L'air de cour
era un tipo di musica profana
vocale molto popolare in Francia fra il tardo rinascimento ed il
primo barocco 1570-1650. Questo fu il principale stile di canto
profano in Francia dal 1510 al 1535 durante il regno di Luigi XIII.
L'espressione emotiva dell'air de cour, comparata con i madrigali
italiani, risulta fredda, classica e riservata secondo il gusto
francese di quel tempo. Il registro vocale è di solito limitato ad
una ottava; dissonanze e cromatismi sono rari.
L'influenza dell'air de cour si espande
anche al di fuori della Francia. Raccolte vengono pubblicate in
Germania e in Inghilterra dove le traduzioni erano molto diffuse come
attestato da diverse pubblicazioni e copie.
L'atmosfera di queste canzoni è molto
diversa dalle lute song inglesi.
La prima volta che venne usata
l'espressione air de cour fu in una raccolta di musiche di Adrian Le
Roy Airs de cour miz sur le luth, pubblicata nel 1571. Le prime opere
di questo tipo erano per voce solista accompagnata dal liuto. Più
avanti, verso la fine del XVI secolo, quattro o cinque voci -
accompagnate o meno da uno strumento - erano la regola in questo tipo
di composizione. Poi, verso la metà del XVII secolo le composizioni
erano tornate ad essere per una sola voce accompagnata da uno
strumento. A cominciare dal 1608 le raccolte di air de cour
iniziarono a includere alcuni brani dei ballet de cour, una forma di
ballo tipica della corte di Francia.
Dal punto di vista musicale avevano una
struttura strofica ovvero sulla stessa linea di canto venivano
cambiati i versi del testo. Mentre i primi lavori erano polifonici
mentre dopo il 1610 la musica era prevalentemente omofonica cantata
sillabando e senza seguire alcuna metrica. Esistono comunque delle
raccolte che si discostano sensibilmente da questa consuetudine;
molti editori nel corso del XVII secolo hanno pubblicato air de cour
monofoniche accompagnate da uno strumento. Fra queste si ricorda una
raccolta in otto volumi dell'editore Le Roy & Ballard.
L'air de cour, sorprendentemente, fu
scarsissimamente influenzata dalla musica italiana del primo barocco
impostata sulla monodia e sul madrigale oltre che sulla polifonia e
il concertato. Ed è tanto più sorprendente in quanto molti
musicisti italiani lavoravano in Francia e la forma polifonica e di
concertato usata nei madrigali italiani aveva influenzato molto la
musica in Germania.
- Adrian le Roy (c.1520 – 1598)
- Nicolas de la Grotte (1530 – c.1600)
- Jacques Mauduit (1557 – 1627)
- Pierre Guédron (c.1570 – c.1620)
- Antoine Boësset (1586 – 1643)
- Étienne Moulinié (c.1600 – c.1669)
- Jean de Cambefort (c.1605 – 1661)
- Gabriel Bataille (c.1575 – 1630)
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