È stata una delle più grandi cantanti jazz, gospel, blues e spiritual della storia e sfruttò il suo ascendente per i diritti dei neri.
Le sue canzoni, in alcuni Stati, venivano persino proibite a causa dei testi fortissimi:
“Mi alzate le tasse, vi prendete il mio salario, sperduti i figli in Vietnam. Che cosa credete che siamo di seconda mano?”.
Per Nina, Martin Luther King era troppo conciliante con i bianchi; il suo punto di riferimento era Malcolm X di cui condivideva le idee radicali e gli atti di terrorismo.
Lottò anche per i diritti delle donne, e viaggiò ovunque propugnando le sue idee con determinazione.
La “sacerdotessa del soul” morì nel sonno nel 2003 in Francia. Secondo le sue volontà venne cremata e le sue ceneri vennero sparse in vari luoghi dell’Africa, terra d’origine dei suoi antenati.
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