Risponderò a questa domanda nell'unico modo possibile, e cioè mostrandovi la mappa turistica della città di Milano. Fico, eh?
Qui vediamo la città vista dall'alto con tutte le sue attrazioni turistiche principali in bella vista, in modo che il turista possa individuarle facilmente e capire come raggiungerle.
Ecco un'altra mappa di Milano, questa volta però si tratta della metropolitana:
Si tratta sempre di Milano vista dall'alto, ma questa volta è come se vedessimo in trasparenza le sue viscere: le lineette colorate sono diverse linee della metro, con le rispettive fermate e le varie coincidenze con stazioni del treno e dell'autobus.
Questa è sempre Milano, ma è la mappa "della Resistenza": qui trovi "l'elenco delle lapidi individuali e collettive e delle Pietre d'inciampo del centro storico, e con la sintesi delle drammatiche storie dei caduti".
Questa è la mappa di Milano, ma dei contagi Covid di maggio 2020.
Quattro mappe della stessa città, quattro storie diverse. Ogni mappa è una selezione di informazioni: qualcosa viene incluso e qualcosa viene escluso. Nella mappa turistica vengono indicati i luoghi di interesse della città, in modo che il turista sappia quali sono, dove sono e come raggiungerli; anche la mappa contagi ne conta qualcuno, per dare a chi non conosce la città un punto di riferimento per leggere la dimensione della mappa. Nessuno dei due però include la posizione dei ristoranti migliori di Milano, anche se, insomma, a qualche utente della mappa turistica avrebbero potuto anche interessare. E così la mappa della metro non ci dice dove sono le farmacie o dove si trova il Municipio, anche se magari qualcuno sta prendendo la metro proprio per andare lì. E la mappa della Resistenza non ci mostra i luoghi descritti dal Manzoni nel capitolo della peste o quelli delle Cinque Giornate di Milano, anche se a un appassionato di storia avrebbe pure fatto piacere visitarli.
Se volessimo creare una mappa che contiene tutte le informazioni possibili (vie, ristoranti, punti di interesse, tabaccai, fognature, lampioni, parcheggi, piste ciclabili, parchi, ospedali, sottopassaggi, supermercati che offrono tessere di raccolta punti…) ci troveremmo come nel paradosso del racconto di Borges: "una Mappa dell'Impero che aveva l’Immensità dell'Impero e coincideva perfettamente con esso". Una mappa impossibile da consultare, "inutile", come la definirono le generazioni successive nel racconto di Borges, inservibile, da buttare.
In un romanzo, vale lo stesso principio: per quanto ci sforziamo di registrare ogni singolo dettaglio, ogni romanzo avrà le sue "assenze". Non è possibile descrivere tutto, bisognerà sempre scegliere cosa descrivere e perciò scegliere che cosa escludere dalla pagina. La domanda "Che cosa devo includere?" può essere risposta solo sapendo cosa, precisamente, si intende creare. Un romanzo non ha uno scopo utilitaristico come una mappa delle linee della metropolitana o dei percorsi delle piste ciclabili di Milano, ma, come una mappa, il romanzo è definito dal suo scopo.
È "molto importante", quindi, descrivere minuziosamente un ambiente, in un romanzo?
Io credo che sia necessario descriverlo bene. Per descriverlo bene, devi renderlo reale. Per renderlo reale, non è importante la quantità, dei dettagli, ma la qualità. Cosa sta per succedere, in questo ambiente? Che atmosfera deve percepire il lettore? Chi sta raccontando/vivendo questo ambiente? Se, ad esempio, il tuo protagonista sta venendo inseguito da un assassino assetato di sangue, ha senso che si fermi a contemplare l'arredamento della stanza in cui si è nascosto? Lo sta facendo con lo scopo di cercare, freneticamente, un'arma con cui difendersi? Allora quali dettagli potrà notare una persona che cerca qualcosa da usare per colpire? Il colore delle tendine? Non credo. Stai cercando di ottenere un senso di dilatazione temporale? Il tuo personaggio è in attesa che succeda qualcosa o sta cercando di distrarsi da un'emozione molto intensa? Magari gli hanno appena comunicato che il figlio è morto in un incidente e il protagonista non riesce a sentire niente, è come se fosse ipnotizzato dall'intricato disegno floreale che si arrampica sulla carta da parati del salotto; non sa che fiori siano, sono grandi e hanno l'aspetto di qualcosa che puzza di dolce.
Non possiamo sapere che cosa sia necessario includere e, quindi, escludere finché non sappiamo cos'è che stiamo creando, dov'è che vogliamo andare. E dobbiamo essere consapevoli di come funzionano i nostri strumenti per ottenere il risultato che desideriamo.
0 comments:
Posta un commento