La routine by Wallace Lee, l'autore di Rambo Year One (ma impostata 'di base' su quella suggerita da Stephen King, sul suo saggio 'On Writing' - se volete fare veramente gli scrittori, leggetelo!!).

  1. scrivere. Ovvero: andare avanti col vostro lavoro attuale (romanzo o racconto che sia). Fatelo sempre, ogni giorno, dall'inizio fino alla fine e senza pause, con l'accento sullo scrivere il FINALE, perché è la parte più importante di qualunque storia. Il valore di uno scrittore si conta infatti su quante trame ha portato a termine, non sul numero di pagine che ha scritto. Viceversa, i lavori lasciati a metà non contano. Anzi. Sono solo tempo perso. L'importante - specialmente all'inzio - è scrivere anche male, ma portare comunque sempre tutto a termine. Fidatevi di me. Ogni cosa lasciata a metà è tempo perso. Viceversa, un racconto o un romanzo scritto male, invece… Rappresentano un errore che COMUNQUE non farete mai più. Ed è già un grosso passo in avanti, rispetto al perdere tempo.

  2. correggere. Ovvero: prendere il vecchio lavoro (non quello attuale) e correggerlo frase per frase. Significa valorizzare la storia aggiungendo dettagli visivi, emotivi, eccetera (revisione creativa). E poi correggere o riscrivere frase per frase, in modo da renderlo più scorrevole, incisivo, eccetera (revisione stilistica). Io revisiono ogni mio singolo testo (romanzo o racconto che sia) almeno 5–6 volte frase per frase. 'Buona la prima' è infatti una frase che non esiste, nel mio vocabolario.

  3. leggere. Ovvero: non leggere a caso. Se io non so fare descrizioni visive, cercherò un autore che è un mago delle descrizioni visive. Se sono troppo complicato, cercherò un autore che è un mago della semplicità. Se il mio punto debole è dare un ritmo alla narrazione, cercherò un mago della scansione dei tempi. Leggere significa rubare le soluzioni agli altri autori, e non vergognarsi poi di sarle per risolvere i nostri problemi narrativi, mentre stiamo raccontando le nostre storie. L'importante per uno scrittore è leggere qualcosa che migliori la tua scrittura (e non che 'confermi' i tuoi difetti). La mia saga sul Vietnam per esempio ha rubato tutta la sua impostazione narrativa da quella del Trono di Spade. Ma siccome parla di Vietnam, non se nè mai accorto nessuno dei 10.000 lettori e passa che l'hanno ormai letta (a settembre 2020).

Fine.

Più farete queste cose OGNI GIORNO, meglio scriverete sia da un punto di vista stilistico che creativo.

Per il resto, si tratta soltanto di non perdere 'l'amore per le cose che non ci riguardano'. Uno scrittore vero - per definizione - è una persona infatti che si innamora di cose che non esistono. Ed esserlo non è facile per nulla, nella vita di tutti i giorni.

Anzi.

Può renderti la vita un inferno.

Wallace Lee, l'autore di Rambo Year One.