Perché sono MILIONI, in Italia.
La pila dei manoscritti in cerca di editore, quella che in Inghilterra chiamano affettuosamente 'la montagna di fango'. Ogni singola casa editrice italiana ha un angolo pieno di robaccia del genere, e dico robaccia perché il 95% di quella montagna… E' imbarazzante per gli autori che l'hanno scritta. E se ti capita di incontrare di persona alcuni di quegli autori, è davvero difficile trattenersi, mentire, essere ipocriti per non farli soffrire… Ma la verità è che scrivono spazzatura, l'equivalente dell'angolino impolverato in casa che non pulisci mai… Ma non glielo puoi dire in nessun modo.
Ti faccio un esempio concreto.
L'Italia ha 60 milioni di abitanti, e la sua nazionale di calcio è SPESSO tra le 10–15 migliori squadre del mondo.
La Cina ha 1,5 MILIARDI di abitanti, eppure la sua nazionale NON è così forte, storicamente, come quella Italiana.
Com'è possibile, con un bacino di utenza tanto sterminato? Non dovrebbe avvantaggiare tantissimo la Cina?
No.
Quello che avete appena letto è possibile perché in Italia TUTTI giocano a calcio… Mentre in Cina gli sport che vanno davvero forte sono altri.
Quindi se in Italia ci sono 60 milioni di abitanti… State pur certi che 60 milioni di persone hanno giocato a calcio quanto meno da ragazzini.
La stessa cosa vale per gli scrittori.
Non esistono statistiche ufficiali, ma una persona che lavorava dentro una casa editrice mi disse una volta che, secondo lui, gli Italiani che hanno scritto ALMENO un libro in vita, e vorrebbero TANTO vederlo pubblicato e venduto… Secondo lui, sarebbero il 100% degli Italiani.
Il 100% degli Italiani ha CERCATO di diventare uno scrittore ALMENO una volta nella vita.
Sono tanti, eh? Troppi.
Significa che manca quello che io chiamo il 'rispetto dell'arma'. Perché scrivere è davvero un'arma… puntata contro la tua testa.
Il rispetto dell'arma è un modo di dire per quando -in ambiente militare - qualcuno si spara su un piede dopo un prolungato periodo nel quale 'giocava' (faceva cose pericolose) con la sua arma.
Significa che secondo gli Italiani scrivere sarebbe un dono piovuto dal cielo, e che si tratterebbe soltanto di scoprire a chi è cascato in testa, e a chi no.
Secondo questo professionista con cui ho speso molto tempo (tanti anni fa), TUTTI hanno scritto ALMENO una raccolta di poesie, un diario, un libro di pensieri (orrore assoluto) o una serie di scritti… E vorrebbero vedere pubblicate tutte assieme le loro 'fatiche' (che fatiche non sono per nulla, considerato che NESSUNO si impegna a scrivere).
Ovviamente, nessuna casa editrice ha né il tempo né la voglia di leggere tanta monnezza (io l'ho fatto, io ho letto manoscritti per una casa editrice, e vi assicuro che il 90% di quello che arriva è monnezza).
Ecco perché, chi ne mastica di questo settore, vi confermerà che scrivere non è un mestiere esattamente come non lo è 'fare il pilota di formula 1'. Nessuno esce dalla scuola dell'obbligo e si sogna di fare il pilota di formula uno, okay? Al massimo, vai a fare il pilota… Ecco, quello puoi provare a farlo, e diventare professionisti è già difficile. E dopo, se diventi un fuori classe pazzesco in altre categorie minori, dopo, forse…. Qualcuno ti invita a fare un provino in formula uno perché la TUA CARRIERA se lo merita (non tu).
Diventare romanziere (di professione) è un risultato, non un mestiere.
E considerati i milioni di italiani che scrivono, è un biglietto della lotteria.
Anche perché le case editrici non pubblicano 'i migliori'.
Le case editrici cercano determinati (precisissimi) tipi di lavoro, e pubblicano i migliori che riescono a trovare di quel tipo ben preciso.
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