La Red Special, chiamata anche
Fireplace o Old Lady, è una chitarra elettrica
costruita nel 1963 da Brian May, storico chitarrista della rock band
britannica Queen, e suo padre, ingegnere appassionato di modellismo.
Si presuppone che il costo totale della chitarra risultò, al tempo,
di 8 sterline, anche se a quei tempi valevano molto più della
attuale valuta; all'incirca, se calcolato rispettando l'inflazione,
il prezzo si aggira intorno a 65 sterline attuali, circa 72 euro.
Storia della Red Special
Brian May si appassionò alla musica
molto presto: dai dieci anni iniziò a suonare il pianoforte, ma poi
scoprì di preferire la chitarra. La sua prima chitarra fu una
chitarra flamenca, ma ben presto ebbe il desiderio di suonare una
chitarra elettrica. La sua famiglia non aveva la possibilità
economica di acquistare una costosissima Fender Stratocaster o una
Gibson Les Paul, Brian decise di costruirsi la sua chitarra
personale. Nel giro di due anni all'incirca riciclò del materiale
inusuale per fare il più della chitarra, e con l'aiuto del padre
Harold installò il circuito elettrico.
Il nome "Red Special" deriva
dalla colorazione rossastra del mogano e dall'unicità dello
strumento. Il sistema di circuitazione inventato da Brian May
permette una gamma di 13 diverse combinazioni di suono. La timbrica
più caratteristica è quella di un suono abbastanza cupo e profondo,
aggressivo ed autorevole. Alcuni amici di Brian la chiamarono "The
Fireplace" (dall'inglese, "Caminetto") in quanto il
manico della chitarra fu costruito usando la cornice in mogano di un
vecchio caminetto.
Da allora la Red Special ha
accompagnato l'intera carriera musicale di Brian May divenendo un
marchio di fabbrica sia per i Queen che per il chitarrista. Molti
liutai ed aziende si sono lanciati nella produzione di repliche di
questa chitarra, come numerosi sono i fan di Brian May che hanno
voluto costruire la propria replica personale.
Caratteristiche tecniche
Corpo
L'idea di Brian era di creare una chitarra elettrica hollow body (o semi-acustica). Per risparmiare sul materiale per il corpo, usò due blocchi di listellare: intagliò quindi il listellare senza trapassarlo e unì i due blocchi con colla e viti, ricavandoci quindi le camere acustiche, il vano elettrico e il vano tremolo. Il sistema di cavità da lui ideato rendeva la chitarra più leggera di una normale solid body come la Stratocaster. Per irrobustire la struttura, la parte centrale dove si avvita il manico e il blocco del tremolo fu sostituita con due blocchi di quercia ricavati da un vecchio tavolo (col tempo il listellare non avrebbe resistito alle continue sollecitazioni del tremolo). Il tutto fu impiallacciato con del mogano per nobilitare la scarsa qualità dei legni adottati; il binding (bordi del corpo) fu costruito in plastica bianca ABS (Brian e suo padre avevano utilizzato un paraspigoli per mensole). Ai lati del gancio posteriore per la tracolla furono infine trapanati due fori che sbucano all'interno della cavità del tremolo, nei quali è possibile inserire un giravite per aumentare o diminuire la tensione delle molle del tremolo senza dover smontare la copertura; smontando la copertura si poteva comunque regolare la tensione delle molle usando una chiave inglese.Manico
Il manico è un unico pezzo di mogano
ricavato da un pezzo di camino dell'Ottocento (stagionato quindi di
almeno 100 anni), che presentava anche dei buchi da tarli, ricoperti
con dello stucco dai May. È più spesso e largo rispetto ai soliti
manici che si trovano in giro (26 mm al tasto zero compresa tastiera)
ma non per questo scomodo da suonare. Ha una sezione a V che va dal
tasto zero al quinto, diventa poi a C e gradualmente a D verso la
fine del manico (in prossimità del tacco), ha un'inclinazione di 2°,
mentre la paletta ha un'inclinazione di 4° che non comincia subito
dopo il capotasto in Bakelite. È un manico avvitato composto da un
bullone da 8 mm nella parte alta del tacco (nascosto dalla tastiera
incollata sopra) che sbuca nella parte posteriore del corpo e che
viene stretto con una rondella e un dado. Altre due viti nella parte
bassa del tacco formano un triangolo insieme al bullone, scelta a
detta di molti non casuale dato che il triangolo è una forma
geometrica perfetta. Il truss rod è autocostruito e sbuca nel tacco
del manico e si avvolge al bullone di fissaggio (Brian non lo ha mai
regolato per via dello spessore del manico che resiste alla tensione
delle corde).
Sulla paletta, fin dagli inizi ci fu la
sigla adesiva "BHM" di colore argentato (visibile
occasionalmente nei video musicali di Keep Yourself Alive e
Liar), che poi rimosse.
Tastiera
La tastiera è in quercia (i May non
potevano permettersi una tastiera in ebano) dipinta di nero con
segnatasti in madreperla bianca (ricavati da bottoni presi dalla
cesta per il cucito della madre) e sono stati sagomati a mano
dandogli una circonferenza di 6 mm. Ha 24 tasti più un tasto zero
(più alto del resto dei tasti e costituisce il vero capotasto della
chitarra). Il capotasto è in bakélite marmorizzata marrone degli
anni '60; in realtà non è un vero capotasto ma piuttosto una guida
per le corde, mentre il vero capotasto, come si diceva prima, è il
tasto zero. Il diapason è di 610 mm (24") e il radius è di
7,25".
Ponte
Il ponte è artigianale, costruito da
Brian nell'officina della scuola. È formato da sei piccoli blocchi
indipendenti di alluminio con un'altezza che segue il radius in
maniera permanente; l'action (altezza delle corde rispetto alla
tastiera) è una delle poche cose che non possono essere regolate
sulla Red Special. I blocchi di alluminio sono avvitati al corpo
tramite delle viti.
Nella parte superiore di ogni blocco vi
sono cinque scanalature in una delle quali è inserito un rullo
scanalato dello stesso diametro della corda. Spostando il rullo nella
giusta scanalatura si regola l'ottavatura dello strumento.
Particolare dettaglio: sul blocco del MI grave sono presenti solo tre
scanalature.
I rulli consentono alle corde di
tornare nella posizione originale anche dopo l'utilizzo pesante del
tremolo annullando l'attrito. Questo sistema contribuisce a
massimizzare la tenuta dell'accordatura dello strumento, inoltre
evita che le corde si rompano per frizione con il ponte.
Blocco cordiera-tremolo
Anch'esso è costruito artigianalmente
da Brian nelle officine della scuola, ed è stato ideato proprio da
lui. È formato da una lama presa da un coltello della madre,
avvitata sull'inserto in quercia (è il fulcro su cui il tremolo
oscilla), da un blocco in acciaio inserito dentro l'inserto, e da un
altro blocco basculante in acciaio al quale vengono inserite le
corde. La tensione delle corde viene controbilanciata da due molle
prese da una vecchia motocicletta (bloccate da due viti che si
inseriscono nel blocchetto d'acciaio inserito a sua volta nella
quercia), e infine la leva del tremolo presa dal sellino di una
bicicletta che metterà in movimento il blocco basculante. Il tappo
sulla leva del tremolo è stato ricavato da un grande ferro da calza
della madre. Detto da molti, questo sistema innovativo, inventato
prima del ponte Floyd Rose, è il più morbido e stabile.
Pickup
Inizialmente i May costruirono da sé i
pickup (Harold era appassionato di elettronica e Brian seguiva molto
incuriosito la passione del padre). Principalmente erano dei normali
single coil che differivano per il modo in cui si collegavano al
circuito: immediatamente sotto ogni pickup, sono intarsiati nel legno
due cilindretti metallici dai quali sbucano due cavetti elettrici
(anch'essi intarsiati nel legno) collegati al circuito. Inserendo i
cavi dei pickup correttamente nelle loro sedi si chiudeva il
circuito; questo espediente consentiva la possibilità di togliere i
pickup dalla chitarra ogni volta lo si volesse, senza dissaldare i
cavetti, tuttavia, solo per smontare il manico sarebbe stato
necessario.
Particolare è la scelta di montare i
pickup in serie per avere un segnale di uscita alto e, permettere di
combinare con gli switch (13 combinazioni) i single coil, facendoli
diventare anche degli humbucker.
Però i pickup non funzionavano a
dovere per via dei 3 poli magnetici con cui erano fatti. Infatti,
facendo dei bending, la chitarra andava in feedback e, quindi, la
scelta ricadde sui Burns Tri-Sonic, che Brian vide un giorno
in una vetrina di un negozio musicale, modificati da Harold che
riavvolse i fili delle bobine e mise della resina epossidica
all'interno per diminuire l'effetto microfonico.
Elettronica
I controlli principali sono un
potenziometro per il volume, uno per il tono e un sistema di sei
piccoli switch (deviatori bipolari a due posizioni ON-ON), di
cui due per ogni pickup: la prima fila di switch permette di attivare
i pickup indipendentemente tra di loro, la seconda fila permette a
ciascun pickup di passare da fase in controfase, modificando il suono
fra tonalità tipiche degli humbucker (2 o 3 pickup in fase) e
suoni brillanti e cristallini (qualunque combinazione in controfase).
Quando i pickup sono in contro-fase, infatti, la loro caratteristica
è quella di eliminare certe frequenze dando in risposta un suono
tipicamente nasale e ottenibile solo da pickup con controllo di fase.
Altre chitarre elettriche montano questo sistema, ad esempio la
Fender Jaguar o la Fender Mustang.
Per non praticare fori antiestetici sul
battipenna, gli switch e i potenziometri sono tenuti assieme da una
piastra metallica avvitata al corpo, parte ingegnosamente integrante
della schermatura (terra) della chitarra: inizialmente è stata usata
carta stagnola per schermare solo il vano dei controlli, mentre i
pickup possedevano, oltre ai due cavi elettrici, un terzo cavo per
scaricare la massa a terra dato che hanno una cover metallica.
Esempi della versatilità tonale della
Red Special si trovano in tutta la discografia dei Queen, dal solo
fuori fase di Bohemian Rhapsody ai toni aggressivi di I
Want It All o Hammer to Fall, passando per il blues
sofisticato di Sleeping on the Sidewalk e le bizzarrie sonore
di I'm Going Slightly Mad e Brighton Rock.
In origine Brian installò un effetto
(fuzz), il quale interruttore (uno switch identico ai controlli dei
pickup) si trovava poco sopra i controlli dei pickup e di traverso.
Poi è stato rimosso (non è ben chiaro perché) ed aveva ricoperto
il foro dell'interruttore con un pezzo di nastro isolante rosso, poi
nero; dopo l'ultimo restauro ci ha fatto intarsiare la caratteristica
stellina di madreperla. Nei video musicali di Keep Yourself Alive
e Liar è possibile vedere, anche se non chiaramente, lo
switch del distorsore.
Meccaniche
La scelta di Brian per quanto riguarda
le meccaniche all'epoca cadde su delle economiche meccaniche con
meccanismo aperto. Nei primi anni '80 Brian ruppe la meccanica del
Sol e la sostituì con una simile. Più tardi cambiò svariate volte
le meccaniche, non si sa di preciso quali modelli, dalle foto
possiamo dire che a metà degli anni '80 montava delle Schaller
mentre negli anni '90 montava delle Gotoh. Dopo il restauro avvenuto
nel 1997, il liutaio australiano Fryer decise di montare delle
Schaller autobloccanti modificate con bottoncini madreperlati tipo
Gotoh che riproducono la stessa estetica delle prime meccaniche
montate all'epoca della costruzione.
Battipenna
Il battipenna è in perspex
(metacrilato) nero. Ha uno spessore di 3 mm ed è totalmente
indipendente dai pickup (avvitati al corpo), dagli switch, dai
potenziometri e dal ponte; infatti il battipenna si può smontare
senza togliere le corde e con più facilità (vanno rimosse solo le
manopole del volume e del tono). La mezzaluna che copre la cavità
del tremolo ha anch'essa spessore 3 mm. Le cornici dei pickup e il
copri-truss rod hanno spessore 2 mm.
Finitura
Tutta la chitarra è stata colorata con una mistura di mordenti fino ad ottenere il colore desiderato, un rosso particolare leggermente vicino al marrone che con i riflessi della luce assume una colorazione tendente all'arancione. La finitura è stata data su tutta la chitarra, tastiera inclusa, con la Rustin's Plastic Coating, una vernice poliuretanica che dà un effetto vetrato e che non ingiallisce col tempo.Il suono della Red Special
Amplificazione ed effetti
Una caratteristica fondamentale per il
suono della Red Special è costituita dall'amplificazione e dagli
effetti usati.
Gli amplificatori scelti da May sono
dei valvolari VOX AC-30, in numero variabile fra 9 e 12, messi l'uno
sull'altro nell'inconfondibile disposizione a muro.
Fra essi e la Red Special trovano posto
un piccolo amplificatore push pull da circa 1 W di potenza,
progettato e costruito artigianalmente con materiale prelevato da un
vecchio fonografo Philips dal bassista dei Queen John Deacon (e
chiamato per questo Deacy Amp) ed un pedale di enfatizzazione
delle frequenze medio-alte (il treble booster), il cui scopo è
quello di saturare lo stadio finale di amplificazione costituito dai
quattro pentodi el84. Il treble booster è in grado di
amplificare il suono in ingresso fino a 20 dB e quando collegato ad
un amplificatore valvolare è perciò in grado di saturarlo.
Col passare degli anni Brian May
adoperò vari tipi di treble booster (i primi erano costruiti
con transistor al germanio) come è possibile sentire nei primi due
album dei Queen, per poi passare ad altri pedali che, non essendo al
germanio, davano un timbro più secco ed aggressivo. Brian May era
solito inoltre usare il Deacy Amp in concomitanza al treble
booster per registrare le sovraincisioni e le armonizzazioni,
mentre usava il Vox per registrare le altre tracce. Negli ultimi
album adoperò anche effetti più tecnologici e particolari come il
wah, delay, echo, flanger, riverbero. Il loro uso ha permesso
ai Queen di creare effetti molto innovativi per una chitarra, al
punto da rifiutare per lungo tempo (fino all'album The Game)
l'uso dei sintetizzatori che andavano allora prendendo piede.
È da ricordare l'uso del delay
e dell'echo che Brian fece per le esibizioni live:
essendo presente una sola chitarra nel gruppo, che doveva occuparsi
sia dell'accompagnamento sia delle parti soliste, Brian May era
solito utilizzare tre banchi di amplificatori secondo il seguente
schema:
- segnale dry (senza ritardo)
- segnale con ritardo
- segnale con un ritardo doppio rispetto al banco 2
Quello che si otteneva era dunque un
suono che si ripeteva tre volte con un ritardo equidistante per ogni
banco di amplificatori. Brian con questo sistema era in grado di
suonare dei riff e sovraincidersi in tempo reale (come nel celebre
pezzo Brighton Rock).
Un altro tratto sicuramente
imprescindibile per il suono è il chorus: Brian adoperò
sempre il Ce-1 della Boss (totalmente analogico) introdotto negli
anni settanta, in grado di fornire un chorus molto profondo e
anche un particolare effetto di vibrato.
Plettro
Altro segno distintivo di Brian May è
il plettro usato: una moneta da 6 pence, scelta per il suo
profilo caratteristico e l'attacco particolarissimo conferito alle
note suonate, che permette la creazione di effetti sonori molto
particolari variando leggermente inclinazione, forza e posizione (del
"plettro") sulle corde. Nei casi in cui sia necessario un
suono dotato di minore attacco e tendenzialmente più morbido, Brian
suona utilizzando il dito indice per pizzicare le corde al posto del
plettro.
Repliche storiche della Red Special
La "Yellow Special" di John Birch
Fin dall'inizio Brian ha sempre
necessitato di avere con sé una chitarra di ricambio: negli anni
'70, chiese a un certo liutaio inglese di nome John Birch di
esaminare la sua chitarra e di costruirne un modello simile. Questa
chitarra fu la prima copia dell'originale prima ancora di avviare una
produzione in serie di copie firmate ufficialmente, non fu una
replica fedele ma un modello con delle somiglianze, e differiva
enormemente dall'originale:
- manico in betulla anziché mogano, e più assottigliato;
- corpo in betulla anziché listellare e quercia impiallacciato di mogano;
- tastiera in ebano anziché quercia;
- configurazione delle camere tonali differente;
- colorazione legno naturale con sfumature verdi ai bordi e dietro il corpo anziché rosso-arancio;
- capotasto-guida in osso bianco e più spesso anziché in bachelite marmorizzata;
- paletta meccaniche più angolata e di colore nero anziché in tinta con il resto della chitarra;
- sia il manico che il corpo erano contornati dal binding;
- tastiera sul 24° tasto squadrata anziché ricurva;
- manopole più piccole e interruttori neri anziché bianchi;
- ponte a rulli differente da quello artigianale di Brian, con action regolabile;
- tremolo non identico a quello artigianale di Brian.
Brian usò questa chitarra nei video
musicali We Will Rock You e Spread Your Wings. Essa non
è mai stata un perfetto lavoro di liuteria: non teneva l'accordatura
a causa del ponte a rulli scadente che non annullava completamente
l'attrito. Durante il concerto del 1982 a Rutherford, dopo aver rotto
una corda alla sua chitarra originale e, due minuti dopo anche a
questa, per la frustrazione Brian la ruppe sbattendola contro gli
amplificatori. Questo momento storico è immortalato in un file
audio.
Questa chitarra è stata poi riparata dopo svariati anni, dal liutaio Andrew Guyton, attualmente produttore di repliche ufficiali Red Special. Tuttavia, secondo alcune fonti i segni della riparazione sono molto evidenti e comunque Brian non la usa più in concerto.
Questa chitarra è stata poi riparata dopo svariati anni, dal liutaio Andrew Guyton, attualmente produttore di repliche ufficiali Red Special. Tuttavia, secondo alcune fonti i segni della riparazione sono molto evidenti e comunque Brian non la usa più in concerto.
Le Guild BHM
Fin dalla fine degli anni '80, Brian
usò due chitarre replicanti l'originale, sia per le registrazioni in
studio sia per i concerti. Questi prototipi hanno avuto un tale
successo da avviare una prima e ufficiale produzione in serie per il
pubblico.
Il primo modello aveva le seguenti
caratteristiche:
- corpo pieno senza camere tonali;
- manico più stretto;
- ponte Kahler nero, con capotasto bloccacorde;
- manopole più piccole e nere;
- controlli dei pickup avvitati direttamente al battipenna;
- tastiera in ebano;
- pickup artigianali DiMarzio BHM;
- colorazione in tinta più unita.
Inoltre è stata usata nel video di The
Miracle dal ragazzino che impersona Brian May.
Il secondo modello aveva alcune differenze:
- ponte a rulli Schaller Tune-O-Matic;
- cordiera-tremolo con stesso meccanismo dell'originale;
- "mezzaluna" della cordiera più grande dell'originale;
- guida-capotasto bianca anziché nera;
- battipenna separato dal ponte.
Chitarre di riserva di Brian May e modelli speciali
Dal momento in cui conobbe i liutai
Andrew Guyton e Greg Fryer, Brian acquisì diversi modelli sempre più
vicini all'originale:
- le R. S. Fryer, suddetto liutaio, fin dal momento del restauro della Red Special, ha costruito tre prototipi:
- John (in possesso di May), un modello quasi identico in qualità di estetica e timbro sonoro;
- George Burns (in possesso di May), un modello fatto tutto di palissandro, con un suono più duro e moderno;
- Paul, modello quasi identico all'originale, in possesso di Fryer.
- le R. S. Guyton, contribuente anch'egli al restauro, che ha costruito diversi prototipi tra cui:
- la Guyton Green Special, modello di colore verde greenburst, molto fedele all'originale;
- la Guyton Archtop Mk1, prototipo custom semi-acustico ispirato alla R. S.: corpo in mogano scavato con top in acero curvato e tinto di marrone-violaceo scuro, due "f" di risonanza e bordatura in legno chiaro, manico in mogano, tastiera in ebano con intarsi in madreperla circondati da un anello d'argento; doppia configurazione elettronica costituita da due pickup Burns Tri-Sonic, uno al manico e uno al ponte e un piezo al ponte Lashbrook, meccaniche autobloccanti Schaller e cordiera fissa artigianale. Brian non userà questa chitarra, ma verrà poi revisionata per creare un modello migliore, la Mk2.
- la Guyton Archtop Mk2, revisione accurata del modello Mk1, ne sono stati costruiti solo 5 al mondo, di cui uno in possesso di Brian. Corpo in mogano scavato con top in acero curvato di colore grigio e un foro a forma di "f", manico in mogano con tastiera in ebano e segnatasti in madreperla contornati d'argento, configurazione elettronica a due circuiti, con l'aggiunta di un terzo pickup Tri-Sonic al centro e il battipenna nero curvato con i classici 6 switch. Sul battipenna c'è una testa di tasso in madreperla intarsiato, simbolo del contributo dato da Brian per la salvaguardia dei tassi.
- la Guyton doppio manico 12/6, prototipo costruito nel 2011 da Guyton proposto da Pete Malandrone (assistente di fiducia di Brian May), con la quale si è esibito nel tour "Queen + Adam Lambert" del 2012 nel brano Under Pressure. Il manico superiore ha dodici corde mentre quello inferiore ne ha sei; la configurazione dei pick-up ("Adeson" per il manico a 12 corde, "Burns Tri-Sonic" per quello a 6) è controllata indipendentemente dai due manici, le meccaniche sono Schaller autobloccanti, i ponti sono entrambi a rulli, la cordiera a 12 corde è fissa e senza tremolo.
- la Red Special B.M. Signature Special, modello prodotto dall'azienda fondata da May dopo aver sciolto il contratto con la Guild e rilevato la produzione delle repliche ufficiali dalla Burns;
- la Red Special B.M. Signature Super, modello in commercio quasi identico all'originale e curato nei minimi dettagli.
A partire dal tour Brian May &
Kerry Ellis - One Voice, Brian ha occasionalmente usato anche
una BMG "Mini May" e una BMG "Special"
con corpo in alluminio.
Restauro della Red Special
Dopo trent'anni di esibizioni, la
chitarra artigianale di Brian dava segni di deterioramento: essa
mostrava graffi e ammaccamenti, in particolare sul retro, che si era
enormemente scolorito mostrando l'impiallacciatura grezza. Come si
può notare in alcuni live degli anni '90 Brian aveva applicato dei
pezzi di nastro adesivo sul binding che si stava staccando in diversi
punti.
Nel 1997 Brian decise di far restaurare la Red Special, dai liutai Greg Fryer e Andrew Guyton. Non restò comunque senza chitarra: utilizzò delle fedelissime repliche costruite dai due liutai.
Nonostante Brian fosse molto timoroso nella manutenzione della sua chitarra, dovette comunque far sostituire diverse parti usurate come la presa del jack, il tasto zero e il binding intero; l'originaria schermatura in alluminio, allora situata solamente sotto la placchetta metallica dei controlli, è stata rimpiazzata dalla schermatura in rame, stavolta fatta per intero su tutto il vano elettrico. Il foro dell'effetto fuzz sul battipenna è stato chiuso con della resina plastica nera ed è stata intarsiata la caratteristica stella di madreperla; il retro del battipenna è stato coperto con rame da schermatura.
I pickup furono smascherati e paraffinati per ridurre l'effetto microfonico, i pezzi come il ponte a rulli e la cordiera-tremolo furono smontati pezzo per pezzo per essere rilucidati.
I segnatasti in madreperla furono accuratamente rifiniti e le ammaccature riparate; alla fine la chitarra è stata riverniciata e laccata con gli stessi identici prodotti usati all'epoca.
Inoltre, Fryer applicò le caratteristiche cornici che circondano i pickup, in perspex. Secondo un'intervista dello stesso May, i ventiquattro tasti non furono mai sostituiti.
Nel 1997 Brian decise di far restaurare la Red Special, dai liutai Greg Fryer e Andrew Guyton. Non restò comunque senza chitarra: utilizzò delle fedelissime repliche costruite dai due liutai.
Nonostante Brian fosse molto timoroso nella manutenzione della sua chitarra, dovette comunque far sostituire diverse parti usurate come la presa del jack, il tasto zero e il binding intero; l'originaria schermatura in alluminio, allora situata solamente sotto la placchetta metallica dei controlli, è stata rimpiazzata dalla schermatura in rame, stavolta fatta per intero su tutto il vano elettrico. Il foro dell'effetto fuzz sul battipenna è stato chiuso con della resina plastica nera ed è stata intarsiata la caratteristica stella di madreperla; il retro del battipenna è stato coperto con rame da schermatura.
I pickup furono smascherati e paraffinati per ridurre l'effetto microfonico, i pezzi come il ponte a rulli e la cordiera-tremolo furono smontati pezzo per pezzo per essere rilucidati.
I segnatasti in madreperla furono accuratamente rifiniti e le ammaccature riparate; alla fine la chitarra è stata riverniciata e laccata con gli stessi identici prodotti usati all'epoca.
Inoltre, Fryer applicò le caratteristiche cornici che circondano i pickup, in perspex. Secondo un'intervista dello stesso May, i ventiquattro tasti non furono mai sostituiti.
Repliche in produzione
Case di liuteria che producono repliche della Red Special, in serie o su ordinazione:Guyton (Regno Unito) - Brian May official product -
Su richiesta di Brian May in occasione
dei 40 anni di vita della Red Special Andrew Guyton, liutaio
inglese della Contea del Suffolk, ha costruito una replica in serie
limitata (50 pezzi) il cui costo, il più alto del mercato delle Red
Special, è di 7.180 sterline (pari a 8.700,00 euro circa). Ha
usato gli stessi materiali dell'originale, di cui ha potuto prendere
visione personalmente, anche grazie all'aiuto dei raggi X per
scoprire la forma esatta delle cavità interne, impiegando meccaniche
Schaller M6 e pickup Burns Tri-Sonic completamente
modificati, che replicano perfettamente gli originali anche
nell'impedenza.
La replica, considerata da molti la
migliore in assoluto, è firmata da Brian May che ne ha apprezzato
l'eccellente fattura, tanto da definirla identica alla sua chitarra.
RS Custom (Stati Uniti)
La RS Custom è un'azienda statunitense
fondata dal liutaio Everett Wood che produce repliche della Red
Special costruite a mano, fornendone tre modelli: 64 Standard, 64
Special, 64 Supreme. I costi, che variano in ordine all'accuratezza
del modello, vanno dai 4.499 dollari U.S.A. (3.500 euro circa) ai
6.900 dollari U.S.A. (5.300 euro circa).
SGL (Regno Unito)
La SGL è un'azienda del Galles
meridionale (Swansea, West Glamorgan) fondata da Simon Jones,
considerato da molti il miglior liutaio in attività. La sua replica
della Red Special, costruita con cura con materiali di alta qualità,
è fedele all'originale. È senza dubbio una delle migliori repliche
ed il suo costo, naturalmente tra i più alti del mercato delle Red
Special, è di 3.950 sterline (pari a 4.800,00 euro circa).
Sei (Giappone)
La Sei è un'azienda costruttrice di
chitarre giapponese. Le sue repliche della Red Special, ad opera di
Seiji Matsumura, hanno caratteristiche tecniche simili ai modelli
della Kz e sono costruite con materiali di alta qualità,
riproducendo fedelmente l'originale. Le repliche sono due: la SGFR,
il cui costo supera ampiamente i 4.000,00 euro, e la SGFRⅡ, che
raggiunge i 3.500,00 euro.
CQuadro (Italia)
CQuadro Guitar Works è un laboratorio
di liuteria artigianale italiano nato nel 2010
che, oltre a produrre chitarre Custom e dal proprio design, si è
specializzato nella costruzione di repliche fedeli della Red Special,
prodotte in tre modelli: Red Special Basic (versione semplificata
dell'originale, con ponte a rulli Wilkinson e corpo interamente in
mogano), Red Special Extreme (versione identica in tutto
all'originale) e la Gold Special (riproduzione migliorata della
chitarra, tutta in acero, che il liutaio John Birch costruì per
Brian May negli anni '70 e che venne distrutta nei primi anni '80)
non in catalogo ma costruita solo su richiesta.
Nel 2013 ha realizzato una chitarra per
lo stesso Brian May, un ibrido tra una Telecaster e una Red Special
dal suono tutto personale.
Le repliche della CQuadro, considerate
da diversi esperti le migliori in Italia e tra le migliori al mondo,
sono costruite interamente a mano dal liutaio Corrado Carpinteri, che
dal 2005 conduce incessanti ricerche riguardanti la Red Special nel
suo laboratorio di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa,
determinate dalla sua grande passione per la Old Lady. I costi
delle repliche vanno dai 1.800 € per la Basic, ai 4.500 € per la
Extreme.
Brian May Guitars (Regno Unito) - Brian May signature -
L'azienda è gestita direttamente da
Brian May, che dopo aver rilevato la produzione Burns London ha
iniziato, a luglio del 2004, a produrre repliche della sua Red
Special con caratteristiche praticamente identiche ai modelli
Burns. Successivamente le repliche Brian May Guitars hanno
subito leggere modifiche ed oggi le versioni standard, cioè la Brian
May Special (chitarra elettrica) e la Brian May Rhapsody
(chitarra acustica), sono proposte in diversi colori, per un costo
che oscilla tra gli 800,00 e i 900,00 euro.
Dopo l'estate del 2008 Brian May ha
lanciato sul mercato un'altra replica, con la collaborazione tecnica
del liutaio australiano Greg Fryer e del liutaio giapponese Kazutaka
Ijuin, che hanno rispettivamente firmato e marchiato sul retro della
paletta il modello: una Red Special di alta qualità, tutta in
mogano con tastiera in ebano, denominata Super e prodotta in
serie limitata (100 pezzi all'anno). Il costo di questa replica è di
3.200,00 € circa.
Diquattro (Australia)
La replica di questa azienda
costruttrice di chitarre che ha sede a Melbourne, Australia, è opera
di Ralph Diquattro. Proposta dal 2002, è costruita con materiali di
qualità ed è praticamente fedele all'originale (nonostante monti un
ponte un po' più grande ed in posizione leggermente obliqua). Il suo
costo è pari a 2.800,00 euro circa.
Legg (Italia)
La Legg è una casa costruttrice di
chitarre italiana. La sua replica della Red Special, frutto
dell'appassionato lavoro del liutaio Giuseppe Gobbi, come per la
CQuadro oggi non è più pubblicizzata. Fedele all'originale in tutte
le sue parti, è una delle migliori repliche in circolazione. I
modelli di queste chitarre, costruite solo su richiesta, possono
essere due: la Red Special con manico avvitato, switch bianchi e
ponte roller in alluminio w e la Red Special Pro, con un particolare
sistema di incollaggio del manico brevettato dalla casa ed il ponte,
come l'originale in ottone massiccio, completamente costruito dalla
Legg. Il costo delle repliche è di oltre 2.000,00 euro.
Dillion (U.S.A.)
Azienda statunitense, da non confondere
con l'omonimo marchio canadese, la Dillion produce repliche di
chitarre vintage costruite a mano in Corea, tra cui la Red
Special ad un costo di 700,00 euro circa. L'attuale versione
della Old Lady, la DBM-10T, ha sostituito le repliche
precedenti, di cui la versione più accurata era la DBM04,
simile alla replica della Burns.
Jim Reed (Italia)
La ditta italiana Jim Reed, dopo la
dismissione della produzione della Red Special da parte della
Guild, ha iniziato la produzione delle repliche della chitarra di
Brian, equipaggiate con pickup Burns Tri-sonic della Kent
Armstrong. Le prime Red Special erano allestite con due
diverse unità tremolo: Vintage, con il sistema vibrato
americano della "Fender Jaguar" e Floyd
Rose, che ha conferito alla replica un aspetto più moderno.
Oggi l'azienda produce due nuove
repliche: la Red Special HM, venduta a poco più di 500,00
euro, che nonostante monti un'unità tremolo costruita da Jim Reed,
che riproduce l'originale, presenta alcune differenze con la chitarra
di Brian come la diversa leva vibrato, le manopole e gli switch di
colore nero, la tastiera in palissandro chiaro e la Red Special LP
Tail, venduta a meno di 400,00 euro,
con ponte modello Les Paul. Della replica HM la Jim Reed ha costruito, su richiesta, qualche modello Custom
molto più simile all'originale.
Weller (Corea del Sud)
Anche la coreana Weller si è cimentata
in una ottima replica della mitica chitarra di Brian May, la Weller
Red Special modello GMB-200RD. Molto curata nell'aspetto esteriore
che tecnico e con caratteristiche che si avvicinano tantissimo al
prototipo originale, come i pickups Tri Sonic Burns modificati e una
elettronica praticamente identica, unitamente al manico sit in ed ai
legni usati. Si colloca in una fascia di prezzo economica (poco meno
di 500 euro), benché dia effettivamente un suono davvero vicino a
quello tipico della Red Special.
JJ Scott (Vietnam)
Ditta del Vietnam che produce repliche
della Red Special a basso costo (400 euro circa) clonando, in realtà,
il modello della Burns London.
Repliche fuori produzione
Case di liuteria che hanno interrotto
la produzione di repliche della Red Special:
Kz (Giappone)
Kazutaka Ijuin è un liutaio giapponese
che ha prodotto, in passato, esclusivamente Red Special. Il
modello denominato Red Special Pro, costruito fedelmente
all'originale con i migliori materiali, è considerato da alcuni la
migliore replica, nonostante quella della Guyton risulti, per
accezione comune, più accreditata. Il costo, circa 7.000,00 euro,
scende alla metà nella versione denominata Red Special Jr.,
replica più accessibile affiancata alla Pro e prodotta da
luglio 2006, anch'essa fedele all'originale ma con ponte a rulli
Wilkinson regolabile.
Dal 2008 Kazutaka Ijuin, quando ha
iniziato insieme a Greg Fryer (restauratore della Red Special di May)
e per conto della Brian May Guitars la lavorazione della Super
(una replica più semplificata della sua Pro e molto simile
alla Jr.), ha smesso di produrre le sue repliche.
RS Guitars (Stati Uniti)
L'azienda statunitense RS Guitars
fondata da Steve Turpin, chitarrista solista dei Broken Romeo,
produceva esclusivamente Red Special, costruite con materiali
di qualità ed estremamente curate nelle finiture. Tra i suoi
modelli, per i quali impiegava pickup Burns Tri-Sonic prodotti dalla
Adeson, la RS Classic in versione customer provided bridge
è una riproduzione fedele dell'originale. Il costo di queste
repliche era di poco superiore ai 2.000,00 euro.
Guild (Stati Uniti) - Brian May signature -
La Guild, storica fabbrica di strumenti
musicali statunitense, attuò la prima vera produzione ufficiale
delle chitarre Red Special. Brian May seguì da vicino la
progettazione. Nella linea Guild sono stati offerti diversi modelli
firmati Brian May, anche in svariate colorazioni oltre al rosso
canonico (verde, bianco...). Nel catalogo del 1984 veniva offerta la
BHM1: una replica dotata di 3 single coil "DiMarzio Brian
May", sei mini-interruttori di commutazione e vibrato Kahler. Il
corpo in mogano con piano in acero sagomato. Di queste chitarre, che
costavano circa 1.200,00 sterline, ne furono realizzate 316
esemplari. Il modello fu messo fuori produzione nel 1986. In
un'intervista dell'epoca Brian May dichiarò: L'hanno costruita in
mogano pieno, mentre la mia era di compensato. Le Guild sono quindi
un po' più pesanti della mia e hanno il manico più sottile, perché
il mio è veramente spesso e largo, e non piacerebbe a molta gente
oltre a me. Hanno anche cambiato i vecchi pick-up Burns Tri-Sonic con
dei DiMarzio, che hanno un suono molto simile. Poi hanno montato un
sistema di tremolo Kahler alterato in modo da avere lo
stesso tocco del mio. È stato grande avere una chitarra di ricambio
dopo tutto questo tempo. Nel 1993 fece il suo debutto il modello
Brian May Signature. Questo modello era una riproduzione
perfino più accurata della chitarra fatta in casa da Brian, e
disponeva delle riproduzioni autentiche dei pickup esoterici e delle
meccaniche da lui usate all'epoca. Questo particolare modello - ed
altre variazioni con elettroniche e meccaniche più comuni - fu
prodotto ad una tiratura limitata di 1.000 esemplari. La produzione
completa delle 1.000 chitarre previste fu raggiunta nel giro di
qualche mese ed il modello fu quindi messo fuori produzione ben prima
dell'acquisto della Guild Guitars da parte della Fender Musical
Instruments Corporation nel settembre del 1995.
Kid's (Giappone)
L'azienda giapponese Kid's, del liutaio
Hiroshi Kido, creò repliche differenti della Red Special.
Fatta eccezione per la BM-260, simile alla chitarra di Brian
soprattutto esteticamente, ognuno degli altri modelli (BM-Special,
BM-Standard e BM-Dragon) si allontanò sempre più dal progetto
originale, diventando quasi irriconoscibile.
Watson (Stati Uniti)
Nel 2001 apparvero sul mercato le
repliche della Watson e, tra i modelli proposti, uno in particolare
riproduceva abbastanza fedelmente l'originale. Costruita con
materiali di buona qualità e con i pickup Tri-Sonic della Burns
London, questa replica aveva un costo accessibile pari a 1.300,00
euro circa. Da diverso tempo le Red Special della Watson non sono più
in produzione ed i suoi esemplari in circolazione sono difficili da
reperire.
Burns (Regno Unito) - Brian May signature -
L'azienda inglese produttrice dei
famosi pickup Tri-Sonic usati da Brian May per la sua
originale Red Special, decide, più o meno in concomitanza con
la produzione Jim Reed, di contattare il chitarrista e produrre una
replica ufficiale autorizzata. La replica della Burns è del tipico
color rosso ciliegia scuro (ma sono disponibili anche versioni
sunburst), con un doppio binding che avvolge la cassa
sia frontalmente che posteriormente. Il corpo, diversamente dalla
versione originale in quercia, è in mogano. La tastiera è in ebano,
larga e lievemente bombata con 24 tasti delimitati da frets di
spessore medio. Meccaniche Grover auto bloccanti cromate. I pickup
sono la replica dei Tri-Sonic della Burns London montati sulla
Red Special originale, anch'essi cromati. Tramite i ben sei
switch presenti sono possibili svariate combinazioni di suono
e di pickup. Il ponte è in stile Strato e non è una replica
dell'originale, troppo costoso da riprodurre. Le manopole del tono e
volume sono "a cappello", in metallo cromato. Il
suono dei pickup, anche se usati singolarmente, è corposo e pieno di
sfaccettature: ora tagliente, ora pastoso. Gli switch
aggiuntivi servono ad inserire suoni in contro fase. I primi
esemplari di questa replica avevano un costo che raggiungeva i
1.000,00 euro. Da
luglio 2004 la Burns non produce più la replica, che da quel momento
è commercializzata con il marchio Brian May Guitars in quanto
prodotta direttamente da Brian May (senza il logo Burns, sebbene
costruita nella stessa fabbrica).
Greco (Giappone)
L'azienda giapponese Greco costruì,
nel 1970, la prima replica della Red Special. Denominato
BM900, questo modello era una replica non ufficiale,
somigliante esteticamente all'originale ma scadente di qualità.
Brian, che usò la copia Greco in suo possesso per il promo video del
brano dei Queen Good old fashioned lover boy, cercò invano di
contattare il costruttore per creare una versione qualitativamente
migliore ed "ufficiale".
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