Con etica DIY
(acronimo di Do It Yourself,
equivalente dell'italiano fai da te) ci si riferisce ad un'etica
anticonsumista dell'autosufficienza che prevede lo svolgimento di
attività senza l'aiuto di un esperto pagato. L'etica del fai-da-te
promuove l'idea che chiunque sia in grado di acquisire le conoscenze
richieste per svolgere una certa varietà di compiti invece di
affidarsi a dei tecnici. Il termine può riferirsi a una varietà di
discipline, tra cui il miglioramento della casa, il primo soccorso,
alcune attività politiche o i lavori creativi.
Piuttosto che sminuire o mostrare
disdegno per coloro che si dedicano al lavoro manuale o ai mestieri
qualificati, il fai-da-te sostiene l'individuo medio alla ricerca di
tali conoscenze e competenze. Al centro dell'etica è l'empowerment
degli individui e delle comunità, incoraggiando l'impiego di
approcci alternativi di fronte a ostacoli burocratici o sociali per
raggiungere i loro obiettivi.
Il DIY è un'etica nata e diffusa
all'interno della cultura punk, che propugna il rifiuto per le major
della distribuzione musicale, ritenute capitaliste, espresso nello
slogan DIY not EMI, e la formazione di etichette indipendenti con cui
pubblicare i propri album. Tra le etichette più importanti nate da
quest'etica Flat Earth Records, Loony Tunes Records, Profane
Existence e Crass Records, mentre tra i gruppi più noti si segnalano
Crass e Fugazi. Quest'etica è diffusa principalmente nell'anarcho
punk e nell'hardcore punk, e l'etichetta simbolo può essere
considerata la Crass Records, che ha pubblicato moltissimi gruppi
anarcho punk degli anni '80 fra cui Flux of Pink Indians, Rudimentary
Peni e Conflict. Dall'autoproduzione dei dischi poi l'etica del DIY
si è anche espansa, per abbracciare sempre più aspetti della vita
quotidiana e della commercializzazione. Un altro aspetto importante
del DIY è la produzione e distribuzione di fanzine, ossia giornali
autoprodotti, che cercavano di diffondere notizie e idee della scena
punk. Col tempo poi si è arrivati anche a magliette, toppe, spille e
beni di consumo materiali, quali saponi e oggetti per la cura del
corpo. Grazie all'hardcore americano dei primi '80, il DIY ha avuto
una larghissima diffusione tra i gruppi e i giovani, fino a diventare
una vera e propria scelta non solo musicale, ma anche di vita.
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