Risultato immagini per Indie rock



L'indie rock è un genere musicale di alternative rock nato nel Regno Unito e negli Stati Uniti alla fine degli anni ottanta e diffusosi, soprattutto a partire dagli anni 2000, anche in diversi altri Paesi in cui si è sviluppato un panorama autoctono fatto di band con discreta popolarità nazionale ma, a parte alcuni casi, praticamente sconosciute al di fuori dei loro confini.
In modo generico, viene usato come termine per descrivere l'indipendenza di certa musica dalle grandi etichette discografiche commerciali.

L'origine del termine
Il termine indie è un neologismo inglese derivato dalla contrazione del termine independent (indipendente), riferito ad un genere di musica (quella, appunto, delle etichette discografiche indipendenti) caratterizzato da un diverso approccio rispetto alle modalità di produzione della stessa che, quantomeno in origine, era generalmente contrapposto a quelle utilizzate nella musica pop di massa (o mainstream) prodotto e distribuito dalle grandi case discografiche.
La particolarità dei gruppi e degli autori indie rock risiedeva originariamente soprattutto nell'approccio per lo più autonomo, del tipo "fai-da-te" (DIY, do it yourself) e che li portava spesso a fare tutto per conto proprio sia nella fase di registrazione, ma anche nella pubblicazione e nella distribuzione, fino all'organizzazione dei propri concerti. Artisti che, al successo delle classifiche, perlopiù preferivano una posizione più autonoma rispetto al mantenimento del pieno controllo sulla loro musica e alle scelte che ne conseguivano, preferendo etichette discografiche indipendenti e relativamente low-budget (o addirittura autoproducendosi). sebbene alcune di queste etichette indipendenti avessero accordi di distribuzione con le grandi major, operavano comunque in modo da far conservare ai loro artisti una propria autonomia, lasciandoli liberi di esplorare suoni, strade e tematiche spesso invise al grande pubblico.
Quando però, a metà degli anni novanta, l'inaspettato exploit del grunge negli Stati Uniti e del britpop nel Regno Unito rese possibile il successo commerciale di alcune band fino ad allora sconosciute al grande pubblico, il termine indie rock cominciò progressivamente a perdere quella valenza originaria di musica alternativa e, anche a seguito di quei grandi cambiamenti nel settore della musica dovuti soprattutto (negli anni 2000) alla crescente importanza di internet, venne poi ridotta a mero termine identificativo di genere musicale.

Anni '80: la nascita
Regno Unito
Nel Regno Unito, la nascita di una prima scena musicale indie può essere ricondotta alla pubblicazione di una tape-compilation intitolata C86 e distribuita nel 1986 dalla rivista musicale NME, con all'interno gruppi come Primal Scream, The Pastels, The Wedding Present e altre band.
Bob Stanley, giornalista del Melody Maker e membro fondatore della pop band Saint Etienne, in una sua intervista definì il C86 "l'inizio della musica indie...a metà degli anni '80 l'etica del DIY e qualsiasi atteggiamento punk residuo erano limitate in sacche isolate in tutto il paese. La compilation C86 e i concerti li ha riuniti in un'esplosione di nuovi gruppi."
Da quella uscita, infatti, il termine C86 rapidamente evolse in una scorciatoia per indicare la nascente scena indie pop britannica caratterizzata da un sound fatto di chitarre melodiche e brani dalle strutture tipiche del power pop e che fu di grande influenza sullo sviluppo dell'intera scena indie inglese rintracciabile nel lavoro di etichette come la Postcard Records e di altre labels significative quali Creation, Subway e Sarah Records e di band come The Smiths, The Stone Roses, Jesus & Mary Chain o nel dream-pop dei Cocteau Twins la cui musica influenzò il movimento shoegaze di fine anni '80.
Lo shoegaze, chiamato così per la tendenza dei membri della band a (metaforicamente) guardare i loro piedi e i pedali degli effetti per la chitarra sul palco, piuttosto che interagire con il pubblico, di gruppi come My Bloody Valentine, Slowdive e Ride presenta un wash of sound (citando il wall of sound) che oscurava le parti vocali e melodiche con lunghi riff, distorsioni e feedback.
Altro movimento importante è quello che alla fine degli anni 80 alimenta la scena Madchester e che gira intorno alla Hacienda, un club di Manchester di proprietà dei New Order e della Factory Records. Gruppi come Happy Mondays e Stone Roses che osarono mischiando generi all'apparenza lontani tra di loro come i ritmi acid della house con il northern soul, il funk e il pop melodico chitarristico dando luogo a un sound molto particolare e che, qualche anno dopo, influenzò il movimento Britpop di inizio anni 90.

Stati Uniti
Negli Stati Uniti, verso la metà degli anni ottanta, il termine indie cominciò a essere usato per descrivere la musica della scena hardcore e soprattutto quella prodotta da etichette discografiche Post-punk che utilizzavano perlopiù il circuito delle radio universitarie (college rock) per la loro promozione. Band che in generale si ponevano in contrapposizione al mainstream synthpop dominante dei primi anni ottanta. Nomi come Pixies, Hüsker Dü, Minutemen, Meat Puppets, Dinosaur Jr. e The Replacements che erano portatori di un suono più abrasivo e dissonante rispetto al punk 77, o addirittura con una matrice noise rock sottolineata da voce distorta, chitarre elettriche graffianti e basso e batteria potenti, di band quali Sonic Youth, Swans, Big Black e Butthole Surfers.
La strada intrapresa da questo nugolo di artisti fu diretta conseguenza della nascita di un certo numero di etichette discografiche indipendenti che videro la luce proprio in quegli anni. Tra questi, la Dischord Records fondata nel 1980 a Washington, la Sub Pop Records nata nel 1986 a Seattle, la Matador Records di New York City nata nel 1989 e la Touch and Go Records di Chicago nata come fanzine nel 1979 e che ha cominciato a pubblicare nel 1980. Alternative Tentacles.

Anni '90: la svolta
Stati Uniti
Gli anni 1990 portano grandi cambiamenti alla scena alternative rock statunitense: il grunge di gruppi come Alice in Chains, Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden come anche il punk revival di band come Green Day e The Offspring diventa musica da classifica, raggiungendo un grande successo commerciale e attraendo così maggiori investimenti da parte delle grandi case discografiche.
Come risultato di questi cambiamenti, il termine alternative, perde il suo significato originale legato ai movimenti contro-culturali e comincia a fare riferimento ad una nuova forma di musica più leggera che ora può raggiungere il successo mainstream e il termine Indie Rock viene così utilizzato solo esclusivamente per riferirsi a band underground come Guided by Voices, Pavement, The Grifters o i Sebadoh di Lou Barlow.
La fine del decennio vede svilupparsi tutta una serie di sotto-generi e di stili correlati come l'indie pop, il lo-fi (in cui le tecniche di registrazione evitavano raffinatezze in favore di un più genuino DIY), il noise pop, l'emo (nato con la scena hardcore punk negli anni 1980 con band come Fugazi e che poi ha guadagnato popolarità con band quali Sunny Day Real Estate, The Promise Ring, The Get Up Kids che importarono un sound più melodico all'interno del genere), lo Slowcore (dove il dolore e la sofferenza passa attraverso l'uso melodico di strumenti acustici ed elettronici nella musica di band come American Music Club e Red House Painters) e il post-rock (uno stile sperimentale influenzato dal jazz e dalla musica elettronica, introdotta da band quali Slint, Bastro e Bark Psychosis e ripreso da altre quali Tortoise, Stereolab, Rachels, June of 44), con le sue varianti space rock (che guarda indietro alle radici progressive rock e al minimalismo di Spaceman 3, Spectrum e Spiritualized e che più tardi sfornerà gruppi tra cui Flying Saucer Attack, Godspeed You Black Emperor! e Quickspace) e math rock.

Regno Unito
Negli stessi anni 1990 anche in Inghilterra furono numerose le band che portarono grandi cambiamenti alla scena alternative rock inglese: già dalla fine degli anni ottanta, gruppi come i The Smiths e gli Stone Roses influenzarono i movimenti degli anni novanta dello shoegazing e del britpop. Per quest'ultimo genere, sono fondamentali gruppo come i Blur e gli Oasis. I secondi riuscirono a portare la loro musica di fronte al grande pubblico, raggiungendo il culmine nel 1996 a Knebworth Park, dove si esibirono davanti a 250000 persone.

Anni 2000: l'esplosione
Il cambiamento dell'industria musicale a causa del calo record nelle vendite discografiche, la crescita di nuove tecnologie digitali e un maggiore uso della rete come strumento di promozione della musica hanno fatto sì che, nel nuovo decennio, una nuova ondata di band indie rock raggiungesse il successo popolare.
L'uso diffuso del termine indie allargato anche ad altre forme di cultura pop, ha portato un certo numero di commentatori a suggerire il fatto che l'indie-rock avesse cessato di essere un termine significativo, così come lo si intendeva nei due decenni passati. Wendy Fonarow, un professore di antropologia e autore del libro Empire of Dirt: The Aesthetics and Rituals of British Indie Culture, afferma ad esempio che questo cambiamento si è verificato perché, a cavallo del secolo, band indie nordamericane hanno cominciato ad essere influenzate dalla musica indie britannica che, tramite Internet, venivano pubblicate in supporti e siti web (quali Pitchfork) di musica online immediatamente disponibili per gli utenti.

Festival indie rock
  • All Tomorrow's Parties
  • Primavera Sound Festival
  • Festival di Reading e Leeds
  • Glastonbury Festival
  • Lollapalooza
  • South by Southwest
  • Coachella Valley Music and Arts Festival
  • Villette Sonique
  • Roskilde Festival
  • Independent Days Festival
  • MI AMI Festival
  • Lowlands Festival
  • Pinkpop Festival
  • Festival Internacional de Benicàssim
  • Ypsigrock
  • Sziget Festival