Imparare a suonare uno strumento
musicale sia da bambini che da adulti è una palestra per il nostro
cervello che risulta più elastico e reattivo. Scopriamo insieme
tutti i benefici dell’educazione musicale.
Imparare a suonare uno strumento
musicale fa bene alla salute del cervello, sia nei bambini che negli
adulti.
È quanto è stato confermato dagli
studi dell’Università di Westminster condotti dalla nota
neuropsicologa Catherine Loveday e pubblicati sul giornale Guardian.
La ricercatrice in seguito ai suoi studi approfonditi sul ruolo della
musica sullo sviluppo cerebrale sostiene che suonare uno strumento
stimola il cervello in modo potente ed esclusivo. È in grado di
sviluppare una vera e propria connessione con diverse aree cerebrali,
compresa la sfera emotiva.
Quando si impara a suonare si attivano
contemporaneamente vista, udito e tatto e di conseguenza si
acquisisce la capacità di svolgere tanti compiti contemporaneamente.
Si diventa multitasking. La musica trasmette molteplici informazioni
al nostro cervello. Queste sono capaci di attivare cambiamenti
duraturi e positivi che mantengono elastico il cervello.
I cambiamenti permanenti aumentano
considerevolmente la materia grigia cerebrale, in varie zone. Si
sviluppano così il ragionamento spaziale, la memoria, le capacità
motorie e il linguaggio analitico. Ecco i principali benefici che
l’apprendimento di uno strumento musicale apporta alla nostra
struttura cerebrale:
- Maggiore capacità di problem
solving: chi impara a suonare uno strumento diventa più bravo nel
ragionamento analitico. L’educazione musicale nei più piccoli
accresce il processo decisionale da adulti. Aiuta infatti a prendere
decisioni in maniera celere ed efficace;
- Stimola la concentrazione: suonare è
una palestra per il nostro cervello che è tenuto a mantenersi
costantemente lucido e concentrato;
- Rafforza le capacità di espressione:
leggere gli spartiti migliora la capacità di lettura e perfeziona il
linguaggio; - Più creatività: la musica consente di esprimere le
proprie emozioni in maniera inedita dando sfogo alla propria
immaginazione e fantasia. I musicisti infatti sono persone altamente
sensibili e creative;
- Sviluppo dell’autostima e
autoefficacia: chi suona uno strumento in futuro sarà meno timido
nell’esporsi in pubblico e nel parlare ad una platea;
- Mantenersi più giovani: suonando, il
cervello rimane più reattivo ai suoni anche durante la vecchiaia
rispetto a chi non ha avuto un’educazione sentimentale;
- Riduzione dello stress: suonare ci
connette alla sfera emotiva liberandoci di tutte le emozioni
negative. Si allontanano dalla mente problematiche e preoccupazioni
perché ci si concentra sul presente, sul “qui e ora” in maniera
creativa;
- Rafforza le difese immunitarie:
suonare rende vitali e sprigiona positività. In questa condizione
l’organismo produce più serotonina, l’ormone del benessere che
aiuta ad allontanare l’attacco di batteri e virus. Solo così ci si
ammala di meno;
- Rende più socievoli: la musica ci
connette con più persone, consente di tessere significativi rapporti
interpersonali. Chi fa parte di una band sviluppa la socializzazione
e tutte le abilità connesse. Si sviluppa infatti la coesione, la
collaborazione, il rispetto e la solidarietà nei confronti
dell’altro.
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