Patrick Stewart, famoso per il suo ruolo iconico di Jean-Luc Picard in Star Trek: The Next Generation, inizialmente non era convinto che la sua avventura nella serie sarebbe durata a lungo. La sua preoccupazione principale era legata all'opinione del creatore originale di Star Trek, Gene Roddenberry, che non vedeva Stewart come la scelta ideale per il ruolo di capitano.

Roddenberry aveva delle riserve significative riguardo alla scelta di Stewart per interpretare Picard. Le differenze tra i due erano evidenti sin dall'inizio: mentre il loro rapporto era rispettoso, non era mai stato particolarmente stretto. Secondo Stewart, Roddenberry credeva fermamente che lui fosse inadatto al ruolo, una convinzione che aveva generato accesi dibattiti tra i produttori. Stewart ricorda che "molta guerra si era scatenata negli uffici dei produttori a riguardo".

Le perplessità di Roddenberry derivavano, in parte, dal contrasto tra Picard e il precedente capitano della saga, James T. Kirk. Picard era un personaggio completamente diverso: più maturo, meno fisicamente avventuroso, e distante dall'immagine del rubacuori che definiva Kirk. Inoltre, Picard si distingue per un carattere riflessivo e una leadership più diplomatica, elementi che inizialmente sembravano meno accattivanti rispetto all'eroismo impulsivo di Kirk.

Patrick Stewart, pur avendo già una carriera rispettabile, era consapevole di queste tensioni. Durante le prime sei settimane di riprese, aveva le valigie pronte, temendo che i produttori potessero decidere di sostituirlo con un attore più "adatto" agli standard di Roddenberry. Questo timore rifletteva il suo scetticismo iniziale sul fatto che avrebbe potuto rimanere nel ruolo abbastanza a lungo da lasciare un segno.

Stewart non era uno snob della fantascienza, ma molti dei suoi colleghi della Royal Shakespeare Company lo avevano scoraggiato dall’accettare il ruolo. Gli avevano detto: "Per favore, non farlo, puoi fare di meglio". Questo potrebbe aver contribuito alla percezione che Stewart avesse inizialmente sottovalutato il potenziale di Star Trek: The Next Generation. Tuttavia, è chiaro che le sue preoccupazioni non riguardavano la qualità del progetto, ma piuttosto la possibilità di essere sostituito.

Prima di Star Trek, Patrick Stewart aveva già costruito un curriculum degno di nota. Aveva interpretato Gurney Halleck nell’adattamento cinematografico di Dune di Frank Herbert, un ruolo che gli aveva dato visibilità accanto al protagonista Paul Atreides. Inoltre, aveva prestato la voce per il doppiaggio inglese di Nausicaä della Valle del vento, un classico animato di Hayao Miyazaki, e aveva recitato in un film horror di fantascienza, Lifeforce, che mescolava alieni e zombie.

Nonostante i dubbi iniziali, Stewart era fiducioso che Star Trek: The Next Generation avesse un potenziale. La sua preoccupazione principale era che, una volta decollata, qualcun altro avrebbe potuto prendere il suo posto come capitano. Fortunatamente, la sua interpretazione di Picard si rivelò fondamentale per il successo della serie, trasformandolo in uno dei capitani più amati dell’universo di Star Trek.

Alla fine, Patrick Stewart non solo ha smentito i suoi detrattori, ma ha dimostrato che il suo Picard, con la sua intelligenza e umanità, poteva essere un modello di leadership diverso, ma altrettanto affascinante rispetto al carismatico Kirk.