L'immagine di John Lennon come attivista e figura di riferimento per la sinistra, purtroppo, spesso si intreccia con quella di un uomo controverso, caratterizzato da contraddizioni e comportamenti che mettono in discussione la sincerità delle sue posizioni pubbliche. Lennon, indubbiamente, ha utilizzato la sua celebrità per portare attenzione a cause politiche, dalla protesta contro la guerra del Vietnam alle sue dichiarazioni favorevoli ai diritti civili. La sua famosa campagna "Bed-In for Peace" con Yoko Ono nel 1969, una performance art che li vedeva passare giornate intere a letto in hotel come forma di protesta contro la guerra, è senza dubbio una delle immagini più emblematiche del suo attivismo.

Tuttavia, è anche vero che molte delle sue azioni, così come quelle di altri personaggi famosi che si sono impegnati in cause politiche, sembrano essere più una forma di esibizionismo che un impegno profondo e reale. La famosa scena in cui Lennon, durante il "Bed-In", si sposta per permettere alla cameriera di sistemare i cuscini, mostrando una certa noncuranza rispetto alla causa che stava cercando di promuovere, è spesso citata come esempio della superficialità che caratterizzava alcune delle sue posizioni.

L'FBI, che monitorava Lennon negli anni '60 per il suo attivismo e le sue simpatie per il socialismo e il marxismo, giunse a una conclusione che, purtroppo, sembra avere un fondo di verità: secondo i suoi agenti, Lennon sarebbe stato "inefficace come rivoluzionario" a causa del suo costante uso di stupefacenti. Questo è il lato più oscuro della sua figura pubblica, che spesso veniva coperto dalla sua immagine di pacifista e di "voce della generazione". L'uso di droghe, infatti, rappresentava per lui un modo per evadere dalla realtà, piuttosto che un mezzo per cambiare concretamente il mondo.

Inoltre, la sua vita privata non era esente da contraddizioni. Lennon è stato accusato di violenza domestica nei confronti delle sue ex mogli, un altro aspetto che entra in netto contrasto con l'immagine di pacifista che aveva cercato di costruire. Sebbene la sua arte abbia toccato milioni di persone con canzoni come "Imagine", che ancora oggi vengono associate a messaggi di speranza e di utopia, la sua vita personale e il suo comportamento erano, come accennato, tutt'altro che esemplari.

Questa dualità tra l'immagine pubblica di Lennon come icona della pace e della giustizia e la sua vita privata più tumultuosa, fatta di dipendenze e comportamenti violenti, solleva una riflessione interessante su come la celebrità possa influenzare la percezione di un individuo. Lennon era senza dubbio un artista di grande talento, ma le sue posizioni politiche e il suo attivismo sembrano essere stati più un prodotto della sua immagine pubblica che una vera e propria convinzione. È difficile separare l'uomo dall'artista, e forse è proprio questo che lo rende tanto affascinante quanto problematico.

Alla fine, Lennon rimane una figura complessa, un uomo che ha saputo ispirare milioni di persone con la sua musica e le sue parole, ma che, allo stesso tempo, ha mostrato le sue fragilità e le sue contraddizioni, dimostrando che anche le icone della cultura pop possono essere complicate e imperfette.