Oggi si definisce a cappella
ogni esibizione sonora che non prevede l'intervento da parte di
strumenti musicali, ammettendo tuttavia la lavorazione del suono
mediante strumenti tecnologici nella musica moderna. In passato il
termine si riferiva anche ad esecuzioni vocali con accompagnamento,
in cui gli strumenti si limitavano a rafforzare le voci
raddoppiandone le linee senza aggiungere nuove linee musicali. Il
caso più frequente era quello del raddoppio realizzato con l'organo.
La pratica del canto a cappella ha
origini che risalgono alla preistoria, quando gli uomini e le donne
dei villaggi si riunivano attorno al fuoco per cantare musiche
propiziatorie o di ringraziamento per le divinità o di altro genere.
Il canto a cappella trae le sue origini
dalla prassi esecutiva del canto gregoriano che, non prevedendo
l'ausilio né dell'organo né di alcun altro strumento, era eseguito
dalle sole voci dei monaci o dei chierici che costituivano il gruppo
di cantori, chiamato schola cantorum.
Alla schola cantorum veniva affidato il
ruolo di guida dell'assemblea, per questa ragione i cantori spesso
scendevano dal presbiterio e si ponevano a cantare in una cappella
laterale della chiesa, da cui l'origine del nome.
A cappella è gran parte della musica
corale concepita per essere svolta da gruppi vocali o da cori
polifonici.
La produzione di musica a cappella non
è solamente sacra, ma spazia dal canto popolare, alla produzione
madrigalistica alle elaborazioni di musica jazz e pop; in tal senso
attualmente i vertici interpretativi a livello mondiale sono
rappresentati da gruppi come i Golden Gate Quartet, King's Singers,
The Chanticleer, The Swingle Singers, The Real Group, DR
VokalEnsemblet, [Rajaton], Perpetuum Jazzile, Take Six, Calmus
Ensemble e molti altri, in un panorama attualmente in forte
espansione. Negli ultimi anni grande successo hanno riscosso anche i
Pentatonix, vincitori della terza stagione del talent show americano
The Sing-Off. Il primo brano a cappella a raggiungere la posizione nº
1 nella classifica statunitense è stata la celeberrima Don't Worry,
Be Happy di Bobby McFerrin nel 1988. In territorio italiano vi sono
gruppi di levatura internazionale e curriculum consolidato come i
Neri per Caso, gli Alti & Bassi, Cluster, i Mezzotono. Nel
panorama nazionale si situano molti altri gruppi con repertori che
complessivamente abbracciano un arco temporale molto vasto, dalla
musica rinascimentale fino ai nostri giorni: The Acappella Swingers,
l'Anonima Armonisti, gli Alter Ego, i Blue Penguin, i Domino Vocal
Group, i L'Una e Cinque, i Maybe6ix, i Mezzo Sotto, gli Occhi Chiusi
In Mare Aperto, i Quattrottave, The Ring Around Quartet, i Rebel Bit,
i SeiOttavi, i Sinacria Symphony, gli Spritz for Five, i Venice Vocal
Jam, i Vocalica, i Vocal Cocktail, i Voceversa, i Van Canto e tanti
ancora.
Alcune produzioni artistiche recenti
prevedono l'uso di strumenti ausiliari e/o contaminazioni
elettro-acustiche che tendono a forzare il significato del termine "a
cappella". Secondo alcuni, queste produzioni entrano a far parte
di categorie le cui espressività e tecnica esulano dal contesto
prettamente vocale, essendo del tutto differenti gli effetti e la
ricerca delle soluzioni espressive. Ad esempio il gruppo tedesco Van
Canto, definisce il proprio stile "Hero Metal A Cappella",
nonostante all'interno della formazione sia presente anche una
batteria.
Nella musica elettronica le produzioni
a cappella sono fondamentali per la creazione di remix, ovvero
versioni alternative dello stesso brano.
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