Il valzer è una danza in ritmo
ternario nata alla fine del XVIII secolo come evoluzione del Ländler.
Diffuso inizialmente in Austria e nel
sud della Germania, il valzer conquistò ben presto gran parte
dell'Europa: dalla Francia (dove fu introdotto da Maria Antonietta)
alla Russia, dall'Italia all'Inghilterra, diventando una danza
internazionale. Il successo fu dovuto non solo al carattere fluente e
orecchiabile della musica ma anche al fatto che per la prima volta la
coppia di ballerini danzava abbracciata.
Il valzer si affermò a Vienna
all'inizio del secolo XIX con Johann Strauss padre ed il suo amico,
collega e rivale Joseph Lanner.
In seguito, il valzer viennese,
soprattutto con Johann Strauss figlio, conservò un andamento veloce
e spigliato, mentre in Francia la nuova danza toccò la massima
popolarità all'interno del genere operettistico, acquistando un
carattere più languido e sentimentale. In Inghilterra alla fine del
XIX secolo si affermò il valzer lento.
Presente sporadicamente nelle opere dei
grandi compositori del classicismo viennese (le danze di corte
composte da Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven, il quale,
oltre a scrivere alcuni minuetti a tempo di valzer, diede il titolo
di valzer ad alcuni brani per pianoforte), il valzer si impose in
ambito colto all'inizio del XIX secolo, grazie a Johann Nepomuk
Hummel (che ne definisce il canone formale) e a Carl Maria von Weber.
In Francia diventò una forma classica, pianistica e sinfonica,
grazie a Hector Berlioz e Fryderyk Chopin. In Italia si sviluppò
soprattutto in ambito operistico, mentre in Russia fu impiegato
correntemente da Pëtr Il'ič Čajkovskij, in particolare nei
balletti ma anche nelle suite e nelle composizioni per pianoforte.
Altri compositori dell'Ottocento che si
dedicarono alla composizione di valzer furono Josef Strauss, Eduard
Strauss, Émile Waldteufel, Charles Gounod, Jacques Offenbach, Carl
Michael Ziehrer.
Nel secolo XX il valzer viennese
sopravvisse nelle opere di compositori come Franz Lehár e Robert
Stolz, ma anche i compositori espressionisti e pre-espressionisti di
area germanica - da Gustav Mahler a Richard Strauss e Alban Berg - lo
utilizzarono largamente, sia pure con uno spirito nuovo, caustico e
dissacratorio.
Il valzer fu usato anche nella musica
jazz. Uno dei principali esponenti fu Bill Evans che spesso
utilizzava il tempo 3/4 o anche il 5/4 nelle sue improvvisazioni. Non
è possibile non citare il tipico valzer romagnolo (famosi sono
quelli di Secondo Casadei) che si balla ancora oggi nelle balere.
Oggi il valzer è un ballo, anche in
ambito popolare, eseguito con poche varianti in tutti i repertori e
accompagnato con strumenti tradizionali come l'organetto, la
fisarmonica, il piffero e la cornamusa.
Tipici della tradizione francese sono i
valzer impari, possono essere a cinque, otto e undici tempi. Per
ottenere queste combinazioni di tempi uniscono a uno o più passi di
valzer (tre tempi) un passo di marcia (due tempi), così un passo di
valzer+uno di marcia danno il valzer a cinque tempi; due passi di
valzer+uno di marcia quello a otto tempi, che avendo un numero di
appoggi pari, ha la caratteristica di partire sempre con lo stesso
piede; tre passi di valzer+uno di marcia quello a undici tempi.
Valzer Musette deriva da musette,
strumento musicale simile ad una cornamusa. Musetta è una danza
pastorale di ritmo ternario o binario diffusa in Francia. Agli inizi
del Novecento fu principalmente la fisarmonica con la caratteristica
timbrica di un registro che produce un suono struggente e brillante a
rendere popolare il "Valzer Musette". Inizialmente venne
usata per accompagnare i famosi chansonnier Charles Trenet, Édith
Piaf, Georges Brassens, Jacques Brel. Molti fisarmonicisti francesi,
e non solo: Louis Ferrari, Yvette Horner, Marcel Azzolla, Richard
Galliano, contribuirono al successo con le loro interpretazioni e
improvvisazioni su temi prettamente strumentali, sincopati e con
armonie moderne, eseguiti con swing, che è un ingrediente
jazzistico. Nell'anno 1973 venne pubblicata in Italia dalle Edizioni
Musicali Farfisa la raccolta "5 Valzer Musette" di Italo
Salizzato, pezzi dedicati ad altrettanti famosi fisarmonicisti
italiani: Gervasio Marcosignori, Barimar, Wolmer Beltrami, Peppino
Principe, Elio Boschello.
Musica e danza argentina,
frequentemente accompagnata da testo analogamente al tango argentino,
il tango vals o valsesito criollo nacque alla fine del XIX secolo per
un doppio motivo: i valzer viennesi (come quelli di Johann Strauss)
erano la musica di moda nella Belle Époque inoltre a partire dalla
seconda metà dell'800 e sino alla prima del 900 sulla costa
argentina iniziò una consistente immigrazione dall'Europa, che
comprendeva svizzeri, austriaci e tedeschi, i quali influirono con le
loro musiche sulle musiche folcloristiche argentine.
Dalla fusione con valzer europei nacque
così in Argentina uno stile particolare (in 3/4 anziché 2/4), il
tango vals o "valsesito criollo" con numerosi titoli
celebri quali "Salud, dinero y amor", "Caserón de
tejas", "Amor y Celos", "Desde el Alma",
"Soñar y nada más", "La Tapera" e molti altri.
In generale un valsesito criollo viene
eseguito con gli strumenti tipici delle formazioni di tango e può
avere uno o più vocalisti, ed è caratterizzato da un tempo più
lento e armonico del tango, molto simile al valzer viennese e, come
questo, si balla in tre tempi.
Sono molti i nomi, soprattutto di
origine italiana, di compositori di tango vals quali Juan D'Arienzo,
Rosita Melo, Francisco Canaro, Osvaldo Donato.
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