LA RISPOSTA CHE NON AVETE NESSUNA VOGLIA DI LEGGERE…

Col duro lavoro.

Eh già.

Mica penserete di essere baciati dall'ispirazione guardando il soffitto, vero?

No, signori.

Al capolavoro si arriva dopo avere cestinato montagne di spazzatura… E DOPO, se proprio hai voglia di passare per genio, puoi pure dare fuoco a quella montagna di carta, e far finta col resto del mondo che non sia mai esistita.

E ci crederanno tutti… Perché ci vogliono credere. E' cento volte più bello credere al mito del genio, piuttosto che al duro lavoro.

Pensateci bene.

E' più bella la storia del poveraccio che si fa un mazzo quadrato… E poi ottiene finalmente quello che si merita.

- Oppure -

è più bella la storia dello scrittore 'Luke Skywalker', figlio di Anakin Skywalker, con la 'forza creativa' che 'scorre potente dentro di lui' perché è il figlio del grande Anakin Skywalker, e quindi un giorno si compierà finalmente l'antica profezia del tale padre, tale figlio?

Massì…

Avete capito: il luogo comune del genio che scrive un capolavoro senza il minimo impegno, 'buona la prima', e ci piace vincere facile bonsi-bonsi-bon-bon-bon è un luogo comune nato dal genio di qualche dipartimento di marketing che aveva capito il pubblico meglio di chiunque altro.

E al pubblico piace l'idea che le genialate caschino semplicemente dal cielo.

Lasciate che vi spieghi allora come funziona veramente la faccenda.

Il processo di base si chiama BRAINSTORMING, e si basa sull'improvvisare tante cattive idee a caso, senza remore, e senza vergogna. Una volta iniziato questo processo (e andando avanti abbastanza a lungo, senza mollare subito), ecco che le idee incominceranno a combinarsi tra di loro e diventare più complesse, meno banali, forse pefino interessanti.

Arrivati a quel punto, sarete già al livello 2 della faccenda e dovete solo tenere duro un altro po'.

Una volta trovata un'idea veramente interessante tra queste, non vi resta altro che smettere di 'cercare altrove' e continuare il brainstorming in una direzione sola (invece che in qualunque direzione).

Attenzione però… Perché esiste anche il livello 3.

Il livello 3 è quando vi state barcamenando nella vostra 'costruzione' di idee avute a 'sangue freddo'… Quando venite improvvisamente folgorati da qualcosa che non c'entra assolutamente una mazza, ma che è molto più interessante e originale al tempo stesso. Spesso ci vuole addirittura del coraggio per portare a termine una vera idea di livello 3, perché un'autentica idea di livello 3 ha sempre il sapore del salto nel vuoto, dell'ignoto, e della follia. Scrivere per es. un romanzo intero su QUELLA idea (uno o due anni di lavoro), vi sembra una cosa da pazzi, e non lo farebbe nessuno. Tuttavia, le grandi idee (e i grandi capolavori) si nascondono sempre nel livello 3 o addirittura nei successivi. Il problema dei livelli dal terzo in poi, è che ci vuole veramente tanta esperienza per non mandarli in vacca. Sono idee senza mezze misure: o verrà fuori qualcosa di decisamente sopra la vostra media usuale, oppure verrà fuori uno schifo totale.

Questo spiega perfettamente una intervista che Stephen King rilasciò alcuni anni fa:

"Dopo sessanta romanzi, ancora oggi quando inizio un romanzo non so se riuscirò o se fallirò. E quando cerco di spiegare alla gente che ogni romanzo è un rischio… Loro non ci credono. Non c'è proprio verso che ci credano. E io non so come spiegarglielo"

Detto questo, qualcuno citava Heminghway e il 'poltrire' in generale.

Sì, il terzo livello ha la spiacevole abitudine di farti venire le idee migliori mentre stai facendo tutt'altro: mentre sei al lavoro, mentre stai facendo da mangiare, mentre sei sotto la doccia. Tuttavia, non è una cosa che cade dal cielo e NON arriva se una persona NON sta lavorando già ad altro.

Per esempio è un classico cominciare a scrivere un romanzetto da quattro soldi, e poi un bel giorno, mentre sei in doccia, trovare un'idea cento volte migliore e buttare nel cestino il romanzo precedente.

Oppure - ed è quello che fanno i grandi scrittori - cominciare un romanzo usando solo uno scheletro di trama, in modo da poter cogliere tutte le idee 'impreviste' che verranno fuori in corso d'opera… Perché in genere sono anche le uniche che varranno davvero qualcosa.


NOTA FINALE

Non dimenticate infine che la creatività è un muscolo, e più la usi, più migliora.

Ho avuto la fortuna di conoscere vari scrittori, anche professionisti, e di fare brainstorming in sessione mista con scrittori veri e non (attori, registi, ecc, che erano lì per collaborare).

La differenza tra le persone 'abituate' a risolvere problemi di trama (oltre che inventare personaggi a go go) e quelli che invece erano abituati, perché non lo fanno mai…

Tale differenza, nella mia esperienza personale, è abissale.

Gli scrittori letterari, per esempio, questa differenza la conoscono benissimo sulla loro pelle (a patto che abbiano scritto almeno 2–3 romanzi) perché tutti gli scrittori letterari hanno un pessimo rapporto coi loro vecchi romanzi, quelli scritti 5–10 anni fa.

Qualunque scrittore al mondo ti confermerà infatti che c'è una grande differenza tra lo scrittore che era al suo primo romanzo, e quello che è adesso.

Direi che è tutto.