Quali sono le tue tecniche per migliorare lo stile di scrittura ...



Assolutamente no.
Gli scrittori che in Italia vivono di scrittura sono circa una dozzina, e sono celebrità assolute, pubblicate da Mondadori, eccetera.
Se vuoi vivere di scrittura, devi sfondare. Ma considerato che ci sono più probabilità di vincere la lotteria, ti conviene comperare un bliglietto della lotteria.
Così almeno diventi ricco.
Per tutti quelli invece che non vincono la lotteria, l'alternativa è trovarsi un lavoro che gli consenta di avere un hobby (se sei un dirigente d'azienda, non hai tempo per coltivare un hobby seriamente!!), e occorre inoltre avere la scrittura come unico hobby, perché scrivere male è facile e non richiede impegno… Viceversa, scrivere bene richiede impegno e costanza.
Poi c'è un'altra cosa da dire.
Il 90% dei selfpublisher mentono.
E mentono perché hanno troppo orgoglio per ammettere le loro vendite reali.
Ti diranno che 'il futuro è il selfpublishing', che 'le case editrici hanno fatto il loro tempo', che col selfpublishing si possono guadagnare 'più soldi' perché si prendono 'più soldi per copia', eccetera.
Sono tutte balle.
Il migliore dei selfpublisher ha dei numeri da FALLIMENTO rispetto ai più miseri scrittori VERI.
Il selfpublishing non funziona e ve lo dimostro subito.
Ve lo DIMOSTRO. Non sto scherzando.
In epoca di terrapiattisti, no vax e chi ne ha più ne metta, cose scientifiche come la TEORIA DEI GIOCHI esistono ancora. E, non si discute.
Veniamo adesso al dunque.
Pronti?
Se fosse davvero come dicono gli avvocati del selfpublishing, Stephen King manderebbe a quel paese la sua casa editrice e si darebbe al self publishing per guadagnare il triplo per ogni copia venduta.
Il triplo non è poco. E famoso com'è, non ha certo bisogno delle case editrici, giusto? ovvio.
E invece non passa al selfpublishing nemmeno uno come lui.
Ma perché non lo fa? Forse non gli piacciono i soldi? direte voi. Oppure:
Forse le case editrici hanno degli assassini a pagamento, no?
No, amici miei.
King resta col suo editore perché ci vuole restare. Ve lo dirà senza ombra di dubbio, e vi chiederà pure se ci siete o ci fate.
Perché solo uno che non sa un bel nulla di editoria può fargli una domanda del genere.
Eppure pensateci bene: stiamo parlando del 70% a copia offerto dal self publishing contro il 20% che prendono le celebrità mondiali come King (i comuni mortali prendono 5–10%). Eppure no, nemmeno King userà mai il self.
E non lo fa nemmeno nessun altro scrittore famoso. Nemmeno uno.
Vi siete mai chiesti perché? Mistero? Complotto? Nulla di tutto questo.
Ve lo spiego io.
Lo fanno perché che tu ci creda o no, persino Stephen King - quando pubblica - ha bisogno di un lancio pubblicitario dei suoi libri, PURE LUI.
Ora, lo so che non ci crederai (e se non avessi una laurea in economia, non ci crederei nemmeno io), invece è proprio così.
Potresti dire a tutti gli effetti che perfino King non è abbastanza FAMOSO da pubblicare da solo, ovvero senza casa editrice.
Già.
Avete letto bene.
Dura da mandar giù vero?
Questo per il semplice fatto, che tu che stai leggendo queste righe non puoi comperare un libro di Stephen King se non sai che è in vendita.
King non autopubblica (né lo farà mai) per il semplice motivo che se autopubblicasse il suo prossimo libro venderebbe 1/3 rispetto al precedente e sì, venderebbe così poco per il solo motivo che la gente non saprebbe nemmeno della sua uscita.
Chi segue twitter, facebook o il sito personale di King? Circa uno dei suoi lettori su dieci.
Troppo poco, ragazzi. Troppo dannatamente poco.
E infatti, il 90% dei lettori è ESATTAMENTE la quantità di lettori che perderebbe nel giro di 1–2 romanzi al massimo.
E così, dopo il primo romanzo autopubblicato a 1/3 delle vendite usuali (ma come!!!! - si incazza King - Il mio libro era su Amazon!!! - oh, Zio King… ma non lo sai che la gente decide cosa comperare in libreria, e non su Amazon? Ma dove hai studiato Marketing? Al Cepu?), diciamo pure che King insiterebbe nell’autopubblicare ancora.
La seconda autpoubblicazione di King passerebbe da 1/3 delle vendite a 1/5, poi a 1/10 e così via, fino al fallimento totale di King come scrittore.
Come mai nessuno parla più di King?”
Boh. Sarà passato di moda”
Mmm… Bé, se gli ultimi libri di King fossero stati buoni come sempre, la gente ne avrebbe parlato, Giusto? Invece è sparito”
Evidentemente facevano cagare come The Cell e altri passi falsi dello zio”
Probabile”
Nemmeno i fan di King comperano l'ultimo di King se non sanno nemmeno che è uscito. E tu - caro autopubblicatore - sei convinto invece di riuscirci meglio di King stesso?
Ma sei serio?
Ma non è ancora finita, cari autopubblicatori, autoscrittori e come cavolo volete chiamarvi (‘selfpublisher’ è un eufemismo con una dignità che non si merita, sappiatelo).
Adesso viene il meglio.
Pronti?
Diciamo allora che King si accorge del calo di vendite, e siccome non è un fesso decide di prendere dei provvedimenti.
Da adesso si cambia vita” dice King.
Ho letto un blog di mio cuggino che spiegava tutti i trucchi del marketing che deve usare chi autopubblica. Nessuno ha mai visto le cifre delle sue vendite (perché amazon tiene tutto segreto proprio per questo, n.d.a), ma lui dice che ha venduto tanto. Quindi…”
King comincerebbe allora a informarsi allora su quanto costano esperti vari di social marketing, di internet marketing, grafici per le copertine, esperti di pubbliche relazioni per fare ufficio stampa (che molti di voi non sanno nemmeno cos’è), eccetera, eccetera. E quelli li paghi, amico mio. Diventano una spesa in più che… sorpresa! comincerebbero ad assottigliare quel %70 a copia (“Ma porca!!”).
A quel punto il nostro King si accorgerebbe inoltre che i migliori marketeer non lavorano mica free-lance, e non li trovi mica su internet così, giusto cercandoli su google: i migliori esperti di marketing del mondo (anche ad avere un budget illimitato) lavorano a tempo indeterminato per le MIGLIORI case editrici, dunque NON sono disponibili nemmeno se a pagarli è King in persona.
A quel punto, il nostro King oltre a ritrovarsi a lavorare come un cretino (al posto di scrivere, che sarebbe il suo vero lavoro) si accorgerebbe di avere fatto la cazzata del secolo perché quella del marketing editoriale è una guerra fin dall'alba dei tempi, e le altre case editrici stanno già riempiendo il vuoto lasciato dai suoi libri con nuovi fenomeni dell'horror di cui stanno parlando giornali e televisioni, mentre lui è tagliato fuori da radio, giornali, televisioni, interviste… E' tagliato fuori da tutto. E' passato di moda.
King è improvvisamente diventato 'roba vecchia' per il resto del mondo.
Boom.
E' finita.
Autopubblicare è come pubblicare di nascosto, per questo NESSUNO scrittore famoso al mondo è passato al self-publishing nonostante il 70% a copia contro il 15%.