c’è una cultura consumistica: se l’eroe ha bisogno di una spada, entra in un negozio e la compra, il prezzo è lo stesso dappertutto, come pure sono omogenee dappertutto monete e misure. Nel Medioevo reale: essere un contadino significava essere costretto a vivere sullo stesso podere per tutta la vita, a meno di avere il permesso dal feudatario di trasferirsi, se qualcuno aveva bisogno di qualsiasi oggetto, doveva ordinarlo, e pagare in anticipo per il materiale, e prezzi, misure, monete erano differenti non solo da stato a stato ma da città a città. I negozi con la merce già pronta per l’acquisto sono un’invenzione della rivoluzione industriale.
Alcuni errori comuni:
Matrimoni combinati.


L'idea di un terribile matrimonio combinato è cliché e antiquata. La maggior parte dei matrimoni non erano unioni d’amore, ma non erano neanche "facciamo sposare questa povera ragazza innocente con una bestia". Se sei cresciuto in una cultura dove è consuetudine, spesso può essere visto rassicurante. Quindi, se i matrimoni combinati fanno parte della cultura, è necessario normalizzarli e riflettere a fondo sulle menti dei personaggi che non conoscono alternative.
Inoltre, l'idea di ribellione contro la propria famiglia è surreale. Le nostre idee di dovere sono molto diverse da quelle delle culture in cui l'unità familiare è considerata vitale.

Differenza tra i ceti.


Molto raramente interagiranno lo stalliere robusto e la figlia del barone, e lei non desidererebbe mai una vita nell’assoluta povertà: lo troverebbe attraente, ma in un altro mondo. Ciò che consideriamo snob sarebbe normale. Anche i personaggi con cui simpatizzi maggiormente potrebbero non pensare che la schiavitù sia del tutto malvagia, e nel caso, avrebbero comunque atteggiamenti che oggi considereremmo paternalistici.

Il regno come forma di governo.


Se vuoi raccontare di un regno sappi che stai creando un mondo in cui alcune persone sono molto più importanti di altre, e dove è presente un sistema di caste con ripercussioni in caso di mancato rispetto. Guardando Black Panther, mi ha colpito il fatto che il film volesse avere un monarca divino, onnipotente e sacerdote, senza affrontarne mai le implicazioni.
In realtà, anche le persone più vicine a un monarca assoluto sono profondamente consapevoli del fatto che tenga in pugno le loro vite.
  1. Okoye e la principessa Shuri prendono in giro T'Challa sul fatto che si sia paralizzato ridendo di lui. Certo, dimostra quanto sia un uomo umile del popolo, ma i reali non fanno queste cose. Persino i principi William e Harry hanno il massimo rispetto per la regina, e lei non ha il diritto di farli ghigliottinare. Non sto dicendo che a volte un re non possa essere informale con le persone a lui più strette, ma quella era solo un'insolenza ribelle.
  2. T'Challa sembra imbarazzato del fatto che la principessa Shuri si inchini e lo chiami "Mio re". Ma perché mai dovrebbe esserlo? Questo è il suo titolo, è la sua carica, è stato il principe ereditario per tutta la vita, è qualcosa che dovrebbe aspettarsi che accada. Potrei capire se avesse detto "Questo dovrebbe essere il titolo del Padre", perché non ha ancora metabolizzato il fatto di essere diventato orfano, ma sembra a disagio con l'idea che la gente si inchini a lui. Ummm... Sei un re. Sei omaggiato sin dalla nascita.
  3. La principessa Shuri fa uno scherzo a suo fratello con un video, e peggio, lo registra con l’intento di mostrarlo ad altri. Non puoi farlo al tuo re. Semplicemente... Non puoi. Non importa se è tuo fratello maggiore o quanto ti ami, non tollererebbe comunque mancanza di rispetto alla sua carica. Non sto dicendo che la farebbe decapitare, ma dovrebbe avere almeno dure parole ricordandole l’importanza del suo titolo. Non è troppo grande per essere considerata come una bambina giocherellona che diffonde quel video agli altri per umiliarlo? Non se ne parla.
In breve, prenditi la responsabilità delle tue scelte.
  • C’è la schiavitù nei tuoi libri? Allora crea una società in cui è considerata la cosa giusta da fare e smettila di inserire la tua moralità moderna: sviluppa il loro mondo. Puoi ancora mostrare quanto sia grave la schiavitù, ma i tuoi personaggi non dovrebbero essere i portavoce delle tue opinioni.
  • Hai famiglie tradizionaliste con un pater familias? Allora "una ribellione adolescenziale" non sarebbe accettata e verrebbe punita severamente come mancanza di rispetto verso tutta la famiglia, e la famiglia approverebbe. Ti rivolgi male ai tuoi genitori in una società tradizionalista? Ci saranno delle ripercussioni, anche dai genitori amorevoli nonostante siano brave persone.
Diversamente il tuo mondo sarebbe falso e superficiale.