Personalmente non ho dubbi: l'editor.
Mi riferisco in particolare a quei professionisti dell'editoria che prendono un testo grezzo e lo trasformano nella sua versione definitiva e "vendibile". Non pensate infatti che un libro che esce dalla penna arrivi così automaticamente in tipografia. Manco per sogno. L'editor è un professionista che lavora sul testo, che conosce molto bene l'autore e che è in grado di modificare, armonizzare, integrare, sfoltire un testo per renderlo definitivo.
Io ho lavorato con tre editor e ciascuno di loro ha fatto lavori egregi, aiutandomi a ridefinire il testo come da solo non sarei stato in grado di fare. A seconda dell'autore e del tipo di intervento, l'editor può limitarsi a tagliare e modificare, oppure perfino scrivere delle parti integrative (che dovrebbero sempre essere sottoposte al vaglio finale dell'autore).
Quando l'editor scrive più dell'autore, iniziamo a sconfinare nel ghost writer di cui si avvalgono molti illustri personaggi per scrivere libri che da soli non sarebbero in grado di scrivere.
Ogni volta che andate in libreria e vedete un libro scritto da qualcuno che non è uno scrittore, sappiate che dietro c'è sempre la mano di un professionista. A volte la mano po' esse piuma, altre volte po' esse fero. A seconda dell'autore. Né Diletta, né Taylor, né altri VIP che non scrivono si svegliano la mattina con la vena di scrittore e fanno tutto da soli, ma hanno un team alle spalle che li supporta. Attenzione: non sto dicendo che questi libri non li abbiano scritti loro, ma che dietro ogni libro c'è una professione oscura e sconosciuta che raramente si conosce, ma che chiunque legge un libro, bene o male … incrocia!
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