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Il canto è l'emissione, mediante la voce, di suoni ordinati per ritmo e altezza a formare una melodia. Il canto si articola di solito su un testo, anche se non necessariamente; il duplice canale di comunicazione (musica-parola) rende la voce lo strumento musicale naturale più duttile, capace di produrre sull'uomo gli effetti più profondi nell'animo e nella psiche.
Un gruppo di cantanti (detti anche cantori) che cantano insieme, formano un coro.

Tipi di emissione

La voce umana è il suono prodotto nella laringe dalla vibrazione delle corde vocali per effetto dell'aria espirata dai polmoni mediante occlusione della glottide. Il timbro vocale è influenzato principalmente dalle caratteristiche morfologiche delle corde vocali, ma anche dalla conformazione del viso (dove risuona la voce) e fisica in generale. Il timbro vocale può essere artefatto e questa capacità è studiata e sfruttata da attori, imitatori e altre categorie di professionisti della voce.
Nel canto la voce di petto si usa in prevalenza per i suoni gravi e quella di falsetto per le note acute. I due registri ('di petto' e 'di testa') possono combinarsi tra loro; a seconda dello stile e delle tecniche adottate, si avverte in modo più o meno pronunciato il passaggio dall'una all'altra emissione.

Voce impostata

La cosiddetta "impostazione" è un termine tecnico legato ai diversi tipi di repertori ed estetiche, alla storia e alle differenti scuole vocali. Il concetto storico-estetico di "voce impostata" si è sviluppato parallelamente alle crescenti difficoltà tecniche richieste ai cantanti dai coevi repertori vocali, pertanto è molto difficile dare una definizione univoca della voce impostata e del relativo allenamento fisico-artistico.
Per 'voce impostata' secondo i dettami della musica colta si intende, di solito, una voce di timbro omogeneo (detto "rotondo"), che abbia una buona tenuta di fiato (per cantare frasi lunghe) e volume (per farsi sentire anche da molto lontano); tutto ciò dovrebbe essere ottenuto cercando di non sottoporre le corde vocali a sforzi o atteggiamenti eccessivi che le danneggerebbero (si dice in proposito "cantare sul fiato").
La respirazione è detta in genere diaframmatica. Dopo l'inspirazione, varie fasce muscolari, tra cui gli addominali inferiori e i muscoli pelvici, vengono tesi per creare un sostegno muscolare che accompagni il dosaggio controllato del fiato.
L'emissione avviene all'altezza della laringe, organo dentro il quale si situano le corde vocali. Per una buona emissione di canto, qualunque sia il genere praticato, bisognerebbe evitare che nella voce sia presente aria, cercando di produrre un suono il più possibile limpido e pulito. Nel canto lirico, in cui le vocali tendono a essere pronunciate in modo uniforme (o omogeneo), i suoni sono indirizzati verso la "maschera", ossia la parte del viso compresa tra bocca e fronte, e in particolare la zona dei seni paranasali. Ciò penalizza la dizione delle vocali, che è alterata rispetto a quella della lingua parlata, ed è il motivo per cui di solito nel canto lirico non si comprendono le parole.
La tecnica di articolazione varia a seconda delle caratteristiche fonetiche della lingua in cui si canta. Cantare in tedesco o in italiano presuppone diversi atteggiamento muscolari all'altezza della maschera o della laringe. Anche l'altezza, a seconda del registro impiegato, influenza l'articolazione ed è spesso accompagnata da particolari fogge facciali (i sovracuti vengono spesso intonati sorridendo, mentre gli acuti di petto con un'iperestensione della mandibola).
La voce impostata è solitamente una voce sonora, se non stentorea. In particolare i repertori tardo ottocenteschi e contemporanei richiedono molto spesso voci potenti che riescano ad emergere sul volume imponente dell'orchestra.

Falsetto

La voce di falsetto è documentata nei trattati antichi, nei repertori classici e moderni e nelle trattazioni estetiche. Il falsetto coinvolge in minor modo la muscolatura, permettendo di riprodurre i suoni, soprattutto acuti, con uno sforzo minore rispetto alla voce di petto. È per questo che, rispetto alla voce piena, il suono del falsetto risulterà più leggero. Durante l'emissione in falsetto il piano delle corde vocali è inclinato.

Registri

I registri vocali sono classificazioni che vengono associate alla voce in base all'estensione, ma anche ad altri parametri che possono variare a seconda dell'epoca e della cultura di appartenenza.
Normalmente, la voce maschile è più bassa della voce femminile. Dal più acuto al più grave, nel canto classico i registri vocali sono così denominati:
  • soprano
  • mezzosoprano
  • contralto
  • tenore
  • baritono
  • basso
Nella musica lirica si sono create successivamente ulteriori categorie: soprano drammatico, soprano di coloratura, tenore di grazia, basso profondo etc.

Gli stili di canto

Per stile di canto si intende in genere una modalità esecutiva, variabile in relazione al repertorio e all'epoca. L'interpretazione di questa locuzione è però ampia, potendo comprendere diversi aspetti dell'arte del canto.
Si può, inoltre, parlare di stile vocale per i cantanti che utilizzano in maniera personale i diversi elementi costitutivi della voce, anche in funzione dei mezzi di amplificazione (microfoni), o di registrazione (digitale o analogica), dove l'emissione vocale è modificata nel timbro, volume, etc.
Le tecniche di canto, colte e popolari, possono includere:
  • Sprechgesang - stile vocale espressionista che unisce il canto al parlato, presente in numerose composizioni classiche (specie nella tradizione germanica).
  • Urlo - usato da numerosi gruppi hardcore punk.
  • Growl - voce profonda, rauca e gutturale, introdotta da Jeff Becerra dei Possessed nell'album Seven Churches
  • Scream - voce "strillata" e "sgraziata", tipica di generi come black metal, death metal e hardcore punk.
  • Ululato - impiegato in numerosi generi sperimentali ed underground, nel country e nella psichedelia
  • Canto armonico, diplofonia, triplofonia - tecnica di produzione di più note o armonici contemporaneamente (come nel canto Xöömej, nel canto a tenore o nei canti religiosi dei monaci tibetani).
  • Scat - improvvisazione jazz con fonemi privi di senso.
  • Jodel o jodler - canto caratteristico del Tirolo con rapidi e netti salti che alternano falsetto e voce di petto.
  • Vocalese - stile vocale jazz che si basa sull'adattamento di testi di senso compiuto alla linea melodica originariamente strumentale.