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Uno strumento musicale, nel parlato anche solo strumento, è un oggetto costruito o modificato con lo scopo di produrre suoni organizzati rispondenti a esigenze culturali specifiche di ogni cultura della Terra di oggi o del passato e in definitiva anche di produrre musica. Nella lontana preistoria, ma anche presso alcune culture extraeuropee di oggi o nel ricordo di giocattoli sonori infantili della cultura popolare (ma gli esempi possono essere molteplici), qualsiasi cosa producesse suoni poteva essere usato come strumento musicale, mentre oggi il termine tende a definire solo gli oggetti che hanno evidenti progettualità musicali. La storia degli strumenti musicali ha inizio con gli albori della cultura umana, quando venivano usati in riti e cerimonie, e questo uso continua, naturalmente anche oggi, presso molte culture non occidentali. La data e l'origine del primo strumento è oggetto di dibattito fra gli studiosi. In seguito, le diverse culture svilupparono su di essi la composizione e l'esecuzione di melodie per l'intrattenimento, e con l'evoluzione della loro applicazione cambiarono gli stessi strumenti.
La classificazione degli strumenti musicali è una disciplina a sé stante, per la quale sono stati ideati vari sistemi negli anni. I criteri più comuni di classificazione sono l'estensione dello strumento, la sua grandezza, il materiale di cui è fatto o il modo in cui il suono è emesso, come nel più noto metodo accademico, la classificazione Hornbostel-Sachs. La scienza che studia gli strumenti musicali è denominata organologia.
Tutti gli strumenti musicali, eccetto quelli elettrofoni, sono stati citati nella letteratura antica, come le iscrizioni Egizie e la Bibbia o probabilmente anche in epoca precedente. Il corpo umano, capace di generare sia la voce che suoni percussivi, potrebbe essere stato il primo strumento musicale, o forse le pietre e i ceppi vuoti. Flauti di circa 9.000 anni fa, sono stati ritrovati nei siti archeologici della Cina. Il flauto di Divje Babe trovato in Slovenia risulta avere circa 40000 anni.
Gli strumenti musicali possono esser classificati secondo vari criteri. Fra i più diffusi quello basato sull'uso che ne fa lo strumentista, molto diffuso e ripreso ampiamente nella struttura di una orchestra, e quello basato sul metodo di produzione del suono, nella versione occidentale noto come sistema Hornbostel-Sachs, con un predecessore storico nell'India fra il 200 avanti e dopo Cristo ("Natya Shastra/Bharata Muni"). La classificazione degli strumenti musicali può avvenire anche secondo criteri diversi, per esempio differenziando le caratteristiche comuni, o le tecniche di utilizzo, o il campo di applicazione, per origini geografiche ecc.
Si tratta della classificazione orientata alla struttura dell'orchestra sinfonica e si articola quindi in:
  • strumenti ad arco
  • strumenti a fiato (ottoni e legni)
  • strumenti a percussione
  • strumenti a tastiera
  • strumenti a pizzico

La classificazione avviene solitamente secondo il sistema Hornbostel-Sachs, che li suddivide in cinque famiglie (idiofoni, membranofoni, cordofoni, aerofoni, elettrofoni).

Le cinque suddivisioni della Classificazione Hornbostel-Sachs sono:

Aerofoni

Gli aerofoni emettono un suono per mezzo di una colonna d'aria che vibra all'interno dello strumento. Negli aerofoni risonanti (come legni ed ottoni, tradizionalmente detti "fiati" nel loro complesso), in cui l'aria è contenuta in una cavità dello strumento, e aerofoni liberi (come l'armonica a bocca), in cui l'aria si trova all'esterno.

Cordofoni

Nei cordofoni il suono è emesso dalla vibrazione di una corda azionata tramite lo sfregamento di un arco (strumenti a corde strofinate), la percussione di un martelletto (strumenti a corde percosse), o pizzicando le corde di cui sono dotati (strumenti a corde pizzicate). I principali cordofoni sono: violino, pianoforte, clavicembalo, contrabbasso, viola, chitarra, liuto.

Membranofoni

Nei membranofoni il suono è prodotto dalle vibrazioni di membrane, percosse dalle mani o da appositi battenti (in questo caso chiamati tamburi), oppure fatte vibrare da colonne d'aria (in questo caso chiamati mirliton). Vi sono anche strumenti in cui alla membrana è fissata un'asta (tamburi a frizione) o ad una cordicella (tamburi a pizzico).

Idiofoni

Negli idiofoni il suono è prodotto dalla vibrazione del corpo dello strumento stesso. In base al modo in cui lo strumento è messo in vibrazione, gli idiofoni si dividono in:
  • idiofoni a percussione (triangolo, gong, xilofono, metallofono, marimba, vibrafono);
  • idiofoni a concussione (piatti, nacchere);
  • idiofoni a scuotimento (sonaglio, maracas);
  • idiofoni a scorrimento (guiro, scetavajasse).

Elettrofoni

Negli elettrofoni, il suono viene generato per mezzo di elettricità, o per induzione elettromagnetica. La famiglia è stata aggiunta successivamente alle prime quattro.